nelle ditte di pulizie e negli appalti comunali appalti al massimo ribasso e lavoratrici perdono il lavoro e vedono le loro condizioni peggiorate
massa carrara
Occupiamo il Comune, rischiamo il posto”
Le lavoratrici delle coop di pulizie sul piede di
guerra dopo il nuovo appalto. Scontro frontale sulla firma del
contratto
Appalto per le pulizie
in Comune, le 15 lavoratrici sul piede di guerra: "Siamo pronte
ad occupare palazzo civico". Dopo il botta e ripsosta tra
amministrazione e minoranza degli ultimi giorni, si fa incandescente
la vertenza sul rinnovo del contratto delle addette delle pulizie in
Comune..... le lavoratrici hanno ricevuto un messaggio durissimo da
parte da Copura che le intimava di presentarsi a firmare il contratto
altrimenti sarebbe stato considerato come un rifiuto all’assunzione".
Un aut aut che non ha
lasciato molte opzioni alle dipendenti : "Siamo state in Comune,
abbiamo ritirato i contratti di lavoro ma non li abbiamo firmati. Ci
siamo riservati di leggerli – Quello che abbiamo letto è
stato un colpo durissimo: ci sono riduzioni orarie dal 30 al 50 per
cento. Lavoratrici che si ritrovano quindi con salari da fame, con
anche 7 ore di lavoro a settimana. Ma è lavoro questo? D
Ancora tagli, ancora
perdite di posti di lavoro, ancora perdita di rispetto e dignità"....
per le addette delle pulizie del Comune. "La storia si ripete:
cambio di appalto dal primo settembre con ilavoratori e lavoratrici
che passeranno da Rekeep a Copura -Tutto in virtù di una gara ormai
datata della città metropolitana di Firenze, alla quale si è
agganciato anche il Comune, una gara .aggiudicata dal Consorzio
nazionale servizi) con un ribasso del 60%, che comporterà un taglio
delle ore lavorative del 35%. Una vergogna. Eppure sono state fatte
proposte alternative per salvaguardare i livelli occupazionali e per
garantire un servizio dignitoso, proposte rigettate dall’azienda
che ha vinto l’appalto. Quindi ora donne, madri in prevalenza
monoreddito, che da anni lavorano al Comune, vedranno il proprio
stipendio quasi dimezzato, senza contare che tale riduzione impatterà
notevolmente sulla qualità dei servizi svolti. Da parte nostra
abbiamo già ha richiesto l’apertura del tavolo di monitoraggio con
la città metropolitana di Firenze per trovare soluzioni sostenibili
che non vadano ad impattare in modo così pesante sulla pelle di
lavoratrici e lavoratori,. Ci siamo inoltre attivati con
l’amministrazione carrarese che non può certo ritenersi esclusa da
certe scelte. Per ora confidiamo nella volontà dimostrata
dall’amministrazione comunale nel risolvere la vertenza che si
abbatte su 15 lavoratrici e lavoratori , su 15 famiglie che rischiano
dal primo settembre di vedere il loro potere d’acquisto e di
sostentamento essere ridotto drasticamente".
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