26-06-2012 Mira. Lotta per la casa. La grave provocazione del Comune di Mira
che oggi è giunto a riproporre la incredibile "soluzione" dello SMEMBRAMENTO
dell'unità familiare. Dopo due anni che propongono questa come "soluzione",
Alima ha bevuto la candeggina per protesta, di fronte a carabinieri e
assistenti sociali. In serata è tornata a casa, in un condominio che
internamente è ancora in ottime condizioni, e che vogliono spacciare per
"inagibile" per vendersi le case popolari e farci quattrini da usare per una
scellerata politica borghese e contraria al dettato Costituzionale........
Questa mattina in via Borromini due assistenti sociali di Mira in ossequio
alla politica da noi denunciata di proporre
la divisione del nucleo familiare anziché produrre una soluzione credibile,
insieme a un nucleo di carabinieri, si
sono recati presso la casa occupata da Mustapha ed Alima. Questa volta, dopo
2 anni di pressioni e di
spostamenti da una casa ad un'altra, ad un albergo fatiscente fino poi alla
casa alloggio di Dolo, Alima ha fatto
una grave protesta su se stessa, bevendo della candeggina. Per due ore è
rimasta assente, poi si è ripresa dopo
l'intervento di un ambulanza di Dolo. Ora è stata dimessa. L'unico commento
delle due assistenti sociali è stato
che "ora deve intervenire il giudice dei minori perché questa "donna" non
può accudire alle sue figlie". Questo
becero e disumano commento non vale molto, sono due anni che Mustapha ed
Alima lottano per una casa, e
sono due anni che il loro avvocato interviene sul Sindaco di Mira,
inutilmente poiché sia Carpinetti prima che
Maniero ora, lasciano questa "politica" come "proposta", lo SMEMBRAMENTO del
nucleo familiare. Incredibili e
disumane leggerezze e atteggiamento provocatorio ed illegale, cercare di
intervenire senza alcun ordine della
magistratura, che vorrà tenere conto sia delle denunce di Mustapha che degli
interventi del suo avvocato, anche
se non magari come dovrebbe, delle nostre denunce sullo sperpero di denaro
per affitti in case alloggio anziché
risanare le case comunali e dare casa a chi non ne ha. Vogliamo intendere
che il problema è politico e di
necessaria funzione sociale delle amministrazioni, che siamo contro le
privatizzazioni, ma anche che questa
famiglia non è affatto disunita o incapace di gestirsi. Dopo 3 anni di
disoccupazione negli ultimi 4, questa famiglia
ha saputo comunque dare decoro assistenza e cure alle bambine, la prima
delle quali ha un ottimo rendimento
scolastico. Alima ora lavorava in nero e nessuno aveva da ridire se ci sono
alberghi in cui si fanno le pulizie in
nero a Venezia, lui ha appena ottenuto una vittoria di causa che gli
permette di aprire una attività di ambulante. La
casa che hanno occupato è un condominio malmesso di fuori, ma ottimamente
strutturato come mura ed interni,
venderlo e lasciarci speculare qualcuno sopra è una vergogna, così come
vorremmo sapere di altri edifici pubblici,
siamo contrari alle alienazioni facili per fare cassa e spendere chissà come
i soldi.
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