Dopo il
concentramento e assemblea alla portineria dell'appalto Ilva di questa mattina,
gli operai prima sono andati in massa alla Direzione Ilva, ma dopo un breve
tempo sono, come ieri, venuti in città e c'è stato un lungo presidio di massa
davanti al Comune, che in alcuni momenti ha bloccato il traffico lungo la
strada a fianco della piazza del Comune, mentre una delegazione di lavoratori e
sindacalisti saliva sopra e un'altra è andata alla Provincia dove si teneva il
consiglio provinciale.
Il Sindaco Ippazio Stefano ha cercato di mettersi in contatto con il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio per "rappresentare ancora una volta la sofferenza di operai e imprese che
rischiano di perdere i crediti vantati con Ilva. L'obiettivo dei sindacati
metalmeccanici è quello di tenere alta l'attenzione sulla vertenza dell'indotto
che teme di perdere i crediti vantati nei confronti dell'Ilva dopo la procedura
di amministrazione straordinaria".
«È necessario che il Governo e il Parlamento individuino le possibili
soluzioni per rispondere in tempi rapidissimi e mediante l'assunzione di
impegni certi alle legittime aspettative dei lavoratori del sistema
dell'indotto, degli appalti, delle forniture Ilva, pur in regime
dell'Amministrazione Straordinaria avviata da ieri che consideriamo
positivamente quale primo passaggio di tutto il percorso stabilito dal
decreto».
Ma è la seconda lettera che il Sindaco manda al governo. E non è con le
lettere che si possono avere quelle risposte che gli operai vogliono.
Questa mattina, a fronte del fatto che nessuna notizia veniva dall'incontro
della delegazione con il Sindacato e che neanche i sindacalisti si degnavano di
scendere per informare gli operai, un folto gruppo di lavoratori ha occupato
per una mezz'ora il ponte girevole.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe presente fin da questa mattina, in
tante discussione con gruppi di operai ha ribadito gli obiettivi che è
necessario portare avanti:
IL SALARIO DEGLI OPERAI PRIMA DI TUTTO! LA DIFESA DEL SALARIO E DEI POSTI
DI LAVORO E' LA PRIORITA' URGENTE CHE DEVE TROVARE UN PROVVEDIMENTO ALTRETTANTO
D'URGENZA.
Questa lotta deve essere contro i padroni e il governo Renzi, che ha fatto
l'ennesimo decreto salva padroni, non una lotta dentro le questioni del governo
e dei padroni.
Gli operai chiedono una lotta più generale che coinvolga anche gli operai
diretti dell'Ilva e soprattutto una lotta che blocchi la produzione.
I sindacalisti confederali questa mattina nell'assemblea di fatto hanno
portato una linea tutta interna al percorso dell'amministrazione straordinaria,
per cui diventa iter amministrazione straordinaria-banche-soldi all'Ilva e da
questa soldi alle aziende dell'indotto, e, quindi... pagamento dei salari agli
operai.
Lo Slai cobas sc dice che invece la situazione deve essere totalmente
rovesciata, altrimenti i lavoratori continueranno ad essere, bene che vada,
l'ultima ruota del carro. QUINDI, PRIMA GLI OPERAI, poi il resto!
Domani la lotta continua.
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