Il 3 Dicembre, giornata internazionale della disabilità, ci saranno anche in Sicilia iniziative a sostegno delle persone disabili e dei loro diritti promosse da istituzioni, dal mondo delle associazioni, del volontariato… iniziative di promozione di valori quali la condivisione, l’inclusione, l’integrazione delle persone disabili nel tessuto sociale a tutti i livelli, tutto importante e necessario ma come genitori di figli disabili non possiamo fare a meno di denunciare, perché altrimenti non saremmo coerenti con quanto viviamo ogni giorno e soprattutto vivono i nostri figli, che sempre più spesso per questi stessi nostri figli i valori sopra enunciati non contano. La Sicilia è una bellissima terra ma martoriata da tantissimi problemi che si abbattono su diverse categorie sociali, tra queste anche quella delle persone disabili e nello specifico i nostri figli disabili, che essendo anche studenti hanno pieno diritto di frequentare le scuole come tutti i ragazzi.
Ma accade oggi, anzi è meglio dire accade ormai da tantissimi anni, ma ancor più oggi che ai nostri figli si continua a volere impedire l’esercizio di un diritto che in questo paese è garantito in primis dalla Costituzione Italiana. In Sicilia la situazione in tal senso è alquanto grave, perché ci sono città, comuni dove i ragazzi disabili già ora non possono frequentare la scuola perché in esse non vengono forniti da chi ne ha la competenza istituzionale i servizi di assistenza di cui abbisognano, servizi che affiancati alla docenza di sostegno e curriculare sono necessari per la frequenza scolastica degli alunni disabili; ci sono luoghi dove i ragazzi frequentano a singhiozzo… ma ora si parla di nuovo di completa cancellazione di alcuni servizi di assistenza,come quello igienico-personale specializzato, da parte di Istituzioni come la Regione Siciliana perché non ci sarebbero le risorse necessarie per garantirli.
A chi pensa di mettere in atto tali azioni dobbiamo allora di nuovo chiedere: ma le vite dei nostri figli disabili perché devono valere sempre di meno? A che servono le tante parole, le cerimonie, le mille iniziative, seppur lodevoli, che si organizzano nell’importante giornata del 3 dicembre, se poi nella realtà quotidiana quelle stesse parole, cerimonie, iniziative, in particolare da parte delle istituzioni, si trasformano magari solo in un bel ricordo di un giorno e non producono invece poi alcun reale cambiamento nella vita di chi è disabile in termini di vera integrazione, di vera inclusione, di vera condivisione, di vera vita “normale”?
Andare a scuola per i nostri figli significa anche tutto questo! Quanto la Regione Siciliana ha annunciato di volere fare, la cancellazione dell’assistenza igienico-personale specializzata dalle scuole, è una grave lesione ai diritti degli studenti disabili. Come genitori continueremo a batterci, perché è nostro dovere per far sì che diritti basilari come il diritto allo studio, contemplati dalla legge vigente, siano garantiti ai nostri figli… contribuire alla giornata internazionale sulla disabilità per noi significa questo.
Rosalia Tripi e Giovanna Arnone, madri di studenti disabili a nome di genitori che combattono per i diritti e la vita dei propri figli
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