Il
27 gennaio scorso siamo stati al
fianco dei vigili del fuoco di Genova in presidio di fronte al
tribunale a sostegno dei parenti del capo squadra Giorgio Lorefice,
morto per l'esplosione di un camion cisterna di Gpl, che
l'assicurazione dell'azienda in cui perse la vita aveva dichiarato di
considerare negligente, insieme alla sua squadra.
Il
14 agosto siamo stati ancora a Genova nel 2° anniversario del
crollo del ‘Ponte Morandi’, che causò 43 vittime e numerosi
feriti, per essere vicini ai familiari, ai sopravvissuti e a migliaia
di sfollati.
Con
lo stesso spirito siamo qui oggi, 15 settembre, per sostenere
Adele Chiello Tusa, mamma di Giuseppe, ucciso nel crollo della 'Torre
piloti' del 7 maggio 2013 che provocò 9 vittime fra i lavoratori
presenti. Adele si è battuta, dal principio, per far emergere le
cause e le responsabilità della strage e si batte da sola, tragica
ed evidente smentita delle continue affermazioni delle varie
istituzioni di ogni ordine e grado che dopo (!) ogni strage gridano
che i familiari mai saranno abbandonati.
Il
nostro sforzo e la nostra presenza vogliono contrastare l'intento
divisivo di lorsignori volto a tenere separata ogni
strage, ogni morte da profitto, dalle altre in modo che non emerga e
si sviluppi la consapevolezza di chi sono gli amici e chi i falsi
amici, con chi occorre unirsi e chi invece occorre combattere.
Invece
loro si sostengono e si uniscono. Valga per tutte, in questo caso
particolare, quanto afferma il Pm di cui oggi è in corso l'ultima
parte del processo: " Per lui c'è una doppia responsabilità.
Come comandante del porto e come datore di lavoro. Doveva essere in
grado di verificare il rischio e di farvi fronte, costi quel che
costi. Certo forse se avesse fatto scendere quei ragazzi dalla torre
avrebbe significato dare della manica di incoscienti ai
predecessori e forse facendo ciò non diventi comandante
generale".
Questa
è la loro“solidarietà”, la “solidarietà” che mantiene
questo stato di cose e l'inevitabilità di queste stragi. Siamo
consapevoli che la responsabilità è del sistema tutto e degli
attori di questo marcio sistema: dal Comandante, all'ingegnere che ha
progettato la torre, ai responsabili che hanno approvato il progetto,
all'armatore Messina, al sistema portuale col suo traffico forsennato
di imbarcazioni e merci ...
La
solidarietà ha un duplice senso: chi, come parte di noi, l'ha
ricevuta, è qui a Genova per restituirla e per rafforzare la
battaglia comune per la sicurezza e la salute dentro e fuori i luoghi
di lavoro.
Genova,
15 settembre 2020
-
Coordinamento lavoratori-lavoratrici autoconvocati per l'unità della
classe (CLA) coordautoconvoc2019@gmail.com
-
Assemblea
29 giugno (costituita a seguito della strage ferroviaria di
Viareggio) assemblea29giugno@gmail.com
-
Associazione “Il Mondo che vorrei” dei familiari di
Viareggio
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