Il
processo Ilva è ripreso e ora con una serie di udienze intense si punta a
concludere l’udienza preliminare entro febbraio, con gli interventi dei
difensori degli imputati; ove il calendario non bastasse, due udienze ulteriori
il 26 e il 29 febbraio dovrebbero garantire la chiusura di questa fase.
Noi
come promotori delle parti civili ci aspettiamo che nulla cambi rispetto alla
precedente udienza preliminare, ci aspettiamo il rinvio a giudizio per tutti
gli imputati 44 persone e 3 società;
così
come nulla cambi nell’accettazione di tutte le parti civili presentate alla
udienza preliminare.
Noi
vogliamo la presentazione di nuove parti civili all’inizio del vero e proprio
processo dibattimentale, ne avevamo presentate già altre,quando il processo
dibattimentale è stato sospeso e tornato indietro.
Ora
quelle presentate in quella sede saranno ripresentate e se altri si
aggiungeranno, le presenteremo, distribuendole tra gli avvocati che hanno
assunto questo ruolo: attualmente tre del Foro di Torino, già impegnati in
altri processi importanti del genere: Eternit, Thissenkrupp, ecc e tre del Foro
di Taranto: A nome di tutte le parti civili li ringraziamo con calore qper
quanto fatto e quanto faranno.
Ci
aspettiamo che il processo vero e proprio cominci ad aprile e che abbia
uno svolgimento intenso.
Opereremo
per una partecipazione frequente degli operai ilva, lavoratori cimiteriali,
cittadini di Tamburi. PaoloVI, parti civili alle udienze e faremo appello a una
partecipazione operaia e popolare al processo, respingendo ogni tentativo di
processo ‘militarizzato e a porte chiuse’, criticando la passività di cittadini
e associazioni, così come il protagonismo essenzialmente di facciata,
televisivo e finanche elettorale di personaggi e associazioni che invece poco
hanno fatto in questa battaglia.
Noi
pensiamo che la partecipazione diretta e combattiva di operai e cittadini
deve fare la differenza e incidere nel processo, importante per il futuro della
fabbrica e della città.
All’inizio
del nuovo processo dibattimentale convocheremo una assemblea-convegno,
con presenza degli avvocati e invitando quelle associazioni con cui possiamo
essere d’accordo, un appuntamento pubblico a partecipazione operaia e
popolare per discutere e decidere insieme linea dell’azione legale e
della mobilitazione comune.
Le
nostre parti civili sono i danneggiati che chiedono giustizia e
risarcimenti, non hanno soldi perchè sono operai, lavoratori e poveri della
città.
Ci
siamo impegnati a dargli voce, protagonismo e possibilità di contare; senza di
noi non avrebbero potuto farlo e questo processo sarebbe stato per addetti ai
lavori.
Lo
slai cobas e la Rete Nazionale non sono sindacati complici, sindacati di
stato o associazioni di notabili, ma fatti di compagni e lavoratori che mettono
quello che hanno in termini di impegno energie e soldi al servizio della
battaglia.
Abbiamo
chiesto agli avvocati di darci una mano e mettersi al servizio di questa causa,
in quello, che abbia o no risonanza nazionale e finora ne ha vuta poca, è un
processo storico e il più importante processo del genere che ci sia mai stato
nel nostro paese e non solo.
L’intensità
delle udienze richiederà una presenza degli avvocati, che per quelli del foro
di torino è complessa, faticosa e onerosa e fatta finora a titolo assolutamente
gratuito, come da accordo.
E’
giusto quindi ora raccogliere un fondo almeno per i viaggi, tra le parti
civili ma non solo, anche tra tutti coloro che sostengono questa battaglia.
Tutti
dobbiamo essere consapevoli che questa non è una causa normale condotta con
mezzi normali. ma un processo condotto con una linea, una unità e
partecipazione di avvocati e lavoratori cittadini, per condurre una ‘guerra’
che che è di classe, sociale, morale e civile e contribuire alla lotta generale
per abolire le cause che hanno prodotto questa ‘causa’, il sistema e i
padroni che per il profitto hanno provocato morte e distruzione, una lotta per
una società in cui si affermi il primato della vita degli operai e delle
popolazioni sulla produzione per il profitto.
Slai Cobas per il sindacato di classe – Taranto
Rete Nazionale per la Sicurezza e Salute
sui Posti di Lavoro e sul Territorio
8 febbraio 2016
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