Due mesi 24 giugno/23 agosto, segnati da fatti con protagonisti gli operai Belgravia una settantina nella fabbrica della cosiddetta IV gamma, quelle che lavorano e imbustano le verdure pronte per l’uso, a maggioranza immigrati in prevalenza indiani.
Si apre il 24 con un’assemblea più partecipata del solito, al centro l’omicidio di Satnam Singh ferito mortalmente al lavoro e abbandonato per strada dal padrone assassino, poi verranno fatte segnalazioni per la sicurezza dei lavoratori nei reparti.
Da qui la partecipazione con altre decine di operai alla campagna del 1 luglio a Bergamo, in solidarietà e sostegno al popolo che in India lotta e resiste per rovesciare il regime fascista hindutva di Modi, che si è fusa con la rabbia e il dolore per la morte atroce di Satnam Singh, assassinato da padroni che considerano la vita dei braccianti uguale a zero, ‘basta scappare dall’India per venire a morire a Latina, organizziamoci e lottiamo uniti a casa nostra, non contro le mele marce come dice il governo Meloni che li difende, ma contro l’intero sistema di sfruttamento..’
La segnalazione per la salute fatta in assemblea porta alla contestazione dell’azienda con il coinvolgimento dell’assemblea, arrivando alla fine ad una positiva soluzione. Una sorta di battaglia del freddo perché l’impianto che mantiene la bassa temperatura nei reparti, necessaria per la lavorazione delle verdure fresche è stato ristrutturato pensando in primo luogo all’insalata, non agli operai. In pratica è stata aumentata la portata d’aria per raffreddare l’ambiente più efficacemente ma senza regolazione, lasciando gli operai esposti ad un forte getto diretto e gelato.
Davanti a questi fatti, Cgil Uil e Cisl per recuperare terreno pensano bene di ipotecare il rinnovo del delegato RLS in scadenza e convocano una loro assemblea per il 22 luglio con quello all’odg, dove è chiaro che puntano ad un colpo di mano e con le loro solite modalità di nominare da li il nuovo RLS.
Slai Cobas ribadisce che devono essere gli operai ad eleggere liberamente il delegato RLS e per difendere le votazioni, chiede per prima cosa che venga boicottata questa assemblea di Cgil Uil e Cisl.
Nessun lavoratore si presenta dai confederali e si apre ufficialmente la sfida perché i lavoratori in autonomia arrivino a gestire realmente le votazioni.
Intanto nuovi operai si iscrivono e portano preziose energie allo Slai Cobas.
Quattro operai si propongono per formare una Commissione Elettorale. Ricevono le istruzioni essenziali perché possano garantire una consultazione trasparente democratica e senza possibilità di polemica.
Prendono
contatto con l’azienda per la parte necessaria relativa ad orari e luoghi. Per scelta riducono al minimo le richieste, si accordano per lo spazio da utilizzare in mensa e per un armadio sicuro negli uffici
per la conservazione dell’urna la notte. Poi preparano le schede, i
turni e tutto il materiale necessario.
Il clima felicemente positivo di partecipazione e protagonismo di questi fatti innescati dallo Slai Cobas, porta l’80% dei lavoratori a votare il nuovo delegato RLS e la Commissione Elettorale alla sua prima esperienza, a sperimentare in autonomia e con spirito operaio la gestione delle votazioni riuscite molto bene, compresa la soluzione agli inevitabili problemi.
Una
votazione che ha dato agli operai l’occasione pratica per provare
‘che possono fare da se’, se si organizzano.
Ma sempre prima devono rompere le barriere e i legami soffocanti di Cgil Cisl Uil.
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