venerdì 24 dicembre 2021

CAMBIO APPALTO MONTELLO SPA. CGIL A TUTTO CAMPO PER I PADRONI FAVORISCE LA COOP SELECTION CHE SE NE VUOLE ANDARE DOPO ANNI MILIONARI LASCIANDO AI LAVORATORI UNA MISERA CONCILIAZIONE DI 400 EURO, SOTTO LA PRESSIONE DELLA NUOVA ASSUNZIONE. DIFENDE L’APPALTO PER MONTELLO, QUANDO LA COOPERATIVA È PURA INTERMEDIAZIONE DI MANODOPERA, SENZA SCOPO INDUSTRIALE, UN RARO ESEMPIO DI MODERNO CAPORALATO.

LA CGIL HA FIRMATO UN ACCORDO AZIENDALE APPLICANDO LIVELLI PIÙ BASSI, TAGLI DI PAGA, DIVENTANDO IL POLIZIOTTO DELLA FABBRICA CONTRO I LAVORATORI.

UN ACCORDO SINDACALE AZIENDALE SENZA IL VOTO DEI LAVORATORI

DOVE LE COSE IMPORTANTI SONO STATE DECISE TETE' A TETE' SOLO CON IL PADRONE (CON I DELEGATI CHE HANNO FIRMATO) AI LAVORATORI È CONCESSA SOLO LA SCELTA INDIVIDUALE DEL PUNTO 2, CHE DOVREBBE ESSERE INVECE COLLETTIVA, PERCHÈ COSÌ FINIRA’ PER ROMPERE L’UNITÀ DI CLASSE E PER INDEBOLIRE GLI OPERAI,                                        MENTRE IL RESTO DELL’ACCORDO È BLINDATO!

Sono in corso le iniziative dello Slai Cobas sc, prima di tutte assemblea unitaria operaia in fabbrica, per compattare le operaie e gli operai contro l'accorso aziendale,  contro il moderno caporalato in fabbrica, contro lo sfruttamento che consuma le lavoratrici fino ad essere licenziate volontariamente per esaurimento, per poche migliaia di euro con accordo sindacale, come già fatto dalla Cgil nel 2020.

Ancora un brutta situazione di monopolio sindacale, retto sull’intesa padrone/Cgil, che l’opposizione di classe in fabbrica non è ancora riuscita a rovesciare e quindi continua a dare i suoi frutti avvelenati.

Dopo due anni di resistenze dei soci lavoratori segnati dalla clamorosa l’assemblea a fine 2019 con la massa dei soci lavoratori trascinati dal gruppo combattivo delle operaie Slai Cobas sc, che hanno bocciato per acclamazione l’odg della coop per la sua trasformazione in spa, ora i piani aziendali avanzano agevolati da un accordo di cambio appalto gestito solo dall’apparato della Cgil e annunciato a cose fatte.

Per la cronaca due giorni fa la squadra dei delegati Cgil ha aderito all’accordo firmandolo.

Approfittando del cambio appalto, con il verbale per il passaggio tra le cooperative, la Cgil ha colto l’occasione nell’ignoranza generale, per far passare e

firmare un Verbale di Accordo Collettivo in Fabbrica, (accordo aziendale) che abbassa il livello degli inquadramenti, peggiorando anche alcuni termini dell’infame CCNL Trasporti e Logistica, rendendo ancora più conveniente assumere i nuovi lavoratori rispetto a quelli anziani, favorendo inevitabilmente nuovi esuberi.

Taglia direttamente il salario concordando le fermate strutturali, come permessi non retribuiti.

Naturalmente viene istituito il fondo Saniliog, sanità integrativa a pieno interesse sindacale.

