venerdì 31 gennaio 2020

31 gennaio - contro la repressione padronale ai delegati combattivi e alle avanguardia di lotta

Massima mobilitazione e unità contro la repressione padronale, di tutte le forze dei sindacati di base e di classe, per un fronte caldissimo, quello delle contestazioni disciplinari, usate per licenziare le avanguardie di lotta.
Tentativo di eliminare un delegato combattivo del sindacato SiCobas nel deposito DHL di Bergamo, accusato pretestuosamente e sospeso cautelativamente ‘in attesa delle giustificazioni disciplinari’.



È questo un altro fronte caldo della repressione padronale, dove gli attacchi vengono portati sfruttando in maniera combinata i limiti delle tutele previste dalla L.300/70 lo Statuto dei Lavoratori e il taglio dell’art. 18, che ha ridotto al mimino la casistica per il reintegro dei lavoratori licenziati.
L’art 7 dello Statuto dei Lavoratori, seppur preveda una formale procedura di difesa a garanzia dei lavoratori, di fatto riunisce nelle mani dell’azienda il potere di accusare, processare, giudicare il lavoratore, erigendola ad arbitro assoluto della controversia.
Le contestazioni disciplinari con sospensione cautelare ‘per fatti gravi’ a delegati combattivi, alle avanguardie di lotta, sono comminate a prescindere, con l’obiettivo del licenziamento.
È UNA PROCEDURA A SENSO UNICO POTENDO L’AZIENDA, IN VIRTU’ DI QUESTA PROCEDURA, AGGIRARE IL DOVERE DI FORNIRE PROVE REALI E CONCRETE PER I FATTI CONTESTATI.
Prove che quando vengono esibite sono quasi sempre frutto delle testimonianze di quei capi e capetti in prima linea nello sfruttamento dei lavoratori.

costruiamo solidarietà unita e azione contro la repressione
lunedì sera ore 20.30 riunione
circolo Al BAFO Seriate
piazza Bolognini

sabato 18 gennaio 2020

18 gennaio - Prato oggi manifestazione: solidali con i nostri fratelli di classe in lotta! La repressione non passerà!

Oggi a Prato manifestazione contro la repressione antiproletaria e i decreti di sicurezza


Solidali con i nostri fratelli di classe in lotta!
La repressione non passerà!

Sappiano padroni grandi e piccoli, governi dei padroni che la repressione non spegne ma alimenta la lotta
contro sfruttamento, schiavismo e fascismo padronale!

Uniamoci e alziamo il tiro della lotta per ABROGARE I DECRETI SICUREZZA razzisti liberticidi, antioperai e antipopolari!

Dopo i manganelli, le denunce, i fogli di via, che hanno sempre colpito le lotte degli operai della logistica e gli attivisti dei sindacati di base a Piacenza, come a Bergamo, a Torino come a Milano. A Prato contro la giusta, tenace coraggiosa lotta dei lavoratori c'è stato un attacco con l'utilizzo, da parte del Questore, dei Decreti sulla sicurezza Salvini-Di Maio, razzisti e liberticidi mantenuti finora dal governo PD/M5Stelle, con cui 21 lavoratori in sciopero si sono visti comminare 4 mila euro di multa per blocco stradale in un quadro di norme che prevedono anche il carcere per i blocchi, le occupazioni, per l'invasione di terreni o edifici, per criminalizzare le lotte, intimidire, colpire duramente il diritto di sciopero.

Sappiamo bene nelle lotte degli operai a Bergamo, nella grande lotta dei precari e disoccupati per il lavoro a Taranto, quanto siano insidiose multe, denunce e persecuzioni poliziesche, arresti dei nostri dirigenti, per scoraggiare lotta e partecipazione, per questo valorizziamo e ci sentiamo parte di quello che succede a Prato

A Prato al Questore ligio alla legge del padrone è andata male, voleva fermare la lotta e invece ha creato un incendio, con la scesa in campo di tanti a fianco dei lavoratori e fatto diventare la questione Prato un anello della lotta generale proletaria, democratica e popolare, un esempio da seguire là dove colpiscono i lavoratori in lotta.

Per questo il coordinamento nazionale dello slai cobas per il sindacato di classe aderisce a questa manifestazione, con iniziative di informazione e solidarietà ovunque è presente nei posti di lavoro, da Bergamo a Taranto, da Ravenna a Palermo, e con la partecipazione diretta

Questa manifestazione è parte della lotta più generale per l’abolizione dei decreti sicurezza
Ora costruiamo insieme l’unità solida e permanente delle organizzazioni di base e di classe

La lotta contro i decreti Salvini condotta in prima persona dai lavoratori, è parte di una guerra di classe contro padroni e governo e deve essere parte di un fronte necessario anticapitalista, antifascista e antirazzista


Uniamoci per rovesciare i padroni, i loro governi, il loro Stato, per il potere nelle mani dei lavoratori
SLAI COBAS per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
email: slaicobasta@gmail.com 3471102638

lunedì 13 gennaio 2020

13 gennaio - Lavoratori delle pulizie scuole statali: l'internalizzazione deve essere per tutti, a salario pieno e senza riduzione oraria


La procedura per l'internalizzazione truffa che avrebbe dovuto stabilizzare 11.263 a fronte di lavoratori 16.000 lavoratori delle pulizie scuole statali, prosegue senza che il governo abbia dato risposte concrete sulla decurtazione salariale e la disoccupazione che sta per crearsi.

Mentre i sindacati confederali chiedono tavoli di concertazione che rimangono quasi sempre inascoltati
le ditte, preoccupate per la perdita dei loro profitti, li vogliono difendere dietro minaccia di procedere immediatamente ai licenziamenti collettivi.

Dall' incontro del Ministero del Lavoro con i sindacati e le ditte del 9 gennaio è emersa solo la certezza che il 70% dei lavoratori sarà assunto con un part-time di 18 ore settimanali con conseguente perdita salariale consistente.
Gli esclusi dalle graduatorie per mancanza dei requisiti sono circa 5.000 e perderanno l'unica fonte di sostentamento.

Le lavoratrici che sono la maggioranza e sono per lo più donne sole che devono farsi carico del mantenimento dei figli e spesso anche dei nipoti, sfruttate e pagate con salari già miseri, pagheranno doppiamente l'infame decreto voluto solo a fini di consenso dagli ingannapopolo 5Stelle che tanto hanno strillato contro i profitti delle ditte e che adesso invece vogliono loro fare cassa sulla pelle dei piu poveri e disagiati.

Il 21 gennaio è stato proclamato sciopero e manifestazioni nazionale a Roma dai sindacati confederali a cui lo Slai Cobas s.c. aderisce e invita  le lavoratrici e i lavoratori ad aderire massicciamente. MA SU CHIARI OBIETTIVI:
Noi chiediamo che l'internalizzazione sia per tutti e a salario pieno, senza nessuna riduzione d'orario; nessuno deve rimanere fuori!
Il lavoro e un salario dignitoso sono un diritto e noi lo pretendiamo!

Fiorella Masci
Rsa Slai cobas sc - Taranto