giovedì 27 dicembre 2012

Raffineria di Milazzo, protesta di cittadini e lavoratori: «Qui un nuovo caso Ilva»


INQUINAMENTO INDUSTRIALE

Raffineria di Milazzo, protesta di cittadini e lavoratori: «Qui un nuovo caso
Ilva»
Manifestazione degli ex lavoratori delle industrie dell’indotto davanti al
Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto

MESSINA– E’ un nuovo caso Ilva, ma i cittadini arrabbiati sperano che questa
volta gli inquirenti intervengano prima che ci siano altri morti o persone
malate per l’inquinamento ambientale. E’ la Raffineria di Milazzo che per i
residenti rappresenta ormai una minaccia alla loro salute. Numerose le
proteste, l’ultima oggi, lunedì 17 dicembre, davanti al Tribunale di Barcellona
Pozzo di Gotto da parte degli ex lavoratori della Raffineria e delle industrie
dell’indotto che hanno riscontrato, dopo anni di lavoro, patologie gravi
secondo loro legate al contatto con l’amianto e altri inquinanti. Con loro
protestano anche diverse decine di cittadini di Milazzo e il presidente della
commissione Ambiente del comune mamertino, Giuseppe Marano. Gli ex dipendenti
della Ram sono esasperati come spiega Giovanni Billa, esponente del comitato
che afferma:

domenica 23 dicembre 2012

Taranto ESTENSIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEVE VOLER DIRE LAVORO!


La Giunta comunale ha approvato mercoledì 19 dicembre il progetto per il
servizio di raccolta differenziata porta a porta nei quartieri Tamburi,
Paolo VI, Lido Azzurro e Talsano, servizio che si aggiungerà a quello già in
corso nelle zone di Lama e San Vito. I fondi per questo nuovo servizio sono
3 milioni di euro, che si aggiungono a 1milione e 800 già in impiego per la
raccolta in corso.
Sono fondi regionali ottenuti anche - e diremmo soprattutto - grazie alla
dura lotta di circa 200 Disoccupati Organizzati, partita nell'ottobre 2010.
Lotta durissima fatta di presidi, blocchi, Tenda per il lavoro, occupazioni,

CLAUDIO E FRANCESCO NON POSSONO ESSERE UCCISI UNA SECONDA VOLTA.


La morte di Claudio e Francesco non può essere archiviata. In questi giorni
Claudio e Francesco vengono uccisi una seconda volta.
Dapprima ci ha pensato Ferrante a sporcare la loro memoria ricordandoli in
comizi e messe da lui tenuti e presenziati; nelle messa questo squallido
maggiordomo del padrone ha unito il ricordo dei due operai al "pensiero
sofferente" per padron Riva e famiglia "privati della loro libertà".
E' inutile dire che in questi giorni anche istituzioni, stampa, ecc. nessuno
escluso, si sono ben guardati dal ricordarsi dei due operai morti.
Ma quel che è peggio è ciò che sta avvenendo di fatto in fabbrica.
Dopo la morte di Claudio e Francesco e la grande e coraggiosa lotta degli
operai del Mof e degli altri operai che l'hanno sostenuta per annullare
l'accordo
del 2010 sul mono operatore nel reparto, e

IL REGALO DI NATALE ALL'ILVA E IL "REGALO" AGLI OPERAI


Il decreto Ilva è stato il regalo di natale del governo all'azienda.
Ferrante, Buffo e infine la famiglia Riva lo hanno accolto con entusiasmo e
ogni giorno hanno espresso la loro gratitudine e la loro ripresa piena del
potere in fabbrica, con comizi, messe e dichiarazioni stampa.
Proprio a dimostrazione che padroni e operai in questa vicenda non sono
sulla stessa barca, vediamo invece il "ringraziamento" che hanno ricevuto
gli operai.
La 13° pagata in ritardo

da genova per lo slai cobas per il sindacato di classe


Genovahttp://pennatagliente.wordpress.com

sindacati confederali, compresa la cgil, venduti: a genova una vicenda
rivelatriceGiovedì venti dicembre i lavoratori genovesi dell'Esaote -
azienda, che ha sede in via Siffredi nel quartiere di Sestri Ponente,
produttrice di sistemi diagnostici medicali ed apparecchiature mediche -
scendono in sciopero per protestare contro diciannove licenziamenti
annunciati dall'azienda: viene effettuato un corteo promosso unitariamente
dalla trimurti confederale.

Marcegaglia di pozzolo cassa integrazione per 50 dipendenti


tra le aziende che maggiormente si riforniscono dell’acciaio
dell’Ilva. Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è però
attribuibile in misura maggiore alla flessione del mercato, in
particolare nel settore “tubi”. Nel corso del 2012 il volume generale
dell’acciaio del Gruppo Marcegaglia, era già calato almeno del 2 per
cento e a risentire di questa crisi oggi è anche lo stabilimento di
Pozzolo, in strada Roveri, dove lavorano 140 dipendenti, di cui 80
nell’area “Marcegaglia Spa” e 60 al settore “Bilt tech” che si occupa di
costruzioni di materiale generalmente destinato all’edilizia.

venerdì 21 dicembre 2012

melfi e mirafiori - marchionne vende fumo e sfruttamento


Marchionne: Mirafiori e Grugliasco
saranno un unico polo del lusso
L'annuncio dell'ad Fiat sulle nuove auto che saranno prodotte nello
stabilimento di corso Tazzoli verrà fatto con ogni probabilità a fine
gennaio, al ritorno del manager dal salone di Detroit. Probabile che, come
ha lasciato intendere nei giorni scorsi l'amministratore delegato di
Maserati, Harald Wester, che alle Carrozzerie torinesi tocchi il Suv di
segmento C, che prenderà il nome di Levanto e che sarà realizzato sulla
piattaforma del Grand Cherokee di Jeep
di MARIACHIARA GIACOSA
Lo leggo dopo

Marchionne: Mirafiori e Grugliasco saranno un unico polo del lusso Sergio
Marchionne al Lingotto


MELFI - Il premier Mario Monti è arrivato allo stabilimento di Melfi
(Potenza) accolto dagli applausi degli operai. È stato ricevuto dai vertici
della Fiat, il presidente John Elkann e l'ad Sergio Marchionne.

Omsa un accordo aperdere


Omsa, siglato l'accordo,
Cigs per 77 dipendenti
La cassa integrazione straordinaria riguarda i lavoratori di Faenza che
dovranno essere ricollocati
Lo leggo dopo
Firmato a Bologna nella sede della Regione Emilia Romagna l'accordo per la
cassa integrazione straordinaria fino a 77 dipendenti Omsa dello
stabilimento di Faenza, con l'impegno delle parti a cercare di favorire la
ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori, in parte presso il nuovo
complesso commerciale "Le Perle", in parte presso altre aziende del
territorio; e ad assicurare percorsi di formazione e riqualificazione
professionale. L'accordo è siglato da Regione provincia di Ravenna, Comune
di Faenza, dalla proprietà Golden Lady Company Spa, da Confindustria Ravenna
e da Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil.

