mercoledì 1 maggio 2013

bergamo 1 maggio rosso

Anche a Bergamo i lavoratori cominciano a rialzare la testa e prendono coscienza che per conquistare diritti e dignità,  servono lotta e organizzazione in particolare sui posti di lavoro è centrale la costruzione dei cobas per il sindacato di classe, che unisce la lotta per le rivendicazioni immediate alla lotta più generale contro padroni e governo, per il potere nelle mani della classe operaia e per il progresso della maggioranza degli sfruttati.
denunciamo con forza la collaborazione attiva dei sindacati confederali che oggi in alcune città sono scesi in piazza a fianco dei padroni di confindustria, nel tentativo di far passare che siamo tutti sulla stessa barca e scaricare i costi della crisi ancora sui proletari e lavoratori,
dedichiamo questo 1 maggio alla lotta dei lavoratori del Bangladesh che dopo l'ennesima strage operaia i  cui responsabili sono i padroni e in questo caso la Benetton, da giorni si sono ribellati e sono scesi in piazza con scontri con la polizia, 
i lavoratori non hanno nazione e hanno un unico interesse che li unisce farla finita con questo sistema capitalista che produce sfruttamento, miseria e disoccupazione, razzismo e guerre, 
i padroni con la cosiddetta globalizzazione creano anche i loro becchini, i milioni di operai dall'india alla cina, all'asia ai paesi arabi, che sono la forza materiale che può cambiare realmente lo stato di cose presenti, perchè non hanno nulla da perdere che le loro catene.







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