da radio onda d'urto
Festività di fine anno amare per migliaia di dipendenti di numerose fabbriche bresciane.La Cassa integrazione, solo nel settore metalmeccanico, interessa più di 16mila addetti in quasi 300 aziende.
La più grande è l’Iveco di via Volturno, dove la fermata di due settimane prevista per Natale verrà prolungata di due settimane di cassa integrazione per 1.600 lavoratrici e lavoratori.
Ci sono poi le situazioni più difficili come la Stanadyne di Castenedolo che all’inizio di dicembre è stata messa ufficialmente in liquidazione e ora Confindustria Brescia ha il mandato di cercare un compratore che tuteli i posti di lavoro.
Lo sciopero nei vari reparti è terminato il 20 dicembre: in queste due settimane di chiusura i lavoratori e le lavoratrici continueranno a monitorare la situazione ai cancelli per evitare che dai magazzini esca qualsiasi cosa.
Una vicenda, quella della Stanadyne, esemplificativa del rischio che si corre quando le proprietà sono di fondi (in questo caso Usa) che possono decidere il futuro di chi lavora semplicemente…spostando una bandierina su una mappa.
Ai nostri microfoni un aggiornamento sulla situazione con Barbara Basile della segreteria della Fiom, unico sindacato presente in azienda, di Brescia. Ascolta o scarica
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