Le " Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione" presentate da
Formigoni e approvate dalla Giunta lombarda sono un grave attacco, da un
lato, ai diritti di migliaia di precari, pesantemente sfruttati, che da anni
garantiscono il funzionamento delle scuole e costituisce il presupposto per
un ulteriore peggioramento della loro condizione, dall'altro rappresenta un
salto di qualità nel processo di aziendalizzazione nelle scuole. Tra
l'altro, infatti, prevede: "..a partire dall'anno scolastico 2012/2013, le
istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a
seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente
necessario a svolgere le attività didattiche annuali [...] E' ammesso a
partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola che
conosca e condivida il progetto e il patto per lo sviluppo professionale,
che costituiscono parte integrante del bando di concorso di ciascun istituto
scolastico", cioè significa vedere aumentare la discrezionalità, fenomeni di
clientelismo da parte dei dirigenti scolastici. Ma è anche un forte attacco
alla libertà di insegnamento, obbligando anche ad aderire a scelte
confessionali, ideologiche e mina alla base il principio costituzionale di
una scuola uguale per tutti.
Prontamente il ministro Profumo ha dato il suo assenso e si è detto
disponibile a "sperimentare nuovi modelli di reclutamento".
E' una nuova guerra dispiegata contro i lavoratori, una nuova guerra tra
poveri. Dopo tagli di migliaia di posti di lavoro, precarizzazione,
modifiche di classi di concorso, aumento di carichi di lavoro.
Non è certo di "nuovi modelli di reclutamento" che c'è bisogno, ma di
assumenre in maniera stabile le migliaia di precari che lavorano sui tanti
posti vacanti, di ritirare la riforma Gelmini, di bloccare le odiose "nuove
classi di concorso"
Occorre una nuova, forte unità tra tutti i lavoratori della scuola: abbiamo
già pagato duramente anche per il peso del pesante precariato con: blocco
degli scatti, le odiose trattenute per malattia, niente rinnovi
contrattuali, le ancora più odiose riforme delle pensioni e il continuo
fantasma della premialità, finanziamenti alle scuole private.
Occorre costruire un fronte comune perchè se toccano uno toccano tutti. In
primis le giovani generazioni spinte in una scuola sempre più classista.
Per questo lo Slai COBAS per il sindacato di classe partecipa, a Milano,
all'assemblea promossa dal coordinamento3 ottobre, come prima risposta alla
ipocrisia delle "Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione" che
nulla ha a che vedere con crescita, sviluppo ed occupazione, ma è un
tassello dell'attacco generale ai lavoratori. Ma è necessario costruire
l'assedio di regione lombardia per cominciare a spazzare via questo
provvedimento e cominciare a strappare risultati concreti.
Slai COBAS per il sindacato di classe- scuola
cobasdiclasse.mi@gmail.com
Milano, 16.2.2012
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