"Prendo atto che sono operativi gli impegni sin qui sottoscritti per la
ricollocazione di 148 dipendenti presso Atl Group,

giovedì 20 dicembre 2012

Leggi il blog antagonista da taranto http://tarantocontro.blogspot.com

Ferrante chiama alle armi conto la Magistratura i ...
   Operaio della Gamit-Ilva ancora grave.
   Ilva- città.. quello che realmente pensiamo sulla ...
   A tutt'oggi i Disoccupati Organizzati non hanno ri...
   Allarme amianto all'Ilva. Operai, denunciatelo sub...
   Taranto: grande manifestazione cittadina, ma i pro...
   Uscito Dossier 2 ILVA
   no alla cassaintegrazione in deroga all'ILVA.. e i...
   Perchè scarcerare Capogrosso, accusato di continua...
   In Puglia la salute continua ad essere boicottata....
   La sostenibilità economica e finanziaria degli inv...
   Sulla manifestazione del 15: "tutti sulla stessa b...
   Magistrati, sul processo di Antonino non avete nul...
   il racconto di franca caliolo, moglie di antonino ...
   giustizia parziale per antonino mingolla
   Respingere con la lotta operaia la nuova cig e la ...

mercoledì 19 dicembre 2012

ilva e taranto il parlamento approva


dal blog
http://proletaricomunisti.blogspot.com

pc 19 dicembre - Il parlamento si allinea al Governo Monti-Clini e approva
il decreto salva Riva
La manifestazione di 10.000 persone a Taranto di sabato 15, la diffusa
opposizione esistente tra gli operai
verso il decreto e in particolare da parte delle forze organizzate di essi,
Usb, slai cobas per il sindacato di classe, operai del 'comitato liberi e
pensanti',  non ha fermato la marcia del governo che definisce strategico
l'impianto di Taranto e con il decreto riconsegna la fabbrica nelle mani di
padron Riva e di conseguenza gli operai alla lunga mano dell'azienda tra i
lavoratori - i sindacati confederali FIM-UILM e con qualche mal di pancia
inoffensivo FIOM.
Le forze maggioritarie del parlamento,

martedì 18 dicembre 2012

NO AL VERGOGNOSO ACCORDO SEPARATO DI FIM-UILM



L’accordo separato che Fim e Uilm hanno sottoscritto sulla testa di milioni
di lavoratori e lavoratricisenza il loro voto è fortemente peggiorativo
della già dura condizione di chi lavora:

1. salario inferiore al recupero potere d’acquisto, con due tranche
rinviabili di 12 mesi e a disposizione delle imprese per la contrattazione
aziendale, cioè consegnate a scambi impropri e ricatti;2. aumento degli
orari di lavoro con il furto di 3 giornate di Par;3. aumento dello
straordinario comandato, da 40/48 a 80 ore annue;4. flessibilità 

info accordo produttività- contratto separato metalmeccanici


le valutazioni della CUB

CUB: L'accordo sulla produttività e la competitività sottoscritto il 21
novembre 2012 da padroni, governo cisl, uil e ugl aumenta lo sfruttamento,
riduce il salario e prevede deroghe in peggio al contratto
nazionale.01-12-2012


L'accordo sulla produttività e la competitività sottoscritto il 21 novembre
2012 da padroni, governo cisl, uil e ugl aumenta lo sfruttamento, riduce il
salario e prevede deroghe in peggio al contratto nazionale.

Bankster, governo, capitale e sindacati complici ci riducono in miseria.

L'accordo sulla produttività è in continuità con il famigerato protocollo
sottoscritto dalle "parti sociali" il 23 luglio 1993 e con gli accordi
successivi.
Tutto il quadro dell'accordo maschera la contrazione del salario (sia il
diretto che l'indiretto) e

sabato 15 dicembre 2012

"TUTTI NELLA STESSA BARCA"? E CHI GUIDA? - LA POSIZIONE DELLO SLAI COBAS SULLA MANIFESTAZIONE DEL 15 A TARANTO

Come abbiamo già scritto riguardo alla manifestazione cittadina a Taranto di
sabato 15 dicembre, noi appoggiamo tutti i cittadini, gli abitanti dei
quartieri, i lavoratori, che scenderanno in piazza contro il decreto
salva-Riva del governo di dittatura "tecnica" Monti/Clini; un vero e proprio
diktat che insieme a Napolitano afferma e impone contro le istanze degli
operai Ilva e della popolazione di Taranto un decreto che punta
salvaguardare la produzione per i profitti di Riva e dei padroni, creando un
precedente pericoloso con il discorso del 'sito strategico'.
Ma naturalmente saremo alla manifestazione perché

mercoledì 12 dicembre 2012

grillo e casa pound collaborano


----- NESSUN SOLIDARIETà A CASAPOUND. ANTIFASCISTI DI NUOVO IN PIAZZA CONTRO 
FORZA NUOVA


*COMUNICATO STAMPA*

Nel contesto della generale riemersione della spazzatura fascista, il
Partito Comunista dei Lavoratori di Bologna si rivolge a tutte le forze
antifasciste cittadine per segnalare due fatti.

Il 6 dicembre durante la seduta del Consiglio del Quartiere Navile, il
Movimento 5 Stelle ha tentato di far approvare - unendo i propri voti a
quelli di PdL e Lega, già noti riciclatori di fascisti – un ordine del
giorno attraverso il quale veniva espressa solidarietà a Casapound,la cui
sede era stata danneggiata nei giorni precedenti da una molotov; gesto che,
peraltro, come è stato nel frattempo dimostrato, in alcun modo si è
connotato quale politico.

Alla bocciatura di simile iniziativa, la consigliera comunale grillina
Federica Salsi si è dichiarata «basita» e ha attaccato coloro che non hanno
votato il documento e coloro – chi? quando? dove? – che hanno manifestato
solidarietà all’azione contro Casapound.

comunicato cig ilva


Respingere con la lotta operaia la nuova cig e la minaccia di chiusura
della fabbrica voluta da Riva.

Lo slai cobas per il sindacato di classe fa appello agli operai dell'Ilva di
Taranto e di tutti gli stabilimenti Ilva a respingere la decisione
dell'azienda e a riaffermare che lavoro e salute si difendono e si impongono
con la lotta per la messa  a norma dell'ilva di Taranto, con gli operai in
fabbrica e i padroni in galera.
Va respinta la cassintegrazione per 1400 operai dell'area a freddo che si
andrebbero ad aggiungere ai 1200 già in cassa, e aprirebbe la strada ad
altri "esuberi".
Tutti gli operai, insieme, devono entrare in fabbrica, facendo saltare il
tentativo di Riva, come fu il 27 novembre, di tenere fuori migliaia di
operai, di dividere, e soprattutto di scaricare sui lavoratori, sul loro
posto di lavoro e salario, la salvaguardia dei suoi profitti.
Il Governo Monti-Clini usa i decreti unicamente per difendere gli interessi
aziendali; mentre non emana alcun diktat nei confronti dell'azienda per una
vera e accellerata messa a norma e per la difesa del lavoro.
Vanno respinti i tentativi dell'azienda di mettere gli operai contro le
esigenze di salute dei cittadini
di Taranto.
Ma anche quelli in corso di mettere i cittadini contro gli operai che
lottano per il posto di lavoro.

MARTEDI' 18 ORE 17,30 RIUNIONE ILVA SEDE VIA RINTONE, 22

SLAI COBAS Ilva

slaicobasta@gmail.com - 3475301704

ilva - niente dissequestro e grave reazione aziendale

Il gip del tribunale di Taranto, che ha respinto l'istanza dell'Ilva di
reimmissione nel possesso dei prodotti finiti e semilavorati sequestrati il
26 novembre scorso. L'istanza era stata presentata una settimana fa
dall'Ilva alla procura sulla base del decreto legge varato il 3 dicembre.