È un accordo mirato alla difesa della produttività e del profitto, con 10 euro lordi per saltare il giorno di riposo; trasforma i firmatari in poliziotti della fabbrica, a caccia dei lavoratori che si ammalano. Attacca l’uso della malattia ma nulla dice per le sicurezza, per la difesa della salute e delle operaie, niente contro il distruttivo lavoro di selezione sulle linee per le operaie, molte già segnante dall’usura del profitto e dalla pesantezza dei ritmi di lavoro. Tagli economici e controllo poliziesco per chi non riesce ad andare in fabbrica per il mal di schiena. I lavoratori che fanno malattia diventano criminali, i padroni che rovinano e ammazzano di lavoro lasciati liberi di agire.

Non poteva mancare la redditizia conciliazione tombale. Per coprire le responsabilità in solido del padrone della Montello, ai lavoratori chiamati a firmare il nuovo contratto di assunzione, verrà sottoposta per una libera adesione in cambio di 400 euro, la cancellazione di ogni pretesa verso le aziende, firmando la rinuncia a qualsivoglia azione legale risarcitoria per danni economici, fisici o morali.

Da sottolineare che in una assemblea informativa di pochi giorni fa, fatta fuori dall’orario di lavoro, quindi con le operaie che a piccoli gruppi si fermavano all’esterno della portineria per ascoltare le spiegazioni del sindacalista in merito, senza ovviamente avere la possibilità di decisione collettiva, o di voto, era stato dichiarato che il passaggio sarebbe stato diretto.

Dopo che un forte malumore si è alzato tra le file dei tesserati Cgil ‘non firmiamo niente, solo il nuovo contratto’, le nuove disposizioni ufficiali sindacali, ci dicono che la proposta di conciliazione tombale verrà esibita contestualmente alla firma dell’assunzione, rappresentando oggettivamente una forma di pressione verso i lavoratori.

Una conciliazione che anche dal punto di vista formale tradisce la commistione tra padroni e appalto e padroni e Cgil: il verbale che dovrebbe riguardare una intesa (comunque negativa) tra socio lavoratore e cooperativa, in realtà è scritta a difesa di Montello spa.

I vertici sindacali con la squadra di delegati, ancora una volta, come già nel 2012 quando annullarono persino gli effetti di un ricorso, mettono nero su bianco che l’appalto non si tocca, l’internalizzazione delle operaie e operai, interesse e aspirazione per molti, non è per la Cgli una rivendicazione.

C’è un ultimo aspetto che tradisce tutta l’ipocrisia dei sindacalisti. Davanti ad un accordo aziendale verticistico, blindato, coperto dal cambio appalto, tentano la mascheratura con ‘l’operazione democrazia’, dicendo ai lavoratori che solo al punto 2, - scelta tra socio lavoratore e dipendente- sono liberi di scegliere, quando non hanno nemmeno a disposizione lo Statuto, il Regolamento Interno (vedi sotto), ma soprattutto dovrebbe essere una decisione collettiva presa in assemblea sindacale, con il sindacato, per mantenere l’unità e la forza degli operai in fabbrica.

Lo statuto

E’ l’atto che, per legge, disciplina l’organizzazione e l’attività di ogni cooperativa. Nello statuto principalmente sono enunciati gli "scopi sociali" per cui la cooperativa esiste; in secondo luogo trovano posto svariate norme che riguardano i compiti ed il funzionamento degli organi sociali (che sono assemblea dei soci, consiglio d’amministrazione, collegio dei sindaci –questi ultimi hanno funzioni simili ai revisori dei conti-). Ulteriori articoli dello statuto riguardano il capitale sociale e le modalità di scioglimento della cooperativa.

Il regolamento interno

Il regolamento interno è rivolto ai soci lavoratori della cooperativa; anche in questo caso naturalmente ci troviamo di fronte ad un insieme di regole. Esse vengono stabilite dalla cooperativa e riguardano diversi aspetti del rapporto che si instaura tra di essa ed il socio. Per esempio qui possono essere indicate le modalità di assunzione, i criteri per i rimborsi per spostamenti in servizio, l’inquadramento funzionale dei soci lavoratori , la retribuzione, le ferie, le sanzioni disciplinari.

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