A Taranto chiusi 2 asili e si va verso il terzo - Avvio stato di agitazione - verso lo sciopero
NELL'ASSEMBLEA TELEMATICA DONNE/LAVORATRICI DEL
17 SETTEMBRE, INTERVERRANNO RAPPRESENTANTI DELLE LAVORATRICI
DEGLI ASILI DI TARANTO - Ricordiamo il link per collegarsi
https://meet.google.com/tnq-kqph-zkg
QUESTA NECESSARIA BATTAGLIA VERRA' PORTATA ANCHE NELL'ASSEMBLEA DEL 27 SETTEMBRE A BOLOGNA DEI LAVORATORI E LAVORATRICI COMBATTIVI.
E' IMPORTANTE COORDINARSI, UNIRSI NELLA LOTTA TRA VARIE CITTA.
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QUESTA NECESSARIA BATTAGLIA VERRA' PORTATA ANCHE NELL'ASSEMBLEA DEL 27 SETTEMBRE A BOLOGNA DEI LAVORATORI E LAVORATRICI COMBATTIVI.
E' IMPORTANTE COORDINARSI, UNIRSI NELLA LOTTA TRA VARIE CITTA.
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Quando fu nominata ministra della Famiglia e delle
Pari opportunità, Elena Bonetti, nella sua prima intervista sul
giornale “Avvenire” dichiarava: “Se la scorsa legislatura è
stata quella del Jobs act, questa dovrà essere quella del Family
act: asili nido, assegno per i figli, più diritti per i genitori....
questo governo nasce ponendo al centro l’investimento
sull’educazione e sulle famiglie...". E Conte nel suo discorso
in parlamento aveva annunciano con grande amplificazione un piano per
più asili nido e per la maggiorparte gratis...
Ma la realtà è
tutt'altra! E purtroppo Taranto è un esempio emblematico: invece di
aprire asili si chiudono quelli esistenti!
A
settembre su appena 9 asili non sono stati riaperti due: "le
Mimose" e "Arcobaleno", e si parla anche di un terzo
"Collodi". Si dice che la chiusura è momentanea, ma lo
scopo è di consegnare questi asili alla gestione di privati.
Quindi,
altro che "più asili nido e per la maggior parte gratis".
Qui, ma
anche in altre città, gli asili si chiudono e le rette se consegnati
ai privati saliranno alle stelle, con gravissimo danno per le
famiglie ma anche per chi ci lavora dentro. Questa
privatizzazione introdurrebbe nella gestione degli asili la logica
del profitto dei privati, con il rischio di un abbassamento dei costi
necessari per il personale (vedi le nuove gare d'appalto per i
servizi di ausiliariato e pulizie dove le ditte hanno presentato
offerte al ribasso del 99-95%!!), e per l'attività e di contro
l'innalzamento delle rette per i bambini, aggravando una situazione
già pesante per le famiglie. Nello stesso tempo questa
situazione rischia di peggiorare la condizione già precaria e misera
delle lavoratrici delle pulizie e ausiliariato, già in lotta da anni
per l'uamento dell'orario di lavoro (stanno alla vergogna di 1 ora e
50 minuti al giorno) e per il riconoscimento del doppio lavoro:
pulizie e ausiliariato . Questa
chiusura è inoltre inaccettabile in periodo di misure anti covid.
Invece di trovare nuovi locali per permettere ai bambini e alle
lavoratrici di avere più spazio, si riducono quelli esistenti e
bambini e lavoratrici di fatto (alla faccia del "distanziamento
fisico") verranno concentrate negli asili rimasti, o si chiederà
a famiglie e lavoratrici di sobbarcarsi turni.
Questa
realtà, mostra quello che denunciammo subito agli annunci della
Bonetti e del governo: "dietro
questi annunci compare il vero scopo di questa campagna
propagandista: fate più figli! La stampa scrive: “Serve per dare
un segnale anche in direzione del calo demografico: non avere asili è
una delle ragioni principali delle culle vuote”. “Assegno unico,
un intervento a sostegno della natalità da anni in calo nel nostro
paese”.
Le lavoratrici degli asili dello Slai Cobas
per il sindacato di classe dicono:
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE - e in questo sono vicini
alle donne, famiglie che stanno protestanto
SI ALLA INTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI
SI ALLA INTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI
RIDUZIONI DELLE RETTE DEGLI ASILI
AUMENTO SUBITO DELL'ORARIO DI LAVORO
RICONOSCIMENTO DELLE MANSIONI DI AUSILIARIATO
Nell'assemblea
odierna decideranno l'avvio dello stato di agitazione che comprende
anche lo sciopero!
LAVORATRICI ASILI SLAI COBAS SC -TARANTO
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