Secondo il gip

Taranto 15 dicembre



lo slai -Cobas Ilva e provinciale Taranto appoggiano i cittadini e i
lavoratori che
manifestano sabato contro il decreto Monti-Clini .
Un decreto dittatoriale che riconsegna la fabbrica a padron Riva, imponendo
il lavoro forzato sotto padronRiva , per fargli fare ancora profitti, invece
che il 'lavoro sicuro', che vogliono operai e cittadini di Taranto
            ma non vi aderisce perchè questa lotta per essere vincente
richiede
-in fabbrica l'unità operaia per il sindacato di classe nelle mani degli
operai, alternativo ai sindacati confederali filoRiva
-nei quartieri, a partire dai tamburi,  l'unità operai-masse popolari  in
una lotta continua e generale contro tutti i padroni, tutti i governi e lo
Stato dei padroni
- per una fabbrica aperta, senza morti sul lavoro e messa a norma e per una
città, risanata da tumori e inquinamento con bonifiche che diano il lavoro
ai disoccupati
slai cobas per il sindacato di classe
taranto
347-5301704

NO AL DECRETO MONTI/NAPOLITANO SALVA-ILVA


ora più che mai a taranto serve una battaglia di classe in fabbrica e in 
città
] PERCHE' NO AL DECRETO MONTI/NAPOLITANO SALVA-ILVA – documento.


**Il decreto del Governo Monti salva-Ilva è un aperto schieramento a difesa
di padron Riva. A dimostrazione, se ce n’era ancora bisogno, che questo
come i governi precedenti è dalla parte dei padroni, con in più, per la sua
“natura tecnica”, l’efficienza dittatoriale della sua azione, dei suoi
poteri che puntano a scavalcare anche altri poteri di questo sistema
borghese, le sue leggi, norme costituzionali.

Il decreto è una autorizzazione all’Ilva a produrre come ha fatto finora,
lasciando

info contro l'accordo separato fim-uilm


NO AL VERGOGNOSO ACCORDO SEPARATO DI FIM-UILM

L’accordo separato che Fim e Uilm hanno sottoscritto sulla testa di milioni
di lavoratori e lavoratricisenza il loro voto è fortemente peggiorativo
della già dura condizione di chi lavora:

1. salario inferiore al recupero potere d’acquisto, con due tranche
rinviabili di 12 mesi e a disposizione delle imprese per la contrattazione
aziendale, cioè consegnate a scambi impropri e ricatti;2. aumento degli
orari di lavoro con il furto di 3 giornate di Par;3. aumento dello
straordinario comandato, da 40/48 a 80 ore annue;4. flessibilità
obbligatoria senza vincolo accordo Rsu, incrementata da 64 a 80 ore annue
con penalizzazione per lavoratori che

martedì 11 dicembre 2012

Pomigliano. I lavoratori Magneti Marelli bloccano l'ingresso Fiat


Stamattina i lavoratori della Magneti Marelli hanno bloccato l'ingresso dei
camion alla Fiat di Pomigliano. Il dato importante, oltre alla grande
partcipazione è che i lavoratori hanno costretto tutte le sigle sindacali a
metterci la faccia e esporsi. Non basta ma è un passo. Solidarietà anche da
parte dei lavoratori Fiat a cui è stato chiesto di non entrare in fabbrica o
comunque rispettare il blocco.
da ClashCityWorkers

Ergom

Circa 200 lavoratori della ex Ergom hanno cominciato ad affluire ai cancelli
della
FIAT di Pomigliano d'Arco (NA) per dare vita alla protesta che avevano
proclamato

Sul 15 dicembre, lo Slai cobas


Lo Slai Cobas Ilva e provinciale Taranto appoggiano i cittadini e i lavoratori che manifestano sabato contro il decreto Monti-Clini. Un decreto dittatoriale che riconsegna la fabbrica ai Riva, imponendo il lavoro forzato sotto padron Riva per fargli fare ancora profitti, invece che il ‘lavoro sicuro’ che vogliono operai e cittadini di Taranto

           
Ma questa lotta per essere vincente richiede
-in fabbrica l’unità operaia per il sindacato di classe nelle mani degli operai, alternativo ai sindacati confederali filo aziendali
-nei quartieri, a partire dai Tamburi, l’unità operai-masse popolari  in una lotta continua e generale contro tutti i padroni, tutti i governi e lo Stato dei padroni
- per una fabbrica aperta, senza morti sul lavoro e messa a norma e per una città, risanata da tumori e inquinamento con bonifiche che diano il lavoro ai disoccupati. 

Ilva: Sito strategico per l’economia “internazionale” dei padroni


Ma la lotta degli operai li preoccupa…


La crisi dello stabilimento Ilva di Taranto avrebbe un effetto a catena non solo verso l’industria italiana ed europea, ma anche mondiale rispetto agli equilibri tra le varie potenze economiche. 
Questo comincia ad emergere in maniera chiara dallo spazio sempre più grande che le vicende dell’Ilva hanno all’estero e in particolare negli Usa.

Nelle ultime settimane, il New York Times, il giornale degli Usa più autorevole nel mondo ha dedicato due lunghi servizi al caso Ilva, scritti da una delle giornaliste più esperte del settore Esteri, Rachel Donadio, che fino al 2008 è stata a capo dell’Ufficio di Roma del Giornale, responsabile per l’Italia, il Vaticano e l’area sud del Mediterraneo.
Questi articoli sono importanti perché non sono di sola informazione sulla situazione di un grande stabilimento siderurgico secondo in Europa, ma perchè esprimono preoccupazione effettiva per le ripercussioni sull’economia degli Usa. 

Il New York Times del 2 dicembre scrive: “Un aiuto per uno stabilimento siderurgico italiano in difficoltà”

domenica 9 dicembre 2012

la rete e il significato della assemblea di taranto

il dossier con gli interventi e i materiali speriamo di farlo pronto entro
pochi giorni, affinchè tutti compagni operai, lavoratori, delegati, rls,
familiari associazioni si rendano perfettamente conto del ruolo e
l'importanza, ma anche l'originalità nel panorama nazionale che l'assemblea
ha avuro e l'impatto importante e pensiamo potente che dal piano di lavoro
in via di definizione potrà venire e che dovrà attraversare, coinvolgere, ma
anche rompere gli equilibri attuali in questo campo e quando diciamo questo
non alludiamo solo alle organizzazzioni sindacali confederali, che
consideriamo

buona riuscita dell'assemblea nazionale della rete a taranto


Circa 70 compagni rappresentanti di realtà di taranto e di tutta italia 
partecipano all'assemblea nazionale di taranto della Rete
la questione ilva ma non solo in 4 ore di interventi con momenti molto
emozionanti quando parlano gli operai ilva
organismi provenienti dalla lombardia con una delegazione articolata di
compagni e associazioni di operai,

giovedì 6 dicembre 2012

Premio “Industriale dell'anno” ai Riva ... pure la statua gli faremo..


Milano, 30 novembre 2012 Comunicato stampa
Premio “Industriale dell'anno” ai Riva
Legambiente: “Siamo sconcertati. Ad essere premiati i protagonisti di una delle situazioni industriali e ambientali più drammatiche della storia di Italia”.
“E’ sconcertante che l’associazione industriali della Valle Camonica, Sebino e Val Cavallina della provincia di Brescia elegga come proprio “campione d’impresa” il patron dell'ILVA Emilio Riva e i propri figli”. Questo il commento di Legambiente alla notizia del premio «imprenditore dell'anno» assegnato dall'Assocamuna Vallecamonica proprio a i protagonisti di una delle situazioni industriali e ambientali più drammatiche della storia di Italia.
“Ci si domanda

PERCHE' NO AL DECRETO SALVA-ILVA - DOCUMENTO


Il decreto del Governo Monti salva-Ilva è un aperto schieramento a difesa di padron Riva. A dimostrazione, se ce n’era ancora bisogno, che questo come i governi precedenti è dalla parte dei padroni, con in più, per la sua “natura tecnica”, l’efficienza dittatoriale della sua azione, dei suoi poteri che puntano a scavalcare anche altri poteri di questo sistema borghese, le sue leggi, norme costituzionali.

