venerdì 13 febbraio 2015

13 febbraio: SKF - un'integrativo con troppe condizioni



un integrativo con troppe condizioni - per cui il trionfalismo confederale non garantisce nulla.

Slai Cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale

Skf, accordo sull'integrativo: aumento di 350 euro, congedo alle coppie di fatto.

Il gruppo occupa tremila dipendenti. L'incremento legato agli indici di qualità, redditività e produzione. Incrementi salariali medi di 350 euro all'anno, legati agli indici di qualità, redditività e produttività aziendale. E' quanto prevede l'ipotesi di accordo raggiunta per l'integrativo aziendale nel gruppo Skf, che occupa 3 mila dipendenti in 5 stabilimenti in tutto il paese, di cui oltre 2 mila in provincia di Torino. L'ipotesi d'accordo - spiega la Fiom torinese - prevede vari miglioramenti a livello normativo come quelli per facilitare il passaggio a livelli superiori ai dipendenti, corsi di lingua inglese, cessione solidale di ferie per colleghi in difficoltàfamiliare, prestiti aziendali e possibilità di anticipo tfr senza casuali, congedi per le coppie di fatto. Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee e i lavoratori biteranno sull'accordo.

"E' stata siglata un'importante intesa - commentano Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom e Edi Lazzi, responsabile della Lega di Collegno della Fiom - in uno dei gruppi multinazionali più grandi presenti in Italia. Questo dimostra che è possibile fare accordi che prevedano miglioramenti per i lavoratori senza ridurre i diritti, e che lo si può fare unitariamente tra tutte le organizzazioni sindacali. Con questo accordo si ricuce lo strappo di quello separato non firmato dalla Fiom tre anni fa che prevedeva la variabilità, a livello aziendale, degli aumenti del contratto nazionale".

"Con un grosso sforzo da parte di tutti gli attori - commenta Dario Basso, segretario torinese del Uil e coordinatore nazionale Skf - siamo riusciti a ricondurre le relazioni sindacali in un alveo di concertazione e collaborazione reciproca, che ci ha permesso di elevare in maniera tangibile il grado di tutela dei lavoratori con importanti riconoscimenti normativi ed economici. Questa strategia deve essere assolutamente perseguita nel tempo, senza più rotture o posizionamenti ideologici che non portino benefici ai lavoratori".

"Alla Skf abbiamo sviluppato un sistema di relazioni sindacali altamente partecipativo e i cui risultati si vedono nell'accordo siglato stanotte". Lo sottolinea il segretario della Fim di Torino, Claudio Chiarle. "Andremo con il nuovo accordo a rivisitare tutto il sistema dell'inquadramento professionale per gli operai e gli impiegati, abbiamo migliorato il welfare aziendale e soprattutto in una situazione generale di crisi economica abbiamo puntato decisamente su quote di salario legato a obiettivi di redditività in Skf Italia (200 euro all'anno), produttività (con 30 euro aggiuntivi), redditività dei singoli stabilimenti (40 euro) e soprattutto sulla Qualità (130 euro). Complessivamente, a regime, ci può essere, se tutti gli obiettivi saranno raggiunti, ulteriori 400 euro all'anno di incremento oltre a quanto già previsto dal vecchio Premio di Risultato". "E' un eccellente accordo, raggiunto unitariamente, che ha visto prevalere le ragioni di chi fa sindacato con ragionevolezza senza tentativi velleitari", conclude Chiarle.

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