domenica 31 luglio 2016

30 luglio - Sostegno e appoggio alla grande lotta degli operai del gruppo Kamila/Italtrans



Una lettera alla stampa che riassume la lotta
Buongiorno,
le invio una nota per riassumere i contenuti della vertenza sindacale, che al tempo stesso rappresenta una situazione al limite dei diritti civili e umani, per i lavoratori della logistica nei magazzini del gruppo kamila Italtrans (brignano, basiano, calcinate) gestiti principalmente dal consorzio Cisa con le sue rete estesa di cooperative. 


La condizione dei lavoratori (più di 600 persone al 90% immigrati è pesante, ritmi e carichi di lavoro molto duri, aggravato dal lavoro gestito praticamente con una forma di cottimo, privazione dei diritti elementari fino a non avere più una propria vita privata, basti tenere presente che per i lavoratori è impossibile gestire turni, orari e sedi di lavoro: sanno quando entrano e non quando escono (10/12/14 ore sono cosa normale), le comunicazione e le variazioni arrivano con un sms a tutte le ore anche notturne. Una totale discrezionalità usata anche in termini punitivi (un equivalente delle punizioni corporali), quando un lavoratore non dimostra la massima subordinazione e ubbidienza, viene
lasciato senza lavoro per più giorni, o spostato in una sede scomoda... o gli viene assegnato un turno con sole 3/4 ore, a seconda della colpa di cui si è macchiato... Un lavoratore è dal 16 maggio che non viene più chiamato al lavoro senza una spiegazione, senza una comunicazione scritta...  
Antisindacalità, pressioni minacce di ogni genere per impedire il minimo gesto di ribellione come iscriversi al sindacato, testimoniate da tante voci e da mille fatti quotidiani oggi, oltre che per condizioni di lavoro dignitose stiamo lottando per il reintegro di 4 lavoratori licenziati perchè si sono recentemente iscritti al sindacato, per uno, il nostro attivista, sospeso disciplinarmente con un'accusa falsa appena si è iscritto, contro la deportazione di 40 lavoratori del magazzino di basiano, che appena iscritti sono stati divisi e dispersi in altri appalti anche lontani, compresi quelli che non sono automuniti... e al lavoro nel magazzino di basiano sono stati sostituiti con una cooperativa fatta venire da roma... 


Non lasciamo alcuna strada intentata, ma a livello di stampa c'è un vuoto pesante. Vi chiediamo di poter documentare questa condizione di centinaia di lavoratori, che tra l'altro, dopo 10/15 anni di duro lavoro di facchinaggio hanno come prospettiva, con la schiena e le braccia spaccate, di essere mandati via. 
per il sindacato slai cobas per il sindacato di classe 
sergio caprini - 340 7226074




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