mercoledì 18 febbraio 2015

Precari Coop sociali più che legittimamente in protesta oggi alla ex Provincia minacciati di denunce e sgombero

Comunicato stampa
Palermo, 18 febbraio 2015

Le precarie e i precari coop sociali, assistenti ai disabili nelle scuole superiori, occupano la sala gialla della ex Provincia, Palazzo Comitini dopo un ennesimo rifiuto di un incontro con il l capo di gabinetto Dott.ssa Mirto.


Dal palazzo chiamano subito digos, polizia che giunti numerosi  minacciano i precari e le precarie di identificazione, denuncia e sgombero imminente. 
I precari e le precarie, denunciando che l'unica risposta che queste istituzioni sanno dare ai lavoratori è solo la repressione,  rimangono compatti nella sala gialla dicendo che se non ci sarà l'incontro con i dirigenti del palazzo non si muoveranno, sgombero o non sgombero! 
La fermezza dei precari, la forte rabbia di alcune precarie in particolare porta alla fine all'incontro, "assolutamente non fattibile" per il palazzo ma che invece poi si è fatto, con le dirigenti "assenti" che si sono poi materializzate al tavolo. 

I servizi di assistenza igienico-personale, alla comunicazione e trasporto devono continuare, che le gare di appalto previste per aggiudicare il periodo aprile-giugno non ritardino la continuazione del servizio come invece hanno ventilato oggi le dirigenti delle politiche sociali!

Il nuovo servizio di assistenza all'autonomia, non pienamente definito  sul piano delle mansioni a livello normativo, oggi erogato in via sperimentale per via dei ricorsi al Tar vinti da famiglie di alunni disabili, non puo' illegalmente soppiantare o cancellare le altre figure di assistenza previste dalla normativa vigente già regolamentate.

I precari igienico-personale e alla comunicazione che da anni sul campo fanno mansioni che rientrano nella cosiddetta sfera dell'autonomia, certificabili e reali, hanno acquisito pienamente il diritto alla riqualificazione e il tavolo tecnico su cui all'assessorato istruzione e formazione regionale si è fatto un primo incontro deve continuare, in tempi rapidi e con la presenza di questo sindacato che può dare un contributo reale visto che è da anni che porta avanti questa battaglia e ha già esperienze di riqualificazione di lavoratori in merito ad altre vertenze seguite. 
La Dott.ssa Volpe, direttore delle Politiche sociali, e la Dott.ssa Fernandez hanno informato lo Slai che proprio quella mattina, guarda caso!, avevano chiamato il Dott. Maisano dello staff del Dirigente Silvia presso l'assessorato all'istruzione e formazione, per sollecitare la continuazione del tavolo con l'implementazione delle altre istituzioni che devono esserne parte (USR, ASP, e assessorato famiglia) e hanno scritto una lettera in merito che era già partita.

Il pagamento degli stipendi agli operatori deve essere regolare, secondo il capitolato di appalto... basta con i super-compensi illegittimi e vergognosi ai dirigenti della provincia mentre si taglia solo per lavoratori e servizi sociali.

Noi non ci fermiamo, che i palazzi del potere lo sappiano!

Da un comunicato precedente:

Questi servizi  che per legge sono definiti "essenziali" e intoccabili  oggi stanno diventando sempre più "toccabili" e attaccabili sia dal governo nazionale  antiproletario e antipopolare Renzi che ha tagliato pesantemente con la Legge di stabilità il fondo sociale nazionale sia dal governo regionale e delle ex province che continuano con le loro politiche di spechi, sperperi, corruzione, leggi lacrime e sangue solo per le masse popolari:
oggi a Palermo, il servizio di assistenza avanza con minime proroghe di appena due mesi, ora fino al 31 marzo 2015, ma questo grazie solo alla non facile lotta che abbiamo messo in campo contro sospensioni e interruzioni assolutamente illegali, ma mentre si attaccano i sacrosanti diritti allo studio e all'integrazione scolastica dei ragazzi disabili nelle scuole superiori e al lavoro degli operatori che da anni svolgono questo servizio, la ex Provincia di Palermo in modo assolutamente arrogante e vergognoso non si fa alcuno scrupolo ad aumentare il compenso del segretario generale  di ben 15,000 euro mentre per i servizi di assistenza poi dichiarano che non ci sono soldi!...

Vergogna! Sono da cacciare tutti!  

Occorre però inserire anche questa lotta in un quadro più generale e ampio che abbia come ottica concreta  la costruzione di uno sciopero generale, vero dal basso!, per la caduta del governo nazionale da cui le cui politiche di attacco a diritti basilari e inalienabili dei lavoratori, masse popolari si diramano  avanzando ogni giorno sempre più pesanti.

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
PALERMO

cobas_slai_palermo@libero.it

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