Oggi, martedì, i lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo Marcegaglia incroceranno le braccia per due ore, manifestando contro la decisione di chiudere le due linee della Marcegaglia Spa di Pozzolo Formigaro e di spostare la produzione altrove
POZZOLO FORMIGARO - Nuove mobilitazioni nel mondo del lavoro: resta, infatti, calda la situazione alla Marcegaglia di Pozzolo. Oggi, martedì 26 marzo, in tutti gli stabilimenti del Gruppo sono state proclamate due ore di sciopero unitario, su decisione del coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm, contro la decisione di chiudere lo stabilimento pozzolese, o meglio le due linee di produzione che fanno capo a 'Marcegaglia Spa'.
Della Marcegaglia Spa fanno, infatti, parte le due linee di produzione dei tubi di Pozzolo: come già annunciato, le linee verranno smontante e trasferite a Gazoldo degli Ippoliti oppure a Lecco. Questo significa che Pozzolo perderà le linee del core business (rappresentato dai tubi) e manterrà soltanto quelle di Marcegaglia Builtdtech, che si occupa della produzione di pannelli per portoni e guard rail.
Della Marcegaglia Spa fanno, infatti, parte le due linee di produzione dei tubi di Pozzolo: come già annunciato, le linee verranno smontante e trasferite a Gazoldo degli Ippoliti oppure a Lecco. Questo significa che Pozzolo perderà le linee del core business (rappresentato dai tubi) e manterrà soltanto quelle di Marcegaglia Builtdtech, che si occupa della produzione di pannelli per portoni e guard rail.
Una decisione, quella della delocalizzazione, ritenuta inacettabile dai sindacati, che temono per i lavoratori del sito. Sempre secondo i sindacati, il Gruppo Marcegaglia sarebbe disponibile a trasferire alcuni dei 73 lavoratori che lavorano sulle linee dei tubi, ma non tutti. E la delicata situazione che sta attraversando il gruppo - spiegano anche i rappresentanti dei lavoratori - riguarda anche altri stabilimenti dove la visibilità delle commesse acquisite non va al di là del mese e mezzo.
Per le rappresentanze sindacali servirebbe quindi intraprendere una nuova politica di investimenti ed un rapporto con i lavoratori più sereno di quello degli ultimi mesi, evitando la contrapposizione tra i lavoratori dei diversi stabilimenti.
26/03/2013
Lisa Lanzone - l.lanzone@ilnovese.info da alesandrianews
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