Ancora posti di lavoro
che spariscono per colpa delle speculazioni, nel silenzio delle istituzioni
locali.
Mentre i
lavoratori presidiavano la piazza, ci siamo recati in delegazione ad incontrare
il sindaco, per sollecitarne l'assunzione di responsabilità riguardo alla
vertenza.
Dopo un breve colloquio, il sindaco ci ha liquidati con la promessa di scrivere una lettera alla proprietà, forse credendo di avere assolto al suo compito.
Dopo un breve colloquio, il sindaco ci ha liquidati con la promessa di scrivere una lettera alla proprietà, forse credendo di avere assolto al suo compito.
Evidentemente
non ha capito che i lavoratori dello slai-cobas per il sindacto di classse
hanno obbiettivi diversi da quelli dei sindacati confederali, che usano i vari
passaggi istituzionali, per perdere tempo mentre come becchini, accompagnano i
lavoratori verso il licenziamento.
NOI
RIVOGLIAMO IL LAVORO
perciò
chiediamo un consiglio comunale aperto, nel corso del quale l'amministrazione
chiarisca ai lavoratori ed alla popolazione di Bolgare, i vari passaggi di
proprietà e dei relativi accordi stipulati con l'avallo dei sindacati
confederali.
Queste
azioni di cui l'amministrazione era al corrente, hanno portato al completo
smantellamento di una realtà produttiva florida, che contava centinaia di posti
di lavoro e che vede quale ultimo atto, il licenziamento dei 64 lavoratori in
questi giorni in lotta.
La chiusura
della Natura.com è una perdita per tutta la
collettività di Bolgare e il sindaco non può continuare a fingere di non
capirlo.
Nessun commento:
Posta un commento