mercoledì 28 dicembre 2011

Contratto coop sociali: ancora precarietà per i lavoratori e compressione dei salari

Basta con contratti a perdere, basta con il sistema che unisce vertici coop e cgil-cisl-uil nella gestione del privato sociale sulla pelle dei lavoratori
Autorganizzati nei cobas

Il 16 dicembre è stata siglata l’ipotesi d’intesa tra le centrali cooperative e cgil-cisl-uil per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle Cooperative Sociali.
Invece
che andare verso la parificazione normativa e salariale con i contratti del pubblico impiego, cgil-cisl-uil ci rifilano un "pacco" natalizio che peggiora le condizioni di lavoro e che penalizza i nostri salari mentre continua a negare il diritto all'elezione dei delegati (a Ravenna le uniche elezioni si sono tenute nel '92 e mai più svolte per ogni rinnovo contrattuale).
L'accordo prevede:

l'aumento in busta paga di 70€ in tre scaglioni, spalmati in 15 mesi per il livello C1 (ex 4° livello, è il livello di inquadramento per oss con qualifica), con ultima tranche ad aprile 2013;
introduzione massiccia dell'apprendistato, modificato secondo le direttive del ministro Sacconi del precedente governo, che, per l'apprendistato professionalizzante ad esempio, si tradurrà in sgravi contributivi per le aziende-coop e nessuna formazione per i lavoratori, cioè ancora lavoro gratis per i giovani;
Introduzione dell'assistenza sanitaria integrativa con un costo per la cooperativa di 5 euro mensili a socio;
Con la durata triennale del CCNL (2010/2012) e il mancato rinnovo (il contratto è scaduto da 2 anni!) continua la perdita del potere d'acquisto dei nostri salari.
Deroghe al contratto nazionale e rafforzamento del contratto di secondo livello che rafforza il potere di cgil-cisl-uil provinciali: quindi sempre più contratti precari atipici (a termine, a chiamata, a tirocinio, a collaborazione....) che questi sindacalisti non hanno mai contrastato, anzi, e che hanno portato enormi profitti nelle casse delle aziende-coop da cui nessun ritorno al salario dei lavoratori in forma di premio di produttività, rimborsi chilometrici, formazione o altro¸ così come questi burocrati sindacali non hanno mai detto e fatto nulla per quello che riguarda una sanatoria per i contributi pensionistici versati in maniera ridotta a causa dei regimi di salario medio convenzionale.

Gli interessi dei lavoratori si rappresentano solo passando in massa allo Slai cobas per il sindacato di classe
Diciamo NO a quest'accordo nelle assemblee e autorganizziamoci nel Cobas per riprenderci la forza e la dignità di lavoratori.
Con lo sciopero del 27 gennaio promosso dai sindacati di base e di classe diamo una risposta di massa bloccando i servizi e scendiamo in piazza!


Lotta, contatta, iscriviti allo
Slai cobas per il sindacato di classe-coop sociali-Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna@libero.it

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