Roma. I "macchinisti
assenti" e le sceneggiate di media e politica
Domenica, 04
Gennaio 2015 14:11
Or.S.A. TPL
In piena
bufera per la questione di Mafia Capitale la giunta capitolina estrae dalla
calza della befana l’assenteismo dei macchinisti della metro e dei vigili
romani. In un crescendo di dichiarazioni minacciose, tra licenziamenti e
sospensioni annunciati, l’occhio del ciclone si è spostato rapidamente
altrove. La politica romana può tirare un sospiro di sollievo. L’opinione
pubblica se la prenderà con i Vigili romani e i lavoratori di ATAC . Se
qualcuno passerà a vie di fatto (come purtroppo accade sempre più spesso)
il sindaco Marino o l’assessore Improta poi andranno sui teleschermi a
versare le solite lacrime di coccodrillo. In un paese normale queste
sceneggiate sarebbero immediatamente smascherate. Una stampa
non ammaestrata svelerebbe subito l’arcano, invece di farsi megafono di
penose commedie. Scoprirebbe subito che su 157 macchinisti MA la notte di
capodanno se ne sono ammalati neanche una decina e che a 4 di loro i
medici di controllo Inps hanno prolungato i giorni di malattia.
Scoprirebbe immediatamente che dirigenti complessivamente inaffidabili di
ATAC hanno affrontato il prolungamento del servizio di fine d’anno solo il
29 dicembre convocando le RSU dei settori del viaggiante e del movimento e
che la maggior parte di esse non hanno sottoscritto l’accordo
proposto poiché carente riguardo a sicurezza del servizio e dei
lavoratori. Che il turno di lavoro del prolungamento sarebbe comunque stato a
prestazione straordinaria, quindi volontaria del lavoratore. Che
l’assessore Improta dimostra di non conoscere neanche le fasce di reperibilità
per i lavoratori durante la malattia (dalla 10 alle 12 e dalle 17 alle 19)
parlando di controlli effettuati durante la notte. Che, nel recente
passato, mentre la politica romana era concentrata a saccheggiare l’ATAC
attraverso un sistema di complicità con dirigenti e sindacati compiacenti, i
settori operativi dell’ATAC sono stati quelli che hanno garantito ai
cittadini romani un servizio dignitoso sacrificando tempo libero e
famiglie per coprire turni di lavoro, altrimenti scoperti, per
organici fortemente insufficienti (ogni giorno, per esempio, sulla metro
A, ci sono 70 turni in più rispetto all’organico dei macchinisti, coperti
da questi con turni a straordinario!!). Che oggi l’ATAC è un far west dove
sono saltate regole e programmazione e si vive alla giornata. Che, in questo
momento, in un paese normale, dopo quanto accaduto con Mafia Capitale, la
giunta dovrebbe essere impegnata nella verifica di appalti e consulenze
milionari che ruotano intorno ad ATAC , e non a controllare se un
macchinista dorme a casa o fuori.
In un paese
normale…………….
Roma 04
Gennaio 2015
La Segreteria Provinciale Roma di Or.S.A. TPL
La Segreteria Provinciale Roma di Or.S.A. TPL
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