APPELLO
Dagli operai dell'Assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori
combattivi agli operai Arcelor/Mittal- Appalto - Cigs Ilva AS
Siamo
insieme a voi nel dire NO all’accordo attuale Governo/AM che non
tutela
lavoro e salute, e nella condivisione della Piattaforma
Operaia
...Abbiamo deciso uno sciopero nazionale generale per il 29 gennaio perchè è tempo di mettere in campo la piazza proletaria, dei lavoratori. Questo sciopero riguarda tutti i settori dei lavoratori e in particolare deve riguardare le fabbriche, per un’altra strada, un’altra via alternativa a ciò che si sta già profilando. Ora nelle grandi aziende ci sono forti esuberi, cassintegrazioni permanenti che tagliano il salario di quasi il 50%, in altre licenziamenti, e questo viene fatto tramite accordi sindacali di cgil-cisl-uil che accettano i tagli dei posti di lavoro e nuovo sfruttamento per chi resta.
Chiaramente non è semplice, ma serve ora portare con forza contenuti, piattaforme alternative all’andazzo esistente, ai piani che saranno sempre peggiori del governo e dei padroni. Per questo è necessario lo sciopero generale. Vogliamo tradurre la nostra rabbia in più presenza nella lotta.
Nelle
fabbriche serve spaccare, per dire che c’è un’altra strada
incompatibile con quella che c’è in questo momento: la nostra
risposta rispetto alla gestione di esuberi, licenziamenti,
ristrutturazioni, è la riduzione dell’orario di lavoro a parità
di salario, è la Cig al 100%, è la patrimoniale perchè vengano
presi i soldi dai redditi dei padroni, dei ricchi, è la battaglia
centrale verso la popolazione, della sanità, perchè non
possiamo accettare questa gestione criminale della pandemia che sta
proseguendo contagi e morti; anche questa battaglia fa parte di una
mobilitazione generale perché fa parte degli interessi generali
degli operai, dei lavoratori, delle masse proletarie.
Quindi, è
in questo senso che lo sciopero del 29 gennaio acquista importanza.
Chiaramente è un passo, un tassello in più che mettiamo verso un
movimento più largo per difenderci dall'attacco feroce del
capitalismo, dei governanti, però facendo questo passo se ne fa
un altro più forte!
Questo passo porta agli operai, a tutti gli altri settori di lavoratori, lavoratrici la necessità di unire le lotte, contro il governo, contro i padroni e il sistema capitalista, perché non ci sono altre soluzioni.
Le
condizioni migliori non le possiamo aspettare dagli altri, vanno
create attraverso l’azione che noi possiamo portare in campo e che
comunque gli operai e i lavoratori dell’”Assemblea delle
lavoratrici e lavoratori combattivi” hanno deciso di iniziare a
portare.
Noi ci rivolgiamo a tutti i lavoratori: o si imbocca
una nuova strada o siamo tutti fuori, siamo tutti vittime e carne da
macello sia dal punto di vista della strage covid sia dal punto
di vista delle strage dei posti di lavoro, dei salari, perché il
capitale non può offrire nessuna soluzione se non quella di
impoverirci e toglierci anche i minimi diritti.
Oggi manca una
vera capacità di risposta. Noi continuiamo a lamentarci: i
lavoratori non lottano, la popolazione è addormentata..., ma questo
c'è perché è il risultato della vecchia politica che non ha mai
difeso e mai dato prospettive di lotta ai lavoratori, sempre hanno
cercato di negoziare con i padroni come il sindacato confederale che
dice: accontentiamoci di aver ottenuto questo che è meglio che
perdere tutto – Ma intanto è tutto che stiamo perdendo!
Uniamo
le lotte, uniamo i lavoratori e gli diciamo che bisogna lottare.
Rendiamo veramente centrale la parola d'ordine: la crisi noi non la
paghiamo.
Chi si vuol schierare si schieri! Bisogna
rimboccarci le maniche, perché siamo messi malissimo. Chi sta
dall’altra parte o fa dei tatticismi, sta col padrone, sta col
governo.
E' solo la passione di combattere, solo la sete di
una giustizia che ti sveglia la mattina e dice vai buttati in
campo... Ogni battaglia vinta si traduce in miglior favore alla
popolazione. Oggi non andiamo a discutere una vertenza piuttosto
che un'altra, oggi andiamo a mettere in discussione il malessere
totale della classe, della scuola, della sanità, di tutto.
Quindi il 29 è sciopero generale, auspichiamo che tutti si adoperino perchè ci sia una riuscita, perché oggi è quello che la gente ha necessità e sete di vedere.
(E' stata inviata l'indizione di sciopero a livello nazionale e alle direzioni aziendali naz e locali e Istituzioni )
Assemblea
nazionale delle lavoratrici e lavoratori combattivi
per
Taranto: Slai Cobas sc via L. Andronico, 47 – 3475301704
slaicobasta@gmail.com
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