martedì 8 ottobre 2019

7 ottobre - da Taranto: Il passo indietro di una parte della rete antirazzista ne richiede due avanti nella lotta antirazzista e contro i decreti sicurezza a Taranto


Illusioni filo-governative, poca volontà di portare battaglia al razzismo e decreti sicurezza nelle piazze, un'adesione tutta istuzionale e social alla campagna "io accolgo" e un convegno passerella con "interlocutori ambigui" Il lavoro per una autentica rete antirazzista unitaria e di massa da noi proposto e lanciato con un appello, un volantinaggio e una riunione partecipata nelle scorse settimane si è tradotta in un dialogo fra sordi - tra noi e altri presenti - nell'ultima riunione della area antirazzista tenutasi nella sede della CGIL, la scorsa settimana, con una partecipazione molto ridotta L'Intervento di Pilò per l’associazione Babele ha correttamente analizzato la continuità sul tema immigrazione tra vecchio e nuovo governo, dettagliatamente illustrato i punti qualificanti della campagna "Io Accolgo", lucidamente analizzato il recente "accordo" di Malta come un "salto all'indietro" alle politiche e accordi di Minniti, puntualmente denunciato il ruolo del Comune di Taranto nella gestione dell'Hot-spot. Ma, quando si è trattato di passare alle iniziative da mettere in campo le proposte sono andate in direzione sostanzialmente contraria: rifiuto di qualsiasi idea di mobilitazione di strada o campagna di massa effettivamente tra la gente e non alla tastiera, l'appello "Io Accolgo" ridotto ad elemosinare l'adesione del Sindaco e una conferenza stampa sotto il cappello della CGIL, per un convegno da tenersi a fine novembre. Un convegno presentato in maniera pomposa per "elevare a proposta politica il livello della protesta contro i decreti sicurezza e le politiche anti-immigrati" e a cui invitare i parlamentari locali (tutti M5S) per "aprire il dialogo con il loro popolo" (sic!). Il capo del loro popolo Di Maio oltre che escludere l’abolizione dei decreti razzisti e anti ONG sulla sicurezza, si prepara a fare la seconda parte del lavoro sporco uno nuovo decreto di respingimento e deportazione dei migranti che neanche Salvini era riuscito a fare! Abbiamo provato in questa riunione tra intimi a ribadire o che l'azione di una Rete Antirazzista sul territorio è necessaria da una parte per portare avanti la lotta al nuovo governo per l'abolizione dei decreti sicurezza, dall'altra per contrastare sul campo la persistenza di posizioni reazionarie e razziste contro gli immigrati in settori di massa dato che il cambio di governo certo non cambia il tipo di azioni da fare e su cui in passato in alcune occasione siamo stati uniti. Serve a Taranto come in provincia una Rete che si impegni in una campagna lunga, di persone che ci mettano la faccia e si sporchino le mani , di visibilità di "piazza" che mantenga e sviluppi la mobilitazione, che dia questa forma anche alla giusta campagna "io Accolgo" per riportare tra le masse, non ai parlamentari, la questione dei diritti, delle lotte e della condizione dei migranti, anche a fronte delle diverse realtà di sfruttamento e sofferenza dei migranti ben presenti nel nostro territorio (basti pensare a quello che succede nelle campagne di Ginosa, Castellaneta Sava ecc.) per impegnarsi e contribuire a una lotta comune e generale su diritti, documenti, lavoro, contratti, salario, case, alloggi, condizioni nei centri di accoglienza, diritto d'asilo, ecc. Tra l’altro mentre nella riunione fatta alla Cgil a Taranto si sproloquiava sulle "nuove aspettative" di un governo senza più Salvini (e Fiom e Gagarin invitavano a dibattito la carrierista ultrarenziana ministra Bellanova), mentre si rincorreva il Sindaco perchè aderisse formalmente alla campagna "Io accolgo", lo slai cobas era al ghetto di 400 migranti di Palazzo S.Gervasio - ritrovandovi alcuni migranti che erano stati a Taranto e fatto con noi alla lotta per i documenti, di cui parlavano con gratitudine e orgoglio, e altri braccianti sgomberati dalla Felandina, ancora disponibili scendere in lotta per alloggio-lavoro-documenti, ecc. E’ il tempo che antirazzisti e antifascisti, solidali e attivi con i migranti dicano basta a questo andazzo e a questo tipo di riunioni e comincino a mobilitarsi e ad affrontare a viso aperto, con amore e lotta, questa battaglia per costruire una rete popolare che serva a cambiare leggi e l’ambiente ipocrita in questa città. Diamo un primo appuntamento per venerdì 11 dalle 18 a Piazza Immacolata per incontrarci, unirci e raccogliere anche le firme sull’appello di ‘io accolgo’
slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com via livio andronico 47 taranto
info 3355442610 taranto 5 ottobre 2019

Nessun commento:

Posta un commento