Il decreto è una autorizzazione all’Ilva a produrre come ha fatto finora, lasciando la gestione della produzione nelle mani dei Riva, vale a dire di chi è incriminato; è un decreto, quindi, fatto per l'unico scopo di difendere il profitto - e non la messa a norma della fabbrica, visto che per questa vi era già l’Aia che stabilisce prescrizione, tempi e di conseguenza interventi sanzionatori; anzi è CONTRO una messa a norma che metta in discussione la libertà di produrre.
Ciò che il decreto stabilisce è di fatto un lavoro forzato sotto padron Riva e sotto controllo dello Stato,

Invece che lavoro-salute Il Decreto per la libertà di produzione all’Ilva comincia con la cassintegrazione.



E’ una autorizzazione a produrre come prima per 3 anni; lasciando la gestione nelle mani di padron Riva, di chi è incriminato; è un decreto fatto quindi all’unico scopo di difendere il profitto e non la messa a norma della fabbrica.
Il decreto stabilisce di fatto un lavoro forzato sotto padron Riva e sotto controllo dello Stato, in una fabbrica resa franca da norme e diritti a tutela degli operai, e non un lavoro sicuro per mettere a norma l’Ilva; anche sul fronte del lavoro questo decreto non dà alcuna garanzia sul fu- turo. Non dice nulla per le bonifiche della città. L’inchiesta della magistratura viene esautorata.
IL 7 DICEMBRE a Taranto biblioteca comunale (P.le Bestat) dalle ORE 16, OPERAI ILVA all’ASSEMBLEA NAZIONALE
promossa dalla Rete nazionale per la salute e sicurezza sui posti di lavoro e territorio.
Incontro con i rappresentanti di fabbriche delle stragi sul lavoro, dei siti inquinanti, associazioni familiari e organismi di lotta di varie città: Torino Thyssen – Eternit; Bergamo Dalmine, e fabbriche siderurgiche; Eureco, Marghera; Ravenna Enichem, porto; Napoli – Bagnoli; Gela - Cantieri navali Sicilia; Molfetta, Marlane di Praia a mare, la Solvay; Roma, Milano, Genova, organismi di lotta FF.SS, ecc.
Vengono a Taranto per solidarizzare e discutere con gli operai Ilva, per costruire insieme la lotta e il futuro all’Ilva, Taranto, come a livello nazionale.
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Respingiamo il decreto con la lotta in fabbrica e generale
Nessuna firma per la Cigo - presentarsi regolarmente in fabbrica La sicurezza non si contratta: Mof - Gruisti non si lavora a rischio!

In fabbrica i sindacati confederali, compresa la Fiom, sono con il decreto del governo.
Per questo bisogna dare forza e organizzazione all’alternativa sindacale di base e di classe in fabbrica; bisogna costruire l’unità nella lotta degli operai slai cobas-usb-operai del comitato liberi e pensanti.

Bisogna costruire l’unità operai masse popolari dei quartieri contro padron Riva e il governo - contro ogni contrapposizione operai/cittadini
Slai cobas Ilva - Taranto - slaicobasta@gmail.com - 3475301704 

mercoledì 5 dicembre 2012

5° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE THYSSENKRUPP DI TORINO LA CLASSE OPERAIA NON DIMENTICA...

Comunicato ex lavoratori ThyssenKrupp Torino - 5° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE
THYSSENKRUPP DI TORINO LA CLASSE OPERAIA NON DIMENTICA...

Domani
ricorre il 5° Anniversario della strage alla ThyssenKrupp di
Torino che ha barbaramente ucciso i nostri compagni di lavoro
Antonio, Roberto, Bruno, Angelo, Rocco, Saro e Giuseppe, sacrificati
in nome del profitto. Cinque anni che non hanno minimamente scalfito
il loro ricordo nei familiari, nei compagni di lavoro, in tutti
quelli che li hanno conosciuti.

Ancora

7 DICEMBRE 2012 TARANTO ASSEMBLEA NAZIONALE SUL CASO ILVA ORE 14 19 BIBLIOTECA COMUNALE PIAZZALE BESTAT PROMUOVE RETE NAZ. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO


a taranto il 7 dicembre promossa dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro vi è un assemblea nazionale per fare il punto sulla questione ilva necessario e urgente dare una sede di approfondimento, confronto e discussione ai compagni agli organismi di lotta, alle forze comuniste rivoluzionarie che ci vogliano meeetre la faccia e l'impegno e non proclami e pontificazioni da internet
la sede della rete è quella giusta

PER BERSANI IL LAVORO AL PRIMO POSTO SPERIAMO NON SEGUA L'ESEMPIO DI FASSINO...

Bersani,
subito dopo la vittoria su Renzi nelle primarie PD, afferma che
nel suo programma il lavoro sarà al primo posto.
Favorevole ad una coalizione di centro-sinistra con il leader di SEL
N. Vendola il Partito Democratico sembra improntato a incarnare le
aspirazioni del 40% degli italiani, che la crisi ha reso più
poveri e molti disoccupati e precari, senza prospettive di un lavoro
sicuro e dignitoso per il futuro.

Proprio come per noi ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino, che la
tragedia del 6 dicembre 2007 ha privato, oltre che di 7 compagni di
lavoro uccisi in nome del profitto, anche del lavoro stesso.

ilva e la fiom


ma c'è proprio bisogno ?, non hanno già fatto una assemblea nazionale
delegati, coordinamento nazionale siderurgia a taranto e i risoultati si
sono visti.. fiom più che mai con fim e uilm .. non può bastare ?

slai cobas per il sindacato di classe taranto


lettera aperta a Maurizio Landini "Serve un Comitato Centrale Fiom
sull'ILVA"

Al Segretario generale Fiom Maurizio Landini
Caro Maurizio, ti scrivo in merito alla vicenda Ilva di Taranto.
In primo luogo perché ritengo grave che la compagna Susanna Camusso abbia
dato un sostanziale via libera ad un decreto legge che, per non incappare in
una palese incostituzionalità e per aggirare il conflitto di attribuzioni
con la magistratura, ha realizzato un condono scandaloso a tutte le aziende
con oltre 200 addetti.

Tale posizione, se fosse confermata,

martedì 4 dicembre 2012

ILVA: CIAO FRANCESCO


Sarà stata la tromba d'aria, ma non sono morti capi, è morto un operaio di 29 anni, e due sono gravi e tanti sono stati feriti;

sarà la coincidenza, ma in meno di un mese sono morti due giovani operai, due famiglie sono state distrutte, in due funerali gli operai con dolore e rabbia hanno dovuto accompagnare i loro compagni di lavoro; e tanti il 28 novembre hanno visto la morte in faccia

Sarà... ma gli operai vanno a lavorare con la paura di non tornare a casa; e oggi la situazione che si vive in fabbrica porta a maggiore insicurezza, paura, tensione continua




Sarà... ma Riva, 86 anni, viva ancora e sta nella sua dorata casa non in galera, e il figlio in un dorato paese all'estero

Sarà, ma il governo Monti ha dato a padron Riva la libertà di produrre come ha fatto finora e, quindi, la libertà di uccidere ancora

Questo è il capitalismo, signori!
Ma un sistema che va avanti con lo sfruttamento, il rischio e la morte degli operai non può essere riformato. Deve essere abbattuto!

