Processo Ikea a Bologna: 1 anno e 10 mesi di carcere
per Vincenzo
Questa mattina il
tribunale di Bologna ha emesso la sentenza in primo grado che condanna Vincenzo a 1 anno e 10 mesi di carcere insieme ad altri compagni e compagne
inquisiti che dovranno scontare diversi mesi di prigione. Ricordiamo che il
processo contro il nostro compagno è stato montato dalle autorità cittadine per
punire la prima iniziativa di lotta e solidarietà di classe nei confronti degli
operai e delle operaie della logistica a Bologna.
Erano i giorni di maggiore
scontro ai cancelli dei magazzini Ikea di Piacenza picchettati ogni mattina dai
presidi operai del SICOBAS a cui partecipavamo con numerose delegazioni.
Rispondemmo quindi con entusiasmo e determinazione all’appello degli operai a
organizzare iniziative di boicottaggio e solidarietà nei propri territori. E
così costruimmo il presidio a Bologna “Chiudere Ikea”, che fin da subito si
dovette scontrare con le cariche della celere e le continue provocazioni della
Digos. Vincenzo, come sempre generoso e solidale, viene condannato al carcere
per aver difeso l’iniziativa di lotta, partecipata da numerosi operai bolognesi
e solidali, dalle aggressioni della polizia e della Digos. L’iniziativa si
concluse con la vittoria del presidio visto che dagli alto parlanti qualche
responsabile Ikea annunciò che il grande magazzino per quel giorno era chiuso,
e Bologna poteva così dare un contributo reale e concreto alla giusta battaglia
dei facchini Ikea di Piacenza. Da quel giorno iniziò quella straordinaria
solidarietà di classe tra sfruttati a bologna che ancora oggi lega operai della
logistica, occupanti di casa, studenti medi e universitari, e disoccupati della
città in tante lotte come la vertenza Granarolo, o la lotta per la casa. Ed è sulla
strada della solidarietà di classe che dopo la sentenza di oggi continueremo a
camminare insieme ai tanti compagni e alle tante compagne di lotta che abbiamo
conosciuto in questi ultimi anni e che siamo certi insieme a Vincenzo
incontreremo in nuove importanti giornate di conflitto e antagonismo sociale!Affrontiamo quindi questa condanna continuando il nostro quotidiano lavoro al fianco di operai, sfrattati, disoccupati e giovani delle periferie, consapevoli di essere nel giusto e accolti dal calore dei territori dove lottiamo giorno e notte, siano i quartieri popolari, la zona universitaria o l’interporto.
Solidarietà a Vincenzo
e a tutti i compagni e le compagne condannati!
Alla lotta… al fianco
di operai, sfrattati, disoccupati e giovani dei quartieri popolari!
Sciopero fino alla
vittoria!
Lab Crash!
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