Oggi, in tribunale a Torino, prima udienza del processo Eternit Bis
Ad inizio udienza è stata ricordata con un video la figura di Romana Blasotti Pavesi, storica presidente di Afeva
13.11 ore 17:43. Si è aperto oggi, in una delle maxi aule del Palazzo di giustizia di Torino il processo d'appello Eternit bis per le morti provocate dall’esposizione ad amianto a Casale Monferrato, nell’Alessandrino.
Prima udienza del processo Eternit Bis
Il ricorso è stato presentato dai difensori di Stephan Schmidheiny, in seguito alla sentenza della Corte d'Assise di Novara del 7 giugno 2023, che aveva condannato il magnate svizzero a 12 anni di reclusione per omicidio plurimo aggravato di centinaia di cittadini e lavoratori. Allo stesso tempo il ricorso è pure
da parte della Procura a causa del reato derubricato in omicidio colposo e non doloso.
I procuratori generali Sara Panelli e Gianfranco Colace hanno chiesto la rinnovazione del dibattimento per dimostrare la responsabilità dell’imputato anche su alcuni dei casi per i quali era stato scagionato. I decessi presi in esame nel corso del procedimento sono stati 392. La condanna, a Novara, è stata pronunciata per 147, mentre la prescrizione è stata dichiarata per 199.
Ad inizio udienza è stata ricordata con un video la figura di Romana Blasotti Pavesi, storica presidente di Afeva mancata lo scorso settembre. Si torna in aula mercoledì prossimo.
Processo Eternit Bis, al via il ricorso in appello a Torino
La nostra intervista a Giuliana Busto, presidente dell’Afeva, l’associazione familiari vittime amianto
13.11 ore 14:19. Prima udienza d’Appello, in tribunale a Torino, per il cosiddetto processo Eternit Bis di Casale Monferrato.
Processo Eternit Bis
Il giudice è chiamato ad esprimersi sulla condanna in primo grado
del proprietario dell’Eternit, Stephan Schmidheiny,
a 12 anni di reclusione per omicidio plurimo aggravato
di centinaia di cittadini e lavoratori. L’appello si sta svolgendo
nella stessa aula dove iniziò nel 2009 il maxi processo per disastro
ambientale doloso permanente.
In collegamento
telefonico Giuliana Busto, presidente dell’Afeva,
l’associazione familiari vittime amianto.
Video qui: https://telecitynews24.it/cronaca/processo-eternit-bis-al-via-il-ricorso-in-appello-a-torino
Domani il ricorso in appello per il processo Eternit Bis, Afeva chiede giustizia
Afeva: "L'appello si svolgerà nella stessa maxi aula dove iniziò il maxi processo per disastro ambientale doloso permanente"
12.11 ORE 17:37. Si torna in aula, domani, in tribunale a Torino per il ricorso in appello per il processo Eternit Bis.
Afeva chiede giustizia
Stavolta bisognerà esprimersi sulla condanna in primo grado al proprietario dell' Eternit, Stefan Schmidheiny, a 12 anni per omicidio plurimo aggravato di centinaia di cittadini e lavoratori. La prescrizione è fra i timori di Afeva, l'Associazione Famigliari e Vittime dell'Amianto.
"L'appello si svolgerà nella stessa maxi aula dove iniziò il maxi processo per disastro ambientale doloso permanente. -spiega Afeva - Era il 2009, anticipato da una lunga lotta già trentennale nel territorio, dando luogo ad una crescente e straordinaria partecipazione della comunità locale, in un forte e attivo interesse internazionale. Sarebbe finalmente ora che al termine Giustizia veda concretizzarsi la sua piena affermazione!".
QUOTIDIANO PIEMONTESE (ALESSANDRIA)
Aperto a Torino il processo d’appello Eternit Bis per le morti d’amianto
Ricordata in aula Romana Blasotti Pavesi
TORINO – Si è aperto oggi, in una delle maxi-aula del Palazzo di Giustizia di Torino, il processo d’appello “Eternit bis” per le morti causate dall’esposizione all’amianto a Casale Monferrato.
Nel 2023, in primo grado, la Corte d’Assise di Novara aveva condannato l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny a 12 anni di carcere per omicidio colposo. I procuratori generali Sara Panelli e Gianfranco Colace hanno richiesto la riapertura del dibattimento per cercare di dimostrare la responsabilità dell’imputato anche per alcuni dei casi su cui era stato assolto.
Durante il procedimento, sono stati analizzati 392 decessi: la sentenza di Novara aveva riconosciuto la colpevolezza dell’imputato in 147 di questi, mentre per altri 199 era stata dichiarata la prescrizione.
La procuratrice generale Sara Panelli, intervenendo oggi in aula, ha invitato Schmidheiny a considerare la “giustizia riparativa”, incontrando direttamente i familiari delle vittime dell’amianto.
Il magistrato ha poi ricordato Romana Blasotti Pavesi, una figura simbolo della lotta contro l’amianto e a lungo presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, scomparsa lo scorso 11 settembre a 95 anni. Con il consenso dei giudici, Panelli ha mostrato un frammento della testimonianza che Blasotti Pavesi rese in un processo precedente.
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