Anche ieri gli assistenti igienico personali licenziati hanno protestato, questa volta con un sit-in alla sede Rai di Palermo. “Un’azione di denuncia – spiega Giorgia Geraci, delegata sindacale Slai Cobas – per fare sentire ancora una volta la nostra voce contro un provvedimento di legge che massacra il diritto allo studio degli studenti disabili e il diritto al lavoro di 1500 operatori in sicilia, oggi tutti in mezzo alla strada”.
L’articolo 10 della Finanziaria bis, firmato dai gruppi parlamentari all’Ars di Pd e M5S, prevede infatti che, per ridurre i costi, il servizio di assistenza igienico-sanitaria sia svolto dal personale Ata, cioè i bidelli, dopo un apposito corso di formazione di 16 ore.
Un provvedimento che decreta conseguentemente il licenziamento di tutti gli operatori igienico personali, dipendenti precari da oltre 15 anni di cooperative sociali che a loro volta prestavano servizio in subappalto ex Province, che da settimane protestano in tutte le sedi per chiedere l’abolizione di questo articolo 10.
Poco dopo la decisione di indire la manifestazione regionale, lo Slai Cobas,sindacato che dal primo momento si è battuto contro il licenziamento degli assistenti ai disabili, è stato invitato a partecipare al tavolo tecnico in Prefettura di Palermo per discutere la vertenza. Un incontro che era stato richiesto il 9 giugno scorso, giorno del sit-in di protesta proprio davanti alla sede della Prefettura. Il vertice si terrà nel pomeriggio di martedì (4 luglio), alla vigilia della protesta che porterà in piazza delegazioni di lavoratori da tutta la Sicilia. Al tavolo tecnico parteciperanno, oltre al prefetto Antonella De Miro, gli assessorati regionali alla Famiglia e politiche sociali, alle Autonomie locali e Funzione pubblica, alla Formazione e Istruzione, il sindaco della città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Maria Luisa Altomonte.