Illusioni filo-governative,
poca volontà di portare battaglia al razzismo e decreti sicurezza
nelle piazze, un'adesione tutta istuzionale e social alla campagna
"io accolgo" e un convegno passerella con "interlocutori
ambigui" Il lavoro per una autentica rete antirazzista unitaria
e di massa da noi proposto e lanciato con un appello, un
volantinaggio e una riunione partecipata nelle scorse settimane si è
tradotta in un dialogo fra sordi - tra noi e altri presenti -
nell'ultima riunione della area antirazzista tenutasi nella sede
della CGIL, la scorsa settimana, con una partecipazione molto ridotta
L'Intervento di Pilò per l’associazione Babele ha correttamente
analizzato la continuità sul tema immigrazione tra vecchio e nuovo
governo, dettagliatamente illustrato i punti qualificanti della
campagna "Io Accolgo", lucidamente analizzato il recente
"accordo" di Malta come un "salto all'indietro"
alle politiche e accordi di Minniti, puntualmente denunciato il ruolo
del Comune di Taranto nella gestione dell'Hot-spot. Ma, quando si è
trattato di passare alle iniziative da mettere in campo le proposte
sono andate in direzione sostanzialmente contraria: rifiuto di
qualsiasi idea di mobilitazione di strada o campagna di massa
effettivamente tra la gente e non alla tastiera, l'appello "Io
Accolgo" ridotto ad elemosinare l'adesione del Sindaco e una
conferenza stampa sotto il cappello della CGIL, per un convegno da
tenersi a fine novembre. Un convegno presentato in maniera pomposa
per "elevare a proposta politica il livello della protesta
contro i decreti sicurezza e le politiche anti-immigrati" e a
cui invitare i parlamentari locali (tutti M5S) per "aprire il
dialogo con il loro popolo" (sic!). Il capo del loro popolo Di
Maio oltre che escludere l’abolizione dei decreti razzisti e anti
ONG sulla sicurezza, si prepara a fare la seconda parte del lavoro
sporco uno nuovo decreto di respingimento e deportazione dei migranti
che neanche Salvini era riuscito a fare! Abbiamo provato in questa
riunione tra intimi a ribadire o che l'azione di una Rete
Antirazzista sul territorio è necessaria da una parte per portare
avanti la lotta al nuovo governo per l'abolizione dei decreti
sicurezza, dall'altra per contrastare sul campo la persistenza di
posizioni reazionarie e razziste contro gli immigrati in settori di
massa dato che il cambio di governo certo non cambia il tipo di
azioni da fare e su cui in passato in alcune occasione siamo stati
uniti. Serve a Taranto come in provincia una Rete che si impegni in
una campagna lunga, di persone che ci mettano la faccia e si
sporchino le mani , di visibilità di "piazza" che mantenga
e sviluppi la mobilitazione, che dia questa forma anche alla giusta
campagna "io Accolgo" per riportare tra le masse, non ai
parlamentari, la questione dei diritti, delle lotte e della
condizione dei migranti, anche a fronte delle diverse realtà di
sfruttamento e sofferenza dei migranti ben presenti nel nostro
territorio (basti pensare a quello che succede nelle campagne di
Ginosa, Castellaneta Sava ecc.) per impegnarsi e contribuire a una
lotta comune e generale su diritti, documenti, lavoro, contratti,
salario, case, alloggi, condizioni nei centri di accoglienza, diritto
d'asilo, ecc. Tra l’altro mentre nella riunione fatta alla Cgil a
Taranto si sproloquiava sulle "nuove aspettative" di un
governo senza più Salvini (e Fiom e Gagarin invitavano a dibattito
la carrierista ultrarenziana ministra Bellanova), mentre si
rincorreva il Sindaco perchè aderisse formalmente alla campagna "Io
accolgo", lo slai cobas era al ghetto di 400 migranti di Palazzo
S.Gervasio - ritrovandovi alcuni migranti che erano stati a Taranto e
fatto con noi alla lotta per i documenti, di cui parlavano con
gratitudine e orgoglio, e altri braccianti sgomberati dalla
Felandina, ancora disponibili scendere in lotta per
alloggio-lavoro-documenti, ecc. E’ il tempo che antirazzisti e
antifascisti, solidali e attivi con i migranti dicano basta a questo
andazzo e a questo tipo di riunioni e comincino a mobilitarsi e ad
affrontare a viso aperto, con amore e lotta, questa battaglia per
costruire una rete popolare che serva a cambiare leggi e l’ambiente
ipocrita in questa città. Diamo un primo appuntamento per venerdì
11 dalle 18 a Piazza Immacolata per incontrarci, unirci e raccogliere
anche le firme sull’appello di ‘io accolgo’
slai
cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com
via livio andronico 47 taranto
info
3355442610 taranto 5 ottobre 2019
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