Si tiene giovedì venticinque febbraio, a partire dalle
ore 16:30 – presso l’Aula magna della facoltà di Scienze Umanistiche
dell’Università di Genova, sita al secondo piano di via Balbi 2 – un convegno
dal titolo: “Aumenta l’aspettativa di vita, ma diminuisce la qualità della vita
sana”. Ad organizzare questo incontro è la sezione italiana dell’Associazione
Internazionale Medici per l’Ambiente (Isde, in lingua inglese), ed a tenere le
relazioni – con la moderazione di Sergio Contu, membro di Attac Genova – sono
chiamati, nell’ordine: Valerio Gennaro, epidemiologo dell’Istituto Tumori
presso l’ospedale San Martino di Genova; Lino Balza e Maurizio Marchi, delle
sezioni di Alessandria e Livorno dell’associazione Medicina Democratica;
Stefano Risso, di Attac Torino. Dopo una breve introduzione la parola passa al
Gennaro; questi, con l’aiuto di alcune diapositive, dimostra senza ombra di
dubbio come, dai tempi del G8 del 2001 ad ora, la qualità della vita sia
decisamente peggiorata: questo soprattutto con riguardo alle fasce sociali più
deboli e a quelle che vivono in zone colpite da pesante inquinamento. In
riferimento all’Italia, in particolare, i dati ufficiali dell’Istat rivelano un
brusco peggioramento della salute pubblica tra il 2006 ed il 2007: in quel
periodo, infatti, la popolazione – che sino a quel momento aveva una
aspettativa di vita allineata agli standard migliori in Europa – ha subito un
drastico peggioramento fino a scendere nella media, perdendo così nove anni di
vita sana.
A seguire tocca al Balza; egli sottolinea come prossimamente, quando
sarà definitivamente ratificato il Trattato Transatlantico di Investimenti e
Partenariato (Ttip), la salute delle persone peggiorerà in modo drammatico:
questo a causa dell’imposizione, negli scambi commerciali, di regole uguali per
tutti i Paesi aderenti. Le legislazioni sul tema verranno “armonizzate” a
quelle yanqui; queste sono di qualità enormemente inferiore a quelle in vigore
nelle nazioni europee, ed inoltre sono scandalosamente favorevoli alle
multinazionali: a quelle aziende, cioé, che al primo posto non mettono certo la
qualità della vita dei consumatori, ma piuttosto i profitti. Conclude poi,
facendo ricorso alla citazione del suo libro “Ambiente delitto perfetto”,
dimostrando chi siano i responsabili princiali della diffusione
dell’inquinamento che causa il crollo dell’aspettativa di vita sana: il
tutto ovviamente con un “occhio di riguardo” per le aziende che nel tempo si
sono succedute nella gestione del polo chimico di Spinetta Marengo, alla
periferia di Alessandria. L’intervento successivo e quello del Marchi; costui
continua il discorso sulle multinazionali citate da chi lo ha immediatamente
preceduto: d’altronde nella sua zona esiste un Comune, Rosignano Marittimo, che
ha una sua frazione denominata proprio Solvay, dal nome della multinazionale
belga. L’importanza del suo discorso si può ridurre ad una professione di
speranza: a marzo, Telepace – la televisione della Città del Vaticano – si
recherà in città per fare un’inchiesta sui guasti provocati dagli inquinatori
su detti; ciò permetterà di riportare all’attenzione della gente il problema
dell’inquinamento, che con la scomparsa della sinistra, ha abbandonato –
nonostante la strenua resistenza di alcuni gruppi ambientalisti – la scena
politica. L’ultima relazione è affidata a Stefano Risso, membro del Consiglio
nazionale di Attac; questi torna sulle questioni prettamente economiche per
specificare alla platea presente – valutabile in un centinaio di convenuti –
quali saranno i danni che il Ttip farà alle popolazioni, con particolare
riguardo ad un tragico incremento della disoccupazione. Questo comporterà un
aumento esponenziale di coloro che non avranno reddito sufficiente ad accedere
alle cure necessarie, e contemporaneamente si assisterà ad una ulteriore
concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi oligarchi; per questi motivi
occorre continuare la battaglia: anche perché alcune delle cause intentate per
fermare questa mostruosità sono andate a buon fine, dimostrando quindi che si
può vincere.
Genova, 26 febbraio 2016
Stefano Ghio - Rete sicurezza Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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