lunedì 7 settembre 2020

8.9.2020 - LOTTARE PER IL LAVORO FA SALTARE I NERVI AI PADRONI

CHE CERCANO INUTILMENTE DI IMPEDIRE L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DELLA COOP PROMETEO DEL MAGAZZINO CONAD DI CHIARI

PRIMA CON LA SICUREZZA INTERNA POI CHIAMANDO I CARABINIERI PER ALLONTANARE I LAVORATORI IN SCIOPERO E IN ASSEMBLEA DAL PