- Lavoro per tutte le donne - NO al ritorno a casa – per il covid sono le prime ad essere licenziate. Lavoro per le donne significa anche indipendenza economica dall’uomo, dalla famiglia; massicce assunzioni nella sanità e scuola;
- Legge straordinaria per l’assunzione delle lavoratrici che hanno perso il lavoro per il lockdown; nessun sgravio, incentivo alle aziende senza divieto di licenziamento e obbligo di riassunzione a TI;
- No ad interventi: smart working – bonus casalinghe, ecc. - che vogliono conciliare famiglia e lavoro, aggravando il doppio lavoro delle donne;
- Contro la precarietà: trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari; internalizzazione dei servizi essenziali negli appalti pubblici; nei part time orario non inferiore a 30 ore settimanali;
- Salario garantito per tutte le donne;
- Pari salario per pari lavoro; - abbassamento età pensionabile, come riconoscimento del doppio lavoro;
- NO a discriminazioni legate allo stato familiare, maternità, razza, orientamento sessuale, nelle assunzioni, licenziamenti, e nella vita lavorativa;
- Aumento delle pause, riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro (in particolare ora per l’uso continuo di mascherine);
- Riduzione orario di lavoro a parità di paga contro licenziamenti e per la difesa della salute (fabbriche, agricoltura, ecc);
- Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici – vicini alla postazione lavorativa) a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici; garantire misure sanitarie anticovid e distanziamento
- In agricoltura parità salariale contrattuale con gli uomini; divieto di pagamento per trasporto, caporale, sanzionando, colpendo le aziende; case alle lavoratrici migranti;
- No all’uso di prodotti tossici; strutture mediche vicino ai luoghi di lavoro;
- Contro gli abusi e violenze sessuali – delegate nei campi delle lavoratrici;
- Permessi di soggiorno, documenti, diritto di residenza, cittadinanza, case, NO Cpr/centri lager; uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le immigrate; abrogazione totale dei decreti sicurezza;
- Nessuna persecuzione delle prostitute, diritto di tutte ai servizi sociali, sanitari, al salario garantito;
- libertà, accesso a misure alternative per le donne/proletarie detenute, come tutela del diritto alla salute/anti covid, alla genitorialità, e come difesa dalle violenze, abusi sessuali in carcere che colpiscono immigrate, soggettività trans, ecc.;
- Socializzazione dei servizi domestici essenziali;
- Accesso gratuito ai servizi sanitari, aumento di asili e servizi di assistenza anziani gratuiti;
- Diritto di aborto libero, gratuito e assistito, in tutte le strutture pubbliche, abolizione dell’obiezione di coscienza; contraccettivi gratuiti - potenziamento della ricerca per contraccettivi sicuri per la salute.
- Allontanamento dai luoghi di lavoro per capi, padroni, ecc. responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti razzisti, sessisti - tutela delle lavoratrici denuncianti;
- Divieto di permanenza in casa di uomini violenti;
- case rifugio, centri antiviolenza, consultori laici - gestiti e controllati dalle donne;
- Procedura d’urgenza nei processi per stupro, stalking, molestie sessuali e femminicidi e accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne; nessuna repressione, riconoscimento del diritto delle donne all'autodifesa per aver reagito alla violenza maschile.
- Abolizione nella pubblicità, nei mass media, nei testi scolastici, ecc. di ogni contenuto offensivo, sessista discriminatorio, fascista, razzista, contro le donne; repressione degli atti machisti e dei luoghi di loro ritrovi.
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