Calderita

ci sta un blog su cui appaiono testi anonimi contro lo slai cobas


si chiama operai contro racconta balle e fa della demagogia da quattrosoldi 

vuole la chiusura dell'ilva .. e dice che parla a nome degli operai..
ma ha un bersaglio fisso lo slai cobas per il sindacato di classe taranto
non osano firmarsi perchè sarebbe facile sputtanarli
ci sono molti modi per servire stato e padroni
quello di operai contro fintoperai e fintoestremisti è uno
che miseria..
mao dice 
quando il nemico ti attacca è un bene vuol dire che sei sulla strada giusta

7 DICEMBRE 2012 TARANTO ASSEMBLEA NAZIONALE SUL CASO ILVA ORE 14 19 BIBLIOTECA COMUNALE PIAZZALE BESTAT PROMUOVE RETE NAZ. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO



a taranto il 7 dicembre promossa dalla rete nazionale per la sicurezza sui 
posti di lavoro vi è un assemblea nazionale per fare il punto sulla
questione ilva
necessario e urgente dare una sede di approfondimento, confronto e
discussione ai compagni agli organismi di lotta, alle forze comuniste
rivoluzionarie che ci vogliano meeetre la faccia e l'impegno e non proclami
e pontificazioni da internet

lunedì 3 dicembre 2012

Triumph:MA CHE “FAMILY & FRIENDS”? Qui le famiglie si buttano sul lastrico


TRIUMPH TORNA A TRESCORE... SENZA VERGOGNA!
La vecchia Trescore torna comoda quando c’è da spillare ancora qualche soldo a parenti e amici dei dipendenti con una promozione ad inviti FAMILY & FRIENDS.
Gli stessi dipendenti che dalla multinazionale svizzera (leader nel mercato dell'intimo) son considerati alla stregua di una zavorra e che in buona parte son stati costretti a licenziarsi a causa del trasferimento della sede a Segrate (Mi).
 Domenica 2 dicembre e nei prossimi giorni, diffonderemo a Trescore il volantino in allegato.
 Per info 3355244902 Sebastiano Lamera SLAI COBAS PSC 


MA CHE “FAMILY & FRIENDS”? Qui le famiglie si buttano sul lastrico
La Triumph multinazionale leader del mercato dell’intimo, in questi giorni fa appello ai suoi dipendenti perchè invitino amici e parenti a farsi spillare qualche soldo comprando fondi di magazzino nel suo outlet di Trescore.
Questi ipocriti richiami alla famiglia

ISTRUIAMOCI PERCHE' ABBIAMO BISOGNO DI TUTTA LA NOSTRA INTELLIGENZA' ¦

C'è¨ il rischio in fabbrica di innescare una inutile e sanguinosa guerra tra
poveri cioè¨ una guerra tra chi ha più di 57 anni di età  (circa 163) e chi
ne ha meno (oltre500).
Guerra che è espressione di una debole linea sindacale, già conosciuta con
l'accordo dei defunti, linea che è incapace di unificare e che invece
purtroppo riesce a sollecitare gli egoismi peggiori del genere umano.
Il Comitato per la Resistenza Operaia invita a riflettere su questi dati:
in fabbrica si parla tanto (ma mai in assemblea!) di incentivi e di percorsi
che permettano ai lavoratori di raggiungere la pensione.
Facciamo chiarezza:
in IRISBUS interessati a questo ragionamento sono solo circa 163

ILVA: no al decreto del governo

lo slai cobas per il sindacato di classe esprime il suo netto NO al decreto
ILVA approvato dal governo Monti
comunque lo si presenti è una autorizzazione a produrre nelle mani di padron
Riva per 6 anni
è quindi un lavoro forzato sotto padron Riva che si stabilisce e non un
lavoro sicuro per mettere a norma
la fabbrica come richiesto

Operaio morto sul lavoro Accuse prescritte per la ditta

Palermo. Corte d’appello. I titolari dell’azienda erano stati assolti in primo
grado

Morì in un incidente sul lavoro: in primo grado i responsabili della ditta in
cui era impiegato, la Mediterranea Costruzioni, sono stati assolti. Per i
giudici a causare il decesso sarebbe stata la stessa vittima, Antonino Culotta,
che avrebbe avuto un comportamento imprudente.
Oggi la sentenza della Corte d’Appello che ribalta il verdetto, ma dichiara la
prescrizione del reato. Una decisione che, però, apre la strada agli eredi dell’
operaio, difesi dall’avvocato Salvino Pantuso, e dall’Inail, assistita dall’’
avvocato Salvatore Cacioppo, al risarcimento del danno.

Facciamo appello ai disoccupati a venire al processo che si terrà che si terrà Lunedì 3 dicembre ore 9,30 aula D del Tribunale di Taranto.

Sono imputati uno dei più attivi giovani della lotta dei Disoccupati
Organizzati e la coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe.
Sono processati per una delle fasi più acute della lunga lotta dei
Disoccupati Organizzati, per aver osato lottare per il diritto al lavoro e
per legare in questa città di Taranto lavoro/ambiente nella raccolta
differenziata.
Mentre oggi tutti i giornali nazionali e locali lanciano l'allarme sui gravi
dati in forte aumento di disoccupazione, soprattutto dei giovani, delle
donne, e soprattutto al sud,

sabato 1 dicembre 2012

7 dicembre ILVA e non solo....


importante assemblea nazionale a taranto il 7 dicembre ore 14-19 biblioteca 
comunale piazzale bestat
sulla questione ilva ma non solo
promossa dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con 
rappresentanti di realtà provenienti da diverse città italiane
a parte ilva le questioni che si affrontano sono
THYSSEN_ETERNIT
amianto - conferenza nazionale
eureco
fabbriche siderurgiche
tutte le problematiche di marghera
ravenna  enichem porto e altro eventuale
roma - usi  comitato 5 aprile- decreto semplificazioni - goodyear
napoli - bagnoli e altro eventuale
gela cantieri navali sicilia
molfetta
marlane di praia a mare
solvay

sono invitati tutte le realtà che in fabbrica e sul territorio affrontano e 
conducono lotte per la sicurezza sui posti di lavoro e la salute in fabbrica 
e sul territorio
ma sono invitati tutti i sindacati di base e di classe che possano e 
vogliano mandare rappresentanti
ma anche le forze comuniste, rivoluzionarie, anarchici che possono e 
vogliono intervenire sul tema e dare un contributo, senza venire a fare pura 
autopropaganda e passerella
perchè la rete è un organismo trasversale  che unisce nella lotta e nella 
proposta di lotta
vi aspettiamo

rete nazionale
347-5301704

per partecipare e mandare 
interventi scritti per la assemblea scrivere :
bastamortesullavoro@gmail.com

venerdì 30 novembre 2012

il decreto va oltre le stesse attese di Riva - per 6 anni può fare tutto lui ! immediato no operaio e popolare !


VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2012

Ok del Cdm al decreto salva-Ilva, 

no del gip a dissequestro area a caldo

Monti: Il provvedimento del governo dà forza all'Aia del 26 ottobre: ha durata 6 anni anziché 2. Monti: dalla chiusura di Taranto danni per 8 miliardi.

