con questo slogan quanto mai attuale, una delegazione di lavoratori della logistica, impegnati nelle lotte per rivendicare i diritti contro lo schiavismo delle cooperative, ha partecipato al corteo del 25 aprile per ribadire la strada che i lavoratori immigrati indicano a tutta la classe operaia per rialzare la testa e costruire il sindacato di classe fondato sui cobas, come strumento necessario per non pagare la crisi che i padroni vogliono scaricare su lavoratori e proletari, ma anche per lottare in funzione di una rivoluzione politica e sociale che la faccia finita con il sistema capitalista, di cui il sistema degli appalti nelle logistiche è un tassello, che ancora oggi genera miseria, licenziamenti e repressione.
Anche oggi serve una nuova resistenza proletaria e popolare perchè "per tutti gli sfruttati la liberazione è ancora da fare".
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