"Stretta
di mano", all'entrata della Tosi, tra Matteo Salvini segretario
generale della Lega Nord e Mirco Rota segretario regionale della Fiom
Cgil.
Il leader leghista
ha voluto accendere i riflettori sulla storica azienda metalmeccanica
attualmente in amministrazione straordinaria a rischio fallimento.
È di ieri
l'apertura 4 buste contenenti le offerte per partecipare alla
"procedura negoziale" voluta dal commissario straordinario Andrea
Lolli per concludere la fase d'acquisto del ramo d'azienda. E il
segretario padano non ha perso tempo presentandosi, questo pomeriggio alle 15,
davanti ai cancelli del colosso legnanese affermando: «E' più di
una anno che stiamo lavorando dietro le quinte insieme per salvare la Franco
Tosi. Non mi importa che domani sia la vigilia di Natale il commissario e il
ministro si devono dare una mossa. Sono arrivate 4 offerte e ce ne è' una in
particolare che garantisce il mantenimento dei 330 posti di lavoro e 30milioni
di euro di investimento, questa è un' impresa storica e si è già perso troppo
tempo. Il rischio è che fallisca già a gennaio»
In
riferimento alla presenza dalla Fiom CGIL ha poi sottolineato: «Non ho barriere politiche. Non è la
prima volta che collaboro con i sindacati. I delegati della Fiom mi sembrano
quelli che hanno le idee più chiare e i progetti più utlili per salvare i 300
lavoratori della Tosi».
Anche il
segretario regionale della FIOM CGIL Mirco Rota ha poi preso la parola: «Arrivati a questo punto bisogna
prendere in mano la situazine. Non vogliamo scegliere tra i 4 pretendenti,
reputiamo sia necessario un serio piano occupazionale e industriale. Siamo a
rischio fallimento, entro marzo va presa una decisione».
Presenti
anche Renato Smeraldi, segretario della Fiom Cgil sezione Legnano e il
sindacalista Massimiliano Preti.
Da
sottolineare che all'incontro con Salvini erano praticamente assenti i lavoratori della Franco
Tosi che
stamattina hanno incontrato il commissario Lolli il quale, nel fare i
saluti di Natale, ha spiegato le ultime novità.
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