Sì del Consiglio dei Mministri al decreto salva-Ilva, che conferisce "all'Aia lo status di legge e obbliga l'azienda al rispetto inderogabile delle procedure e dei tempi del risanamento". Ma no al dissequestro dell'impianto, nonostante l'allarme occupazione lanciato dall'azienda nei giorni scorsi. Il gip Patrizia Todisco ha respinto con un'ordinanza l'istanza di dissequestro degli impianti dell'area a caldo del siderurgico presentata

cremaschi sei noioso cgil e fiom sono ispiratori di questo decreto e all'ilva di taranto lo sanno tutti -



29.11.2012 - Cremaschi: "La CGIL dica no al decreto salva Riva"
Chiedo alla CGIL di dire di no allo scandaloso decreto salva famiglia Riva. Non è con decreti anti giudici di berlusconiana memoria che si salvano salute e lavoro. La CGIL si opponga  a questa scelta scandalosa nel nome di un vero progetto di risanamento che metta in sicurezza Taranto e i lavoratori che sia pagato da Riva e gestito dalla pubblica autorità.
Neanche un minuto si più si può lavorare a Taranto alle attuali terribili condizioni, chi lo consente o autorizza si assume tutte le responsabilità morali  civili e penali.

giovedì 29 novembre 2012

la bozza del testo del decreto-legge sull'Ilva che Monti presenterà domani


"La premessa della bozza del decreto legge è il riferimento al rilascio all’Ilva, avvenuto il 26 ottobre scorso, dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). «Considerato che la continuità del funzionamento produttivo dello stabilimento siderurgico Ilva costituisce una priorità strategica di interesse nazionale, in considerazione dei prevalenti profili di ordine pubblico, di salvaguardia dei livelli occupazionali, di protezione dell’ambiente e della salute; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni per assicurare la piena attuazione delle disposizioni della sopracitata Autorizzazione. Considerato (infine) che la continuità del funzionamento produttivo dello stabilimento siderurgico Ilva costituisce una priorità strategica di interesse nazionale, in considerazione dei prevalenti profili di ordine pubblico, di salvaguardia dei livelli occupazionali, di protezione dell’ambiente e della salute».

SALVAGUARDARE AMBIENTE E LAVORO A TARANTO


E' POSSIBILE E NECESSARIO!

E' notizia di ieri, a seguito dell'arresto di alti vertici aziendali dell'Ilva di Taranto (tra cui padron Riva e suo figlio Fabio), la rappresaglia messa in atto con l'annuncio di voler chiudere definitivamente lo stabilimento di Taranto che offre lavoro a migliaia di persone. Questo dramma si ripercuoterà presto anche agli stabilimenti che il sito rifornisce: Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica. Per migliaia di lavoratori e le loro famiglie si prospetta così l'incubo della disoccupazione e della povertà. Al dramma della devastazione ambientale perpetrato per decenni dallo stabilimento si aggiunge ora anche quello occupazionale, con ripercussioni gravissime sul tessuto sociale di tutta l'area.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori di Taranto e delle altre fabbriche del gruppo, per i quali ci auguriamo il rafforzamento della loro lotta che leghi salvaguardia dell'ambiente, dignità del lavoro e occupazione.

Salvaguardare ambiente e occupazione si può, anzi è necessario.

Dopo decenni di devastazione ambientale occorre risanare l'area dai rifiuti tossici, creando così posti di lavoro utili (non a Riva ma ai tarantini che sono i veri proprietari della fabbrica) e riconvertendo la produzione a lavorazioni non nocive, utili alla società e rispettose di persone e ambiente.

Come è facile intuire non saranno i Riva o il governo

7 dicembre a taranto assemblea nazionale


a fronte degli sviluppi in corso a taranto e gli avvenimenti che si

determineranno nella fabbrica e in città a roma come altrove nei prossimi
giorni
la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro che ha convocato un
convegno nazionale a taranto per il 7 dicembre ore 14-19,
biblioteca comunale
trasforma il convegno in proposta di assemblea nazionale di tutte le realtà
del sindacalismo di base e di classe, di tutte le forze impegnate
nella lotta su salute e sicurezza in fabbrica e territorio, di tutte le
forze politiche e sociali di orientamento classista del nostro paese
sulla questione ilva

nelle prossime ore sarà definito meglio programma e caratteristiche  della
assemblea nazionale


rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com
347-1102638
26 -11-2012

ancora una vita operaia persa all'ilva


comunicato dello slai cobas ilva per il sindacato di classe

Un'altra vita di un giovane operaio di 29 anni oggi si è persa.
In poche settimane 2 morti in questa fabbrica.
E' colpa questa volta della tromba d'aria? O non doveva stare li o non era
in sicurezza?
Siamo impegnati a capirlo con esattezza, perchè non si specula sugli operai
morti, ma le responsabilità se ci sono devono essere accertate.
Oggi all'Ilva però si è rischiata la strage e il disastro, le immagini di
quegli operai in fuga sono drammatiche, ma anche in una certa misura
inaccettabili.
La città ha vissuto ore di incubo per lo stesso rischio, anche questo
purtroppo segna una pagina nera.
Dobbiamo con la lotta operaia e popolare unita venire a capo della
situazione.
Il governo invece cerca solo di salvare Riva e i suoi interessi, il decreto
lo respingiamo.
Vogliamo lavoro sicuro e non lavoro forzato.
Vogliamo che Riva e i suoi agenti paghino e che la magistratura vada a fondo
su questo.
Vogliamo che il piano per mettere a norma la fabbrica sia deciso e
confrontato con gli operai e non imposto con decreti, diktat.
Questo non è avvenuto, per questo il decreto va respinto e la lotta deve
continuare,
come martedì 27, entrando in fabbrica, facendo cortei interni, bloccando la
produzione, realizzando un braccio di ferro.
Noi vogliamo l'unità e l'autorganizzazione di classe in fabbrica contro
padron riva,governo, sindacati confederali complici.
Noi lavoriamo per l'unità di lotta degli operai e per raccogliere la spinta
generale autorganizzata per l'alternativa sindacale di classe, perchè il
destino della fabbrica sia nelle mani degli operai e non di padroni,governo,
stato, magistratura,
siamo perchè  il potere deve essere operaio, perchè nocivo è il capitale e
non la fabbrica.

solidarietà e sostegno alla famiglia dell'operaio disperso

giovedì-venerdi  presidio  alle portinerie  a-d ore 15-16 per discutere con
gli operai i contenuti del decreto e come continuare la lotta.

sosteniamo la proposta di assemblea nazionale a taranto del 7 dicembre della
rete nazionale per la sicurezza sul lavoro.

slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
blog
tarantocontro.blogspot.com 

martedì 27 novembre 2012

mattina Ilva

Da questa mattina è in corso una occupazione di tutti i lavoratori dell'Ilva
dello stabilimento vicino la Direzione, anche gli uffici della direzione sono
occupati.

Dal 1° turno stamattina tutti gli operai, anche degli altri turni, si sono
prima concentrati davanti ai due ingressi principali dell'ILva port. A e port.
D, invadendo tutti i piazzali. La tensione è alta!
La direzione aziendale ha fatto trovare i tesserini bloccati agli operai
dell'area a freddo, circa 5000.
Verso le 6,30 in migliaia i lavoratori hanno forzato i cancelli ed entrati in
massa all'interno dello stabilimento. Anche i coordinatori esterni dello slai
cobas sono entrati insieme agli operai.
Quindi tutti gli operai entrati dalla port.D come dalla A si sono concentrati
alla palazzina della Direzione. Un folto settore di operai ha forzato la
vetrata che porta agli uffici della direzione e hanno occupato gli uffici.
Alle 9,30 è previsto l'incontro tra azienda e OO.SS. confederali.
Questo incontro non può essere come gli altri. Deve essere fatto alla presenza
degli operai in sciopero.

Slai cobas ILVA

rivolta Ilva ore 12 - aggiornamento


I sindacati confederali sono stati messi sia collettivamente che 
individualmente sotto accusa, ai margini, in questo operai dello slai cobas
Ilva sono stati tra i più attivi nella denuncia e nell’isolamento di dirigenti
sindacali, come Talò della Uilm.

