martedì 26 febbraio 2019

26 febbraio - Milano, lettera aperta alle lavoratrici della scuola. Verso l'8 marzo

le lavoratrici della scuola dello Slai Cobas sc sostengono questa iniziativa ed invitano a sostenerla e partecipare
Assemblea pubblica contro la regionalizzazione della scuola!
Sabato 2 marzo Ore 15 - 17 
presso Chiamamilano 
via Laghetto 2 (MM Duomo) Milano
Come lavoratrici e lavoratori della scuola auto-organizzati invitiamo docenti, personale della scuola, studenti, associazioni, sindacati, partiti politici e società civile a partecipare a un primo momento assembleare per costruire anche in Lombardia una forte mobilitazione contro l’ennesimo tentativo di regionalizzare la scuola!
Come lavoratrici e lavoratori della scuola rifiutiamo in toto il progetto di “autonomia differenziata” che il Governo si prepara ad attuare,  accogliendo le richieste di alcune Regioni del Nord Italia, fra cui spiccano - come sempre -Lombardia e Veneto.

Tale "autonomia" concederà a queste Regioni competenze su programmi scolastici, organizzazione, edifici e assunzioni e gestione del personale. Questo allargamento dei poteri, unito alla richiesta di adeguare le risorse finanziarie destinate alle scuole lombardo-venete al gettito fiscale, togliendole di fatto ad altre Regioni che hanno entrate fiscali minori (in base al principio che la Regione che produce di più deve avere servizi migliori), porterà di fatto allo smantellamento del sistema d’istruzione nazionale così come lo conosciamo oggi e a profonde disparità all'interno delle scuole del nostro Paese. 
Tale progetto è di una gravità enorme. Oltre a negare il diritto alla mobilità a migliaia di lavoratori e lavoratrici della scuola, incide profondamente sul principio d’uguaglianza dei cittadini.
Si procede, infatti, a smantellare il diritto di tutti gli studenti a ricevere un'istruzione omogenea e di qualità, diversificando l'offerta formativa in base ai finanziamenti proporzionati al Pil della regione di appartenenza!!
Il principio della cosiddetta "autonomia differenziata” non farà altro che aumentare le già evidenti disparità di trattamento fra nord e sud del Paese, fra regioni ricche e povere. Si pensi per esempio come già adesso, al sud, non viene garantito il tempo pieno che è invece prassi consolidata nelle scuole del nord.
Come succede già per la sanità, subiranno maggiormente questa ingiustizia proprio quelle regioni che necessiterebbero di maggiori interventi di "potenziamento" scolastico. 
Contro l'ennesimo attacco alla scuola di tutti e di ciascuno, contro l’ennesimo tentativo di regionalizzazione dell'istruzione è nostro dovere lanciare una forte mobilitazione e creare un fronte compatto d’opposizione!
No alla scuola Lombardo-Veneta, la Scuola Statale Resiste!
Lavoratori autorganizzati della scuola - 
Coordinamento lavoratori della scuola "3 Ottobre"


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