Massima mobilitazione e unità contro la repressione padronale, di tutte le forze dei sindacati di base e di classe, per un fronte caldissimo, quello delle contestazioni disciplinari, usate per licenziare le avanguardie di lotta.
Tentativo di eliminare un delegato combattivo del sindacato SiCobas nel deposito DHL di Bergamo, accusato pretestuosamente e sospeso cautelativamente ‘in attesa delle giustificazioni disciplinari’.
È questo un altro fronte caldo della repressione padronale, dove gli attacchi vengono portati sfruttando in maniera combinata i limiti delle tutele previste dalla L.300/70 lo Statuto dei Lavoratori e il taglio dell’art. 18, che ha ridotto al mimino la casistica per il reintegro dei lavoratori licenziati.
L’art 7 dello Statuto dei Lavoratori, seppur preveda una formale procedura di difesa a garanzia dei lavoratori, di fatto riunisce nelle mani dell’azienda il potere di accusare, processare, giudicare il lavoratore, erigendola ad arbitro assoluto della controversia.
Le contestazioni disciplinari con sospensione cautelare ‘per fatti gravi’ a delegati combattivi, alle avanguardie di lotta, sono comminate a prescindere, con l’obiettivo del licenziamento.
È UNA PROCEDURA A SENSO UNICO POTENDO L’AZIENDA, IN VIRTU’ DI QUESTA PROCEDURA, AGGIRARE IL DOVERE DI FORNIRE PROVE REALI E CONCRETE PER I FATTI CONTESTATI.
Prove che quando vengono esibite sono quasi sempre frutto delle testimonianze di quei capi e capetti in prima linea nello sfruttamento dei lavoratori.
costruiamo solidarietà unita e azione contro la repressione
lunedì sera ore 20.30 riunione
circolo Al BAFO Seriate
piazza Bolognini