le
lavoratrici della scuola dello Slai Cobas sc sostengono questa
iniziativa ed invitano a sostenerla e partecipare
Assemblea
pubblica contro la regionalizzazione della scuola!
Sabato
2 marzo Ore 15 - 17
presso
Chiamamilano
via
Laghetto 2 (MM Duomo) Milano
Come
lavoratrici e lavoratori della scuola auto-organizzati invitiamo
docenti, personale della scuola, studenti, associazioni, sindacati,
partiti politici e società civile a partecipare a un primo momento
assembleare per costruire anche in Lombardia una forte mobilitazione
contro l’ennesimo tentativo di regionalizzare la scuola!
Come
lavoratrici e lavoratori della scuola rifiutiamo in toto il progetto
di “autonomia differenziata” che il Governo si prepara ad
attuare, accogliendo le richieste di alcune Regioni del Nord
Italia, fra cui spiccano - come sempre -Lombardia e Veneto.
Tale
"autonomia" concederà a queste Regioni competenze su
programmi scolastici, organizzazione, edifici e assunzioni e gestione
del personale. Questo allargamento dei poteri, unito alla richiesta
di adeguare le risorse finanziarie destinate alle scuole
lombardo-venete al gettito fiscale, togliendole di fatto ad altre
Regioni che hanno entrate fiscali minori (in base al principio che la
Regione che produce di più deve avere servizi migliori), porterà di
fatto allo smantellamento del sistema d’istruzione nazionale così
come lo conosciamo oggi e a profonde disparità all'interno delle
scuole del nostro Paese.
Tale
progetto è di una gravità enorme. Oltre a negare il diritto alla
mobilità a migliaia di lavoratori e lavoratrici della scuola, incide
profondamente sul principio d’uguaglianza dei cittadini.
Si
procede, infatti, a smantellare il diritto di tutti gli studenti a
ricevere un'istruzione omogenea e di qualità, diversificando
l'offerta formativa in base ai finanziamenti proporzionati al Pil
della regione di appartenenza!!
Il
principio della cosiddetta "autonomia differenziata” non farà
altro che aumentare le già evidenti disparità di trattamento fra
nord e sud del Paese, fra regioni ricche e povere. Si pensi per
esempio come già adesso, al sud, non viene garantito il tempo pieno
che è invece prassi consolidata nelle scuole del nord.
Come
succede già per la sanità, subiranno maggiormente questa
ingiustizia proprio quelle regioni che necessiterebbero di maggiori
interventi di "potenziamento" scolastico.
Contro
l'ennesimo attacco alla scuola di tutti e di ciascuno, contro
l’ennesimo tentativo di regionalizzazione dell'istruzione è nostro
dovere lanciare una forte mobilitazione e creare un fronte compatto
d’opposizione!
No
alla scuola Lombardo-Veneta, la Scuola Statale Resiste!
Lavoratori
autorganizzati della scuola -
Coordinamento
lavoratori della scuola "3 Ottobre"
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