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ricordi, si terrà giovedì 28 febbraio ore 23.30
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Riflessioni
… ...
Firenze.
Processo d'Appello per la strage ferroviaria di Viareggio: 29 giugno
2009
Moretti
ex novo: dalla presenza in aula alla rinuncia alla prescrizione
…
L'Appello inizia il 13 novembre '18. Alle udienze del 22 e 23 gennaio, per la prima volta, a 9 anni e mezzo dal disastro ferroviario, si presenta Mauro Moretti.
L'Appello inizia il 13 novembre '18. Alle udienze del 22 e 23 gennaio, per la prima volta, a 9 anni e mezzo dal disastro ferroviario, si presenta Mauro Moretti.
E'
la 'risposta' alla sentenza di 1° grado del 31 gennaio 2017.
Avvocati
e ferrovie, dopo la condanna, dichiararono che la sentenza era stata
condizionata per il fatto di 'dover placare esigenze
esterne al processo' e da evidenti difetti di comunicazione da
parte delle ferrovie. La presenza di Moretti e del gruppo dirigente
Fs, sin dalle prime udienze per l'Appello, è il segnale del
cambiamento di strategia. Infatti, Moretti, condannato a 7 anni in
contumacia come Ad di Rfi, aveva totalmente snobbato reati, accuse ed
iter processuale. Senza dimenticare che, a poche ore dal disastro
ferroviario che provocò la strage con le 32 Vittime e feriti
gravissimi, con supponenza ebbe a dire: “Non c'entriamo niente
con quanto accaduto e non attiveremo le nostre assicurazioni”.
Poi altre dichiarazioni pesantemente offensive, sino allo
“spiacevolissimo episodio”. Non ha avuto neppure il coraggio e la
responsabilità di usare la parola incidente! Un episodio, come se si
fosse trattato di un cigno nero e spiacevolissimo per aver incrinato
la sua immagine di importante manager di Stato. Il 4 febbraio inizia
la requisitoria dei Pubblici ministeri (Pm) che si protrae fino
all'11 febbraio per 4 udienze. Nel frattempo, da maggio '18, due
reati ('incendio colposo' e 'lesioni gravi e gravissime colpose')
sono stati prescritti. Quindi, le richieste dei Pm, vengono ridotte
di 6 mesi rispetto alle richieste del 1° grado, perché le
prescrizioni riducono la pena di 4 mesi per le lesioni e di 2 mesi
per l'incendio. Rimangono in piedi i reati di “omicidio colposo”
e di “disastro ferroviario”. I Pm ripropongono le richieste di
condanna del 1° grado; anche nei confronti di Moretti come Ad della
Holding Fs, di Fs Logistica, di imputati tedeschi ... assolti.
Secondo i Pm, gli imputati/condannati erano perfettamente a
conoscenza di quanto sarebbe potuto accadere non avendo provveduto ad
attuare le normative vigenti e non avendo adottato misure preventive
e protettive, oltre che precauzionali, prudenziali e mitigatrici,
della colpa consapevole e cosciente!
Dopo
la richiesta a 15 anni e mezzo dei Pm, l'avvocato di Moretti chiede
la parola per il suo assistito che dichiara: “ … rinuncio
alla prescrizione per rispetto delle vittime, dei familiari e del
loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”.
Se ne va con l'udienza in corso e non si è fatto più
vedere in aula. Giustamente e doverosamente, al cavaliere Moretti,
nonché “ferroviere” (a detta del suo avvocato) che non si
occupava né di treni, né di binari, fuori dall'aula, la madre di
una delle 32 Vittime, gli rinfaccia che prima di parlare delle
Vittime, dei loro familiari e di un dolore che mai andrà in
prescrizione, deve sciacquarsi la bocca. In 10(!) anni, quando mai il
suddetto ha dato segni sinceri in tal senso?!
Nel
Pd (ex partito di governo) si è assistito alla classica tempesta nel
bicchier d'acqua tra un candidato alla segreteria nazionale ed un
consigliere regionale. Il primo ha elogiato Moretti per la rinuncia
alla prescrizione, il secondo si è risentito. Il problema non è la
'diatriba' tra dirigenti, funzionari o iscritti, ma il fatto che il
Pd abbia sempre dato corda e sostenuto Moretti, come la stessa
Filt-Cgil regionale e nazionale, di cui Moretti è stato segretario
dal 1986 al 1991. L'ex capo di Stato, Napolitano, lo ha nominato
cavaliere del lavoro, governi di destra e di centro-sinistra lo hanno
sempre elogiato e rinominato Ad della Holding Fs, il governo Letta ha
accettato i risarcimenti delle assicurazioni non costituendosi parte
civile, il governo Renzi lo ha promosso Ad di Finmeccanica-Leonardo.
L'ex ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Del(i)rio, il
giorno dopo la richiesta delle condanne dei Pm a Moretti (16 anni),
ad Elia (15 anni) ... nel 1° grado, in una trasmissione televisiva,
disse che la richiesta per Moretti era “sproporzionata”. Sarebbe
stato interessante e divertente chiedere all'ex ministro quale fosse
la richiesta proporzionata e perché non si era risentito degli anni
richiesti ad Elia e ad altri imputati. Questi sono alcuni “passaggi”
che mostrano e dimostrano la indiscussa e incondizionata
“solidarietà” del Pd a Moretti. La verità, però, è che la
politica tutta e le istituzioni tutte avevano, per conto loro, già
assolto il “ferroviere” Moretti. Preso atto della condanna in 1°
grado, sproporzionata sì, rispetto all'immane tragedia del 29 giugno
2009, e sproporzionata sì, in quanto mite rispetto alle sue pesanti
responsabilità, Moretti ed Fs hanno deciso di colmare artatamente e
strumentalmente quel “difetto di comunicazione”. Presenza in aula
e rinuncia alla prescrizione sono, al momento, le carte scoperte di
Moretti. La sua rinuncia alla prescrizione, all'insaputa degli altri
imputati, è una palese e manifesta furbata. Infatti, a fronte di una
condanna avrebbe un carico di 6 mesi in più, mentre per questo suo
comportamento potrebbe usufruire di attenuanti e quindi di uno sconto
fino ad un terzo della pena. Il suo tentativo è in corso …
d'opera. Niente male come mossa propagandistica a fin di bene per la
sua posizione processuale.
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