La
Legge di Bilancio in discussione, per la Difesa, cioè soldi per le
armi, assorbirà il 40,9% del budget, pari a circa 10,3 miliardi di
euro sui 25,1 miliardi totali in 3 anni e quasi 140 miliardi nei
prossimi 5.
Per il lavoro, il salario invece briciole.
Niente è stanziato per il Mezzogiorno, i giovani, la sanità e il
carovita.
Roberto Cingolani, ammin delegato della Leonardo, elogia
la spesa per il riarmo: “unico argine alla vittoria del nemico
senza scrupoli”, Mentre "noi abbiamo ancora dei vincoli
etici... vi dico chiaramente che se c’è un momento in cui bisogna
investire sulla difesa, è questo perché non sta finendo la guerra,
sta iniziando la guerra nuova”. “I prossimi anni di pace
apparente - ha aggiunto - la pace va difesa, ma ha un costo, non è
gratuita”.
Leonardo lancia un nuovo sistema anti-missile per
proteggere le città e le infrastrutture critiche europee. Il
progetto si chiama «Cupola di Michelangelo», una sorta di scudo non
fisico, ma composto di dati e tecnologie avanzate, compatibile con i
mezzi e le piattaforme difensive di tutti gli eserciti della Nato.Ora
verrà creato «un team misto di tutte le forze armate» con Leonardo
che disegnerà questa nuova architettura secondo le necessità della
difesa italiana. Cingolani ha stimato in 200 miliardi il mercato
aggredibile nei prossimi dieci anni dal nuovo sistema del gruppo.
Cingolani parla di “difesa” quando in realtà l’Italia vuole
“offendere”, ed è già complice, fornendo armi e soldi, del
genocidio di popoli, come in Palestina, e anche in Ucraina. Fa
dell’allarmismo per far passare come normale i miliardi per la
guerra tolti ai lavoratori e alle masse e per la produzione di
armamenti
Rispetto a questo lo Slai Cobas
appoggia pienamente l’appello fatto da lavoratori di questo
stabilimento della Leonardo: “Non in mio nome - Non con il mio
lavoro”; lo abbiamo portato in altri stabilimenti Leonardo nelle
città in cui siamo e in altre fabbriche, come esempio da
estendere.
E’ importante l’unità degli operai della
Leonardo, ma è importante anche l’unità a Taranto con gli operai
Ilva in lotta; perchè anche per l’Ilva una delle ipotesi di
“soluzione” da parte del governo è di produrre acciaio per le
armi. E su questo l’azienda principale coinvolta sarebbe la
Leonardo.

Nessun commento:
Posta un commento