domenica 30 aprile 2017

1 maggio - Manifesto nazionale



maggio

Non vogliamo più pagare la crisi dei padroni italiani, europei, mondiali che produce più sfruttamento, più disoccupazione, miseria e oppressione
Contro l’attacco ai posti di lavoro, ai salari, alle condizioni di vita e di lavoro
Contro il jobs act che cancella i diritti e precarizza tutti i lavoratori
Contro la mancanza di case, il caro sanità e il caro scuola
Per il lavoro e il salario garantito a precari e disoccupati
Per la sicurezza e la difesa della salute sui posti di lavoro e sul territorio
Per l'unità operai italiani-operai immigrati contro schiavismo e razzismo
Per l'unità internazionale dei lavoratori contro i padroni del mondo
contro imperialismo, guerra imperialista, oppressione dei popoli
Lottiamo per rovesciare ogni governo dei padroni
Contro i sindacati confederali collusi con i padroni e il governo
per un sindacato di classe basato sui cobas e nelle mani dei lavoratori
Contro la repressione poliziesca verso le lotte proletarie, giovanili e popolari, per la libertà di manifestazione, di sciopero e di organizzazione

Il potere deve essere operaio !

slai cobas per il sindacato di classe – slaicobasta@gmail.com

30 aprile - Giornata mondiale contro l'amianto. Il corteo a Sesto San Giovanni



Corteo per ricordare tutte le vittime dell’amianto e del lavoro
Il corteo partito dal Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”  ha visto sfilare tante persone. Dietro lo storico striscione del Comitato che recita “Per ricordare tutti i lavoratori uccisi in nome del profitto” e la bandiera rossa listata a lutto portata da una vittima dell’amianto, tante persone.  Anche quest’anno la partecipazione è stata numerosa. Il corteo, accompagnato dalle note gioiose della Banda degli Ottoni a Scoppio, si è ingrossato sempre più. Dietro lo striscione portato dalle donne (mogli e famigliari delle vittime, fra cui la vedova di Tiberio Paolone operaio morto di mesotelioma) c’erano gli ex operai della Breda, Pirelli, Falck, Marelli. Insieme agli associati del nostro Comitato anche l’attore regista Renato Sarti (direttore del Teatro della Cooperativa) . A seguire anche diverse delegazioni di associazioni di vittime di stragi di altre città, dai lavoratori dell’amianto con il Gruppo Aiuto Mesotelioma (Lecco), l’Associazione Italiana Esposti Amianto, i lavoratori del Comune di Milano che portavano uno striscione in ricordo della lavoratrice Daniela Cavallotti morta di mesotelioma il 2 gennaio di quest’anno,il Comitato Ambiente Salute Teatro Scala, l’associazione “il mondo che vorrei” fondata dai famigliari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio,

29 aprile - Il 25 Aprile RESISTENTE dei lavoratori della logistica di Brignano


29 aprile - Amianto: In/Giustizia per gli operai che si ammalano



Amianto, operaio vince la causa ma accusa: "L'Inps non mi dà la pensione"
E' un sessantenne di Massa che ha lavorato alla Sanac
29 aprile 2017
L'Inps tace e lui denuncia. Ha 60 anni, è malato di asbestosi, malattia riconosciuta dal giudice del lavoro dopo cinque anni di cause, con sentenza passata in giudicato del 14 marzo 2016, ma l'Inps non dà risposta alle sue richieste di pensionamento. Per questo si è rivolto ai media: "Secondo la legge ho diritto al pensionamento" spiega Gianfranco Giannoni, operaio della Sanac di Massa, azienda legata all'Ilva di Taranto. "Chiedo che vengano rispettati i miei diritti, e di tutti quei lavoratori che sono nella mia stessa condizione. Chiedo e voglio semplicemente giustizia" aggiunge.

29 aprile - Licenziamenti alla K-Flex



"Ella risulta tra i lavoratori da licenziare", parte il telegramma della K-Flex: 187 operai perdono il lavoro
Tre mesi di lotta ai cancelli, dove i lavoratori del colosso da 320 milioni di fatturato che ha deciso di delocalizzare resteranno ancora. Spedite le lettere di licenziamento
di GABRIELE CEREDA

28 aprile -La barbarie di questo sistema, fatto di sfruttamento e morte: si muore a 21 anni e a 71. ASSASSINI!



Lavoratore ancora impiegato come operaio a 71 anni
Smentita la tesi del malore: è caduto dal tetto


Ven, 28/04/2017 - 16:06
MANGONE (COSENZA) - Ennesima morte sul lavoro in Calabria dove un operaio di origine tedesca di 71 anni è morto mentre stava lavorando in un capannone nella zona industriale di Piano Lago, nel comune di Mangone.
Secondo quanto ricostruito inizialmente, l’operaio, che viveva a Rogliano da anni, si sarebbe improvvisamente accasciato mentre stava lavorando, ma questa tesi è stata smentita dalle successive indagini dei carabinieri. I colleghi avevano chiamato subito i soccorsi, ma per l’operaio non c'era stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri, che, come detto, stanno indagando su quanto è accaduto e sui motivi per i quali l'operaio, malgrado l’età avanzata, venisse ancora impiegato nell’attività lavorativa. 

Incidente sul lavoro, muore ventenne
Il ragazzo è rimasto schiacciato da materiale molto pesante. Sono stati i colleghi a dare l'allarme 
Firenze, 28 aprile 2017 - Un ragazzo di 21 anni, italiano, è morto in seguito ad un incidente sul lavoro a Firenze. Secondo le prime informazioni del 118 intervenuto sul posto, il ragazzo, che lavorava in un'azienda di via della Treccia all'Osmannoro, sarebbe rimasto schiacciato da materiale molto pesante.  Sul posto è intervenuta anche la polizia. L'incidente si sarebbe verificato in serata in una ditta di spedizioni. Alla vittima sarebbero caduti addosso pesanti pali di ferro. A dare l'allarme i colleghi.