Gli operai, rappresentati in forma embrionale dagli operai del Comitato liberi
e pensanti, hanno imposto che il Direttore dell’Ilva Buffo - che prima aveva
detto di voler incontrare una delegazione degli operai e dei rappresentanti
comitato e sindacati di base alle ore 14 - uscisse fuori intorno alla 10,30 tra
gli operai in presidio davanti alla Direzione per parlare con tutti i
lavoratori che avevano minacciato di bloccare tutto, se non fosse sceso.

Buffo ha parlato dall’apecar,

taranto - mobilitazione operaia all'ILVA


comunicato urgente

lo slai cobas per il sindacato di classe respinge la decisione di padron
Riva di chiudere la fabbrica, per effetto delle decisioni della magistratura
e promuove e partecipa a tutte le mobilitazioni in corso alla fabbrica da
qualche ora
lo slai cobas non condivide l'azione della magistratura che non  distingue
tra le reponsabilità dei padroni cda colpire pesantemente e la necessità di
tenere aperta la fabbrica per  metterla a norma e la soluzione immediata del
problema del lavoro e del salario degli operai
lo slai cobas è per l'immediata riapertura della fabbrica per metterla a
norma

martedì 20 novembre 2012

Ogg: Tutta la scuola che lotta: comunicati da Roma e Milano


Comunicato stampa

Partecipatissimo corteo della scuola a Roma

Oggi 10 novembre 50.000 persone, docenti, studenti e genitori, si sono
riversate in corteo davanti al Miur per chiedere le dimissioni
del ministro Profumo.Il movimento chiede ancora fortemente:

il ritiro dell’art. 3 della legge di stabilità, che innalza da 18 a 24 ore l’orario
di lezione dei docenti, e rifiuta qualsiasi ulteriore taglio della scuola
pubblica statale;

il ritiro della legge 953 (ex-Aprea) sulla privatizzazione della scuola;il
ritiro del concorso truffa che umilia migliaia di insegnanti precari che da
anni lavorano nella scuola.

sostegno al popolo Palestinese

dal blog
http://proletaricomunisti.blogspot.com

con Gaza in piazza e in ogni forma !


Proletari Comunisti aderisce e sostiene tutte le manifestazioni al fianco
del popolo palestinese a fronte della nuova criminale aggressione dello
Stato nazisionista israeliano a Gaza, che torna a semina morte e distruzione
anche di donne e bambini .
Lo stato d'Israele è sostenuto

dalla FAO slai cobas per il sindacato di classe

Federazione Autisti Operai
Federata S.L.A.I. Cobas per il Sindacato di Classe
16-11-2012
comunicato stampa
BOZZA DI ACCORDO TRUFFA ALLA SAR TRASPORTI
DA CGIL E CISL - IN LOTTA GLI AUTISTI DI ALBA (CUNEO)
Nel nostro settore le Aziende stanno dimostrando a dove porti la
controriforma Fornero.
Ad una rapina delle spettanze dei lavoratori, ad un abbattimento delle
garanzie
occupazionali, ad un aggiramento delle norme in relazione agli straordinari,
determinato dalla
prosecuzione di accordi-regalo ai padroni che determinano un superlavoro in
deroga. Qui si passa
addirittura all'azione di mantenimento di un contratto aziendale da una
azienda all'altra, mentre

verso la rete di artisti a sostegno della rete nazionalee per la sicurezza sui posti di lavoro


discussione nel convegno  nazionale a taranto del 7 dicembre
info
bastamortesullavoro@domeus.it

mercoledì 21 novembre al Csa nEXt-Emerson
Mana Chuma Teatro presenta:
"La Cisterna"
testo e regia: Salvatore Arena
attore narrante: Massimo Zaccaria
la rappresentazione prende spunto dal tragico incidente sul lavoro
avvenuto a Molfetta nel marzo del 2008 in cui persero la vita 4 operai.
_______________________________________________
Emerson_news mailing list
Emerson_news@inventati.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/emerson_news

___________

FERROVIERI: MOBILITAZIONE GENERALE, BISOGNO DI DEMOCRAZIA SINDACALE, UNITA' E PARTECIPAZIONE. ROMA, 20 11 2102,


                                                                  ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
---------------------------------------------------------------
FERROVIERI: BISOGNO DI DEMOCRAZIA SINDACALE, UNITA' E PARTECIPAZIONE
ROMA, 2O NOVEMBRE 2012
Sala del Sacro Cuore - Via Marsala, 42 (Stazione Termini)

MOBILITAZIONE GENERALE DEI FERROVIERI
PARTECIPARE, 
DISCUTERE, ORGANIZZARSI E DECIDERE

LA GRAVE CRISI ECONOMICA, POLITICA E SOCIALE IN ATTO, RICHIEDE
A TUTTI I LAVORATORI GRANDE IMPEGNO, UNITA' E PARTECIPAZIONE


RIDUZIONE DEL SERVIZIO FERROVIARIO, CONTRATTO, PENSIONI, ORARIO DI LAVORO


CONTRO LA CASTA SINDACALE FS, INCAPACE, SPUDORATA, INADEGUATA E COMPLICE

I FERROVIERI VOGLIONO RIPRENDERSI LA DEMOCRAZIA SINDACALE

PARTECIPIAMO NUMEROSI ANCHE ORGANIZZANDO DELEGAZIONI
------------





venerdì 16 novembre 2012

Gela, operai ammalati e morti per inquinamento, 17 indagati all'Eni


L'inchiesta della Procura coinvolge tecnici e dirigenti del reparto Clorosoda, 
dove si sarebbero ammalati decine di dipendenti, alcuni dei quali poi deceduti
14/11/2012

GELA (CALTANISSETTA) - Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di
Gela, Lucia Lotti, ha sottoposto a indagini 17 persone, tra tecnici e dirigenti
del reparto Clorosoda, l'impianto dell'Eni per la produzione di ipoclorito,
soda caustica e dicoloroetano, sostanze che avrebbe fatto ammalare decine di
dipendenti, alcuni poi morti.

A vario titolo sono indagati di omicidio colposo e lesioni

Palermo: 14 novembre contro il governo Monti e tutti i governi al servizio del capitale


Dall'Italia a tutti i paesi europei la politica dei governi borghesi di
scaricamento della crisi capitalistica non cambia: le masse popolari della
Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda... stanno già provando sulla loro pelle
cosa significa il “pareggio” di bilancio, , mentre in ognuno di questi paesi la
classe al potere si arricchisce con ruberie di ogni tipo.

