Solo lo Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto, e non
ambientalisti, sindacalisti confederali e USB, ha denunciato sin dal
primo momento la funzione di questo Procuratore - messo lì da
padroni, faccendieri e Renzi allora capo del governo, e lo ha
contestato in piena udienza del processo "Ambiente svenduto";
ricevendone inchieste, minacce e assunzione diretta da parte del
Procuratore del processo per la contestazione a Renzi che è di fatto
un processo allo Slai Cobas, ai suoi dirigenti e attivisti.
*****
C’è
anche il fascicolo per l’omicidio
colposo sulla
morte dell’operaio Giacomo
Campo,
rimasto schiacciato nel nastro
trasportatore dell’altoforno
4 dell’ex Ilva, tra quelli acquisiti dalla Procura
di Potenza che
indaga sull’ex procuratore Taranto Carlo
Maria Capristo e
la sua gestione dell’affare Ilva. Nel processo per l’incidente
mortale che vede alla sbarra 9
imputati,
infatti, spunta ancora una volta nel collegio difensivo il
nome dell’avvocato Giacomo Ragno,
condannato nel processo sul “sistema Trani” e ritenuto
estremamente vicino a Capristo.
Giacomo
Campo morì il 17
settembre del 2016:
l’uomo, dipendente della ditta dell’appalto Steel Service,
quel giorno stava intervenendo per risolvere un
inconveniente che rischiava di pregiudicare la funzionalità del
nastro trasportatore, ma durante l’intervento
rimase schiacciato nell’impianto.
A distanza di pochissimi giorni, il nastro fu sottoposto all’esame
del consulente della
procura, l’ingegner Massimo
Sorli,
professore ordinario di Meccanica applicata ed
aerospaziale del
Politecnico di Torino, e immediatamente dissequestrato. Un fatto
anomalo, rispetto a quanto accaduto nelle numerose
inchieste avviate
in fabbrica: in città il provvedimento fu particolarmente discusso
visto che il blocco del nastro
trasportatore avrebbe
interrotto una parte importante dell’attività produttiva della
fabbrica.
Fu
lo stesso procuratore
Capristo a
dare la notizia ai giornalisti e in quell’incontro adombrò anche
lo spettro di un ipotetico sabotaggio:
“Il procuratore Capristo – scrisse il
Sole 24 ore pochi
giorni dopo il dissequestro – pur non parlando esplicitamente di
sabotaggio, ha tuttavia detto che ci sono segnali, attualmente al
vaglio dell’autorità
giudiziaria,
che fanno ipotizzare la presenza di azioni interne ed esterne alla
fabbrica contrarie al progetto di risanamento
ambientale”.
Il
giudice Del Castillo, che ha svolto la funzione di giudice
delle indagini
preliminari a
Trani, ha infatti raccontato ai colleghi di
essere stato invitato proprio da Capristo ad accogliere “velocemente”
una richiesta di
archiviazione in favore di Ragno: per l’allora procuratore
di Trani Capristo
“l’accusa era a suo dire infondata e l’avvocato Ragno era
un galantuomo vittima
di calunnia”. Ma Del Castillo ha raccontato anche che in un’altra
occasione si ritrovò un fascicolo nel
quale l’avvocato Ragno, difensore di un indagato,
gli aveva annunciato un “atteggiamento accusatorio ‘benevolo’
del Capristo” che gli aveva fatto intendere “che
il procedimento poteva
concludersi in fretta con esito positivo per l’assistito”. A
questo, ora si è aggiunto il ruolo di
Ragno come difensore in alcune vicende Ilva: quella sulla morte di
Campo e soprattutto nel maxi processo Ambiente svenduto, nel quale
assiste uno dei massimi
dirigenti della
fabbrica.
LA
DENUNCIA DI CAPRISTO DELLO SLAI COBAS NEL SETTEMBRE 2016:
"...con questa dichiarazione “sibillina”, il nuovo Procuratore di Taranto ha lanciato un allarmismo - questo sì "scomposto" - che ha come effetto di coprire le vere responsabilità dei Commissari e del governo sulla morte dell'operaio Giacomo Campo. All'Ilva chi sta "remando contro" la sicurezza degli operai sono i Commissari che stanno mandando la fabbrica alla deriva, non facendo neanche l'ordinaria manutenzione, una fabbrica dove, come denunciano da tempo gli operai, manca di tutto, pure i Dpi, gli impianti sono sempre più insicuri, e gli operai vengono mandati allo sbaraglio. Prima o poi l'infortunio grave doveva succedere, e quello di Giacomo è un'assassinio annunciato. Per non dire che tutta questa situazione in fabbrica è già costata dalla gestione dei Commissari 4 morti! Ma questo il Procuratore non lo dice! All'Ilva chi sta "remando contro" è il governo Renzi che con i suoi decreti ha rinviato addirittura al 2019, o, meglio, ai nuovi padroni dell'Ilva (?!) gli interventi di risanamento degli impianti e delle aree più pericolose, tra cui proprio i Treni nastri. Ma questo il Procuratore si guarda bene dal dirlo!
Ci manca poco che il Procuratore parli di "terrorismo", per deviare dagli accertamenti sulle vere respondabilità, sui veri mandanti della morte di Giacomo e degli altri operai all'Ilva..."
SI TRATTA DI DICHIARAZIONI GRAVI, VOLUTAMENTE "EQUIVOCHE" CHE VANNO RESPINTE AL MITTENTE!
"...con questa dichiarazione “sibillina”, il nuovo Procuratore di Taranto ha lanciato un allarmismo - questo sì "scomposto" - che ha come effetto di coprire le vere responsabilità dei Commissari e del governo sulla morte dell'operaio Giacomo Campo. All'Ilva chi sta "remando contro" la sicurezza degli operai sono i Commissari che stanno mandando la fabbrica alla deriva, non facendo neanche l'ordinaria manutenzione, una fabbrica dove, come denunciano da tempo gli operai, manca di tutto, pure i Dpi, gli impianti sono sempre più insicuri, e gli operai vengono mandati allo sbaraglio. Prima o poi l'infortunio grave doveva succedere, e quello di Giacomo è un'assassinio annunciato. Per non dire che tutta questa situazione in fabbrica è già costata dalla gestione dei Commissari 4 morti! Ma questo il Procuratore non lo dice! All'Ilva chi sta "remando contro" è il governo Renzi che con i suoi decreti ha rinviato addirittura al 2019, o, meglio, ai nuovi padroni dell'Ilva (?!) gli interventi di risanamento degli impianti e delle aree più pericolose, tra cui proprio i Treni nastri. Ma questo il Procuratore si guarda bene dal dirlo!
Ci manca poco che il Procuratore parli di "terrorismo", per deviare dagli accertamenti sulle vere respondabilità, sui veri mandanti della morte di Giacomo e degli altri operai all'Ilva..."
SI TRATTA DI DICHIARAZIONI GRAVI, VOLUTAMENTE "EQUIVOCHE" CHE VANNO RESPINTE AL MITTENTE!
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