venerdì 12 febbraio 2016

12 febbraio - Palermo: Contro la repressione dei lavoratori precari, Solidarietà dello Slai Cobas sc Policlinico



Violenze al corteo. Chiuse le indagini
La Procura ha chiuso le indagini e chiederà il rinvio a giudizio di otto ex Pip accusati di avere messo a ferro e fuoco la città durante una manifestazione non autorizzata, a maggio di tre anni fa. L’inchiesta coordinata dal pm Gery Ferrara, riguarda Francesco Scalia, Salvatore Vassallo, Michele Saccomando, Jonni La Mattina, Maurizio Tutone, Guglielmo Terranova, giovanni Ciaramitaro e Giovanni Rao. Giornale di Sicilia 11/2/16
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GRANDE SOLIDARIETA’ AGLI 8 EX PIP DI PALERMO
 CHE SARANNO PROCESSATI PER AVERE LOTTATO PER
LA SICUREZZA DEL POSTO DI LAVORO
I fatti risalgono a maggio di tre anni fa, quando i 3.200 ex PIP hanno dato vita ad una manifestazione non autorizzata in difesa del posto di lavoro, messo sempre più a rischio dalla scellerata politica antipopolare del governo Crocetta. Gli otto lavoratori precari sono accusati di avere messo a ferro e fuoco la città, lanciando rami, pietre, segnaletica stradale, caschi e bottiglie incendiarie contro la presidenza della Regione.

E’ bene ricordare che gli ex PIP, che più volte sono stati accusati da Crocetta e Co di essere  delinquenti - mentre  vengono impiegati dalla Regione negli ospedali, in enti e assessorati regionali, addetti a diverse mansioni (portierato, pulizia, telefonia, servizi, manutenzione immobili, archivisti, amministrativi ecc.), da ben 15 anni sono costretti a lottare per salvaguardare il posto lavoro, oltreché via via hanno perso ogni diritto: dalla L. 104, alla maternità, agli assegni familiari, alla malattia. Inoltre hanno subito pure la riduzione dell’assegno mensile, da 800 a 600 euro. Si tratta di padri e madri di famiglia, obbligati a stringere a più non posso la cinghia e a chiedere continui prestiti ai parenti, per potere campare le proprie famiglie.
Pertanto, alla luce della sistematica negazione del diritto al lavoro e ad una vita dignitosa, i cortei non autorizzati e la città a ferro e fuoco non solo sono più che legittimi, ma non sono proprio nulla! Contro chi affama e distrugge la vita dei proletari e delle loro famiglie, serve urgentemente la RIVOLTA POPOLARE, per cacciare a calci in culo e buttare nella spazzatura governatori e politici di ogni colore, che continuano a rubare e ad arricchirsi sulla pelle delle masse popolari!
Pa, 10.02.2016
Lavoratrici/lavoratori SLAI Cobas s.c. -Policlinico

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