Il governo tecnico/dittatoriale Monti/Fornero/Profumo tra “spending review” e
“legge di stabilità” procede a tappe forzate nell'attacco al mondo del lavoro
ma non solo: dalle fabbriche alla sanità, dalla scuola al terzo settore… mentre
i sindacati confederali non fanno altro che accompagnare queste leggi dei vari
governi sempre più pesantemente CONTRO le condizioni

sciopero e repressione

da leggere

dal blog di proletari comunisti

pc 15 novembre - lo sciopero del 14 e il ruolo della CGIL e del gruppo
dirigente fiom con la polizia nel sostegno alle selvagge cariche nei
confronti delle manifestazioni studentesche


Lo sciopero indetto della Cgil e parassiti vari in occasione della giornata
europea di lotta del 14 novembre è fallito quasi ovunque nel nostro paese -
tranne rare
eccezioni, quali la scuola.
Operai e lavoratori lo hanno disertato nelle fabbriche e sui posti di
lavoro.
La Cgil, tramite il PD è il principale sostegno

ilva di novi ligure -lavoro a rischio vita



NOVI LIGURE - Per il momento è stato sospeso, pur con ampie riserve, lo
sciopero all'Ilva, dopo il duplice incidente della scorsa settimana. "Stiamo
ancora piangendo un lavoratore morto e già ci troviamo alle prese con
gravissime questioni legate alla sicurezza", avevano spiegato “a caldo” i
sindacati, ricordando l'incidente in cui a giugno ha perso la vita
"Abbiamo avviato la procedura di raffreddamento per arrivare entro breve a
uno sciopero dello stabilimento – aveva detto il segretario provinciale
della Fiom-Cgil, Mirko Oliaro, all'indomani della tragedia sfiorata –
Avviare una procedura di raffreddamento, significa che quando si verificano
gravi
episodi

l'USB sospende lo sciopero dei lavoratori ilva mof



Ilva. Sospeso dopo 14 giorni lo sciopero dei lavoratori

E' terminato da poco l'incontro presso la Presidenza della Giunta della
regione Puglia fra la delegazione composta dall'USB Puglia ed i lavoratori
del MOF ILVA, in sciopero da 14 giorni, ed i rappresentanti della Giunta: l'assessore
all'Attuazione del programma, Nicola Fratoianni, il Presidente del Comitato
per le Aree di crisi e Capo di gabinetto, avv. Pellegrino, ed i dirigenti
degli Assessorati alla Salute e al Lavoro.

Nel corso dell'incontro, durato diverse ore, sono state approfondite le
questioni alla base della vertenza relativa all'intero stabilimento ILVA ed
in particolare del reparto MOF.

Rispetto alle rivendicazioni avanzate dai lavoratori, la delegazione di
parte regionale ha comunicato la disponibilità dei soggetti firmatari a 

10-11-2012 Lo Slai Cobas s.c. Dalmine aderisce alla manifestazione degli operai Ilva di Taranto




perchè sappiamo la situazione di sfruttamento e ricatti che si vive nelle fabbriche, in particolare quelle siderurgiche le più usuranti e pericolose per le condizioni di lavoro, 
ma in particolare perchè da tempo siamo in prima fila per lottare contro tale situazione imposte dal padrone che pensa solo ai profitti, mentre per gli operai è sempre più necessario ricostruire la forza collettiva del sindacato di classe per affrontare la guerra, pena ridursi a schiavi.

In questo senso con gli operai dell'Ilva di Taranto siamo legati da tempo, non solo per le sorti delle privatizzazioni

Adesione UNIONE SINDACALE ITALIANA USI a manifestazione 10 novembre a Taranto operai e operaie ILVA



COMUNICATO SINDACALE del 6 novembre 2012 - ADESIONE A MANIFESTAZIONE A TARANTO 10 NOVEMBRE  
L'Unione Sindacale Italiana aderisce alla manifestazione indetta per il 10 novembre, su appello
dei lavoratori e delle lavoratrici dell'ILVA, in presidio da giorni, che si svolgerà a Taranto.
Già con altro comunicato diffuso in rete abbiamo espresso la nostra solidarietà
per l'ennesima morte sul lavoro, quella di Claudio Marsella, come da anni attraverso la
Rete nazionale salute e sicurezza sul lavoro, seguiamo la vicenda a Taranto come in altri luoghi,
 alla manifestazione parteciperanno i compagni e compagne che con noi condividono il percorso della Rete
e ha già dato l'adesione e partecipazione lo snodo locale della rete di taranto su salute e sicurezza.
La concomitanza con altre manifestazioni in Italia, come quelle della scuola a Roma, a Milano, in altre regioni,
 i presidi permanenti a Piacenza dei lavoratori dell'IKEA, a Milano al San Raffaele...), non permettono a molti e molte di noi di
essere presenti a Taranto il 10 novembre.   
Nell'ambito della giornata di mobilitazione del 14 novembre, uno dei punti di piattafroma come da anni per i nostri scioperi
o per le iniziative che facciamo, è la SALUTE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E NELLE ZONE "INQUINATE"
da produzioni nocive, quindi anche il 14 novembre daremo aggiornamenti su questa e altre vicende che ci portano a
non arrenderci mai, in qualsiasi settore si debba intervenire.
DALLA FABBRICA ALLA SCUOLA... LA LOTTA E' UNA SOLA
Un saluto Trasmette per Unione Sindacale Italiana USI, fondata nel 1912 Roberto Martelli
segretario generale p.t. confederazione USI
e mail usiait1@virgilio.it, sito nazionalewww.usiait.it, blogwww.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,
archivio storicowww.usistoriaememoria.blogspot.com,
Largo Veratti 25 00146 Roma
  


Le bugie dell'Orsa non ci devono dividere. Necessario darsi da fare.


Cari colleghi,
non è affatto vero che L'OrSA ha deciso all'unanimità di firmare il CCNL, adesione, postuma ed umiliante, alle regole imposte dai nuovi 'padroni' delle ferrovie, già accettate dai confederali.
Tutti i macchinisti iscritti OrSA (e moltissimi altri) sono contrari.
 
Nello Statuto OrSA, per firmare un contratto, serve l’unanimità dei componenti della segreteria Nazionale; segreteria di cui fanno parte tutti i rappresentanti dei settori.
Oltre ad aver assistito personalmente, assieme a numerosi altri colleghi,

LAVORO: SUICIDIO DI UN OPERAIO DELLA MAC DI BRESCIA, AZIENDA IN CRISI.


 ieri, domenica 4 novembre, di Olivo, operaio di 46 anni alla , azienda in profondissima crisi nell’area dell’Iveco di Brescia.

Secondo la madre e gli amici la tragica scelta è collegata anche al rischio di perdita del posto di, rischio che stanno vivendo in queste settimane i lavoratori della Mac, una novantina.
Sentiamo Silvana, cittadina di Caino, dove abitava anche Olivo. Ascolta

DOVE VA IL PROCESSO MARLANE MARZOTTO? COMUNICATO SLAI COBAS COSENZA 05.11.2012 DOVE VA IL PROCESSO MARLANE MARZOTTO?


Il processo penale istruito presso il tribunale di Paola nei confronti del 
“conte” Marzotto e di altri 14 dirigenti della Marzotto di Vicenza – tre sono
nel frattempo deceduti – rei, secondo l’accusa, di aver provocato presso la
Marlane di Praia a Mare il disastro ambientale ed oltre un centinaio di vittime
per incuria e palesi omissioni, a distanza di anni non ha ancora trovato la
giusta connotazione. Non è molto ottimista il coordinamento dello SLAI Cobas
cosentino, protagonista assoluto della lotta approdata a distanza di lustri
presso le aule giudiziarie. Non aiuta la presenza distratta di alcune decine di
avvocati delle parti civili, intenti a bighellonare presso il bar o lungo il 

Docente precario si suicida a Napoli


COMUNICATO DI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI 
Movimento nazionale per la scuola

E' morto suicida un professore precario della scuola a Napoli

L’accanimento del mondo politico contro la scuola statale e in particolare contro i precari, umiliati, dopo i tagli feroci, da un concorso grottesco, e minacciati di definitivo licenziamento dall’ipotesi di aumento a 24 ore dell’orario di cattedra, avanzata nel decreto di “stabilità”, in spregio alla contrattazione democratica, ha generato un senso di avvilimento e di prostrazione cui la classe docente, offesa nelle sue prerogative e delusa nelle sue aspettative, sta reagendo con fermezza.

Purtroppo a volte la solidarietà e la consapevolezza di lottare per la salvaguardia di principi costituzionali irrinunciabili non bastano ad esorcizzare l’angoscia.
Carmine Cerbera, insegnante precario napoletano di 48 anni