giovedì 1 gennaio 2015

30 dicembre: SI CONFERMA IL GRANDE BLUFF DEL DECRETO ILVA

Sull'Ilva il governo conferma tutte le cose peggiori che abbiamo già denunciato sul decreto del 24 dicembre - i sindacalisti Palombella e Landini sono contenti e entusiasti - ma anche esponenti del mondo confindustriale ammettono i "buchi neri" del decreto

Lo Slai cobas per il sindacato di classe ne parla il 10 gennaio in assemblea e poi dovranno cominciare le danze...

Nell'incontro di ieri tra la Min. Guidi e Fim, Fiom, Uilm, è stato "chiarito" che vi sarà una a Newco che partirebbe con un capitale di 250 milioni... ma stiamo su "scherzi a parte"? Se i 250 milioni dati dalle Banche non sono durati che pochi mesi... 
In realtà è tutta la questione finanziamenti che è un grande bluff..., si tirano in ballo vecchi contenziosi... il 1,2 miliardi di Riva per ora non utilizzabili..

RENZI E I SINDACATI CHE APPOGGIANO QUESTO INTERVENTO DELLO STATO STANNO PRENDENDO IN GIRO GLI OPERAI E LE MASSE POPOLARI DI TARANTO!... (continua)

(Dal Quotidiano) - "...Viene confermata la strategia emersa nelle scorse settimane. L'amministrazione controllata straordinaria dell'Ilva verrà richiesta dopo il 14 gennaio, e nei prossimi 3 mesi cederà in affitto gli assets di Ilva e i rapporti di lavoro con i 16 mila dipendenti ad una Newco pubblica.
La Newco, che avrà un capitale sociale di 250 milioni, potrà utilizzare da subito, con il coinvolgimento di Fintecna, risorse provenienti da un contenzioso della vecchia Italsider (150 milioni), finanziamenti della Bei e, al solo scopo di soddisfare il piano ambientale Aia, 1,2 miliardi sequestrati alla famiglia Riva.
Nel decreto si fa riferimento anche ad investimenti per 2 miliardi di euro che serviranno per effettuare investimenti infrastrutturali nella città di Taranto. Questo processo di statalizzazione, nei piani, servirà a rimettere in sesto il polo industriale in vista di una vendita (all'asta o dopo trattativa privata) che non verrà però in tempi stretti. Nei piani di Palazzo Chigi ci vorranno almeno 2 anni prima che l'Ilva possa diventare appetibile sul mercato".

IL BLUFF DEL DECRETO ILVA: SE LO DICE ANCHE UNO DEL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA...

Riportiamo un commento alla bozza del decreto ilva del prof. Federico Pirro del universita' di Bari - del contro studi della Confindustria Puglia, che contribuisce a mostrare come questo decreto fa acqua da tutte le parti. bluffa sulle bonifiche, sui fondi necessari, e se venisse veramente attuato sarebbe una mannaia per l'occupazione.

Scrive Pirro - "...l'azienda - che è tuttora di proprietà privata con il gruppo Riva al 90% e il Gruppo Amenduni al 10% - andrà in amministrazione straordinaria ai sensi della legge Marzano che sarà modificata per un periodo massimo di 36 mesi...
Ma si chiede Pirro - "... Come verrà tutelato il diritto di proprietà degli attuali azionisti?

Continua Pirro - "...per l'attuazione del piano ambientale si prevedono 375 milioni per il 2015 e il 2016 (provenienti dal piano di azione coesione e dal Fesr) oltre 137 milioni che arriveranno da Cassa depositi e prestiuti tramite Fontecna...
Ma Pirro stesso ricorda altre cifre - "...Un primo elemento da verificare sarà come verranno trattati in tale amministrazione i crediti di banche e fornitori, le prime già esposte per circa 1,5 miliardi e i fornitori - soprattutto quelli di Taranto - per una cifra che se fosse congelata potrebbe determinare un vero e proprio tracollo....
...Le risorse previste per il risanamento sono sufficienti? E la possibilità di recuperare il miliardo e duecento milioni sequestrato ad Adriano Riva... è realmente disponibile, avendo il diretto proprietario fatto ricorso in appello alla sentenza così da bloccare l'utilizzo effettivo di quel miliardo?
E NOI AGGIUNGIAMO CHE SI STA SCHERZANDO CON I NUMERI. PER L'ATTUAZIONE DELL'AIA UFFICIALMENTE SONO STATI PREVISTI 1,8 MILIARDI; A SUO TEMPO BONDI PARLO' DI 4 MILIARDI NECESSARI IN REALTA'; PER NON PARLARE DELLA QUANTIFICAZIONE IN 8 MILIARDI DI EURO FATTA DALLA GIUD. TODISCO PER IL RISANAMENTO DA FARE E NON FATTO NEGLI ANNI.

Ancora Pirro - "Il Commissario dovrà poi vendere o affittare gli impianti al miglior offerente, che dovrà impegnarsi a garantire produzione e ambiente ma senza vincolo occupazionale..."
Ma si chede Pirro - "...E l'Aia l'autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2012 che stabiliva un tetto massimo di 8 milioni di tonnellate annue producibili, può essere superata in questa soglia massima, portando la produzione massima a livelli più elevati?...
"... E l'occupazione - che vede oggi 11.480 addetti diretti (più almeno altri 5000 tra operai dell'appalto e aziende dipendenti dalla produzione Ilva - ndr) sarà tutelata?...Certo le leggi del mercato e della domanda sono quelle che decidono, ma si prevede una riduzione di capacità produttiva o un suo incremento magari con l'utilizzo del preridotto di ferro? Ma questo porterebbe ad esuberi di manodopera molto elevati..."

Conclude Pirro - "...Il Commissario non potrà essere indagato se attuerà il piano aziendale... occorre ora definire il decreto in un accurato dettaglio anche per impedire che sia attaccabile sotto il profilo della costituzionalità e in sede europea".

VALE A DIRE: MANO LIBERA AL COMMISSARIO... MA PERCHE' IL GOVERNO RENZI SA BENE DI FARE UN DECRETO IN VIOLAZIONE DI LEGGI E NORME EUROPEE. QUINDI, IN REALTA' SI TRATTA DI UN DECRETO CHE POTRA' DECADERE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO.


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