Roma, 26 maggio 2021
Allo Slai Cobas per il sindacato di classe - Taranto e a Margherita Calderazzi
Siamo venuti a sapere del vigliacco e squallido attacco a lavoratori e lavoratrici, non solo aderenti al vostro sindacato, nonchè alla repressione che sta subendo a Taranto l'organizzazione, da parte di vari soggetti istituzionali pubblici, oltre che dei padroni locali e ...multinazionali, comprese le ultime azioni contro 8 operai ex Pasquinelli, del cimitero.
Vi siamo vicini e solidali, non solo a lavoratori e lavoratrici e alle loro famiglie buttati fuori dai posti di lavoro e sospesi, superando anche la "normale" attività padronale nei confronti di coloro che rivendicano, diritti, bisogni e condizioni di lavoro almeno decenti, anche in termini di salute e sicurezza, che ci sia la repressione padronale e anche l'ostracismo istituzionale, lo si mette in conto solo per il fatto di organizzare e promuovere la "lotta di classe" e lo sviluppo dei conflitti, ma coloro che chiedono sempre il "rispetto delle regole", controparte di chi lavora e delle organizzazioni sindacali e operaie che si sceglie, poi sono i primi a giocare sporco e senza alcuna regola.
Sappiamo che non vi arrenderete e sarete capaci, come già in altre occasioni, di respingere anche questo ennesimo tentativo di mettervi il bavaglio a Taranto, come in altri luoghi di lavoro, proseguendo nelle iniziative di lotta e nell'informazione alternativa, senza cadere nella classica spirale lotta-repressione-lotta alla repressione, che in decenni passati ha distolto tante energie alle classi lavoratrici e a coloro che si sono presi responsabilità organizzative. Non abbassiamo la guardia, non facciamoci abbindolare dalle classiche trappole per recedere dalle iniziative sui posti di lavoro e sui territori.
Un saluto resistente e combattivo
Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912
trasmette materialmente Roberto Martelli (componente esecutivo nazionale confederazione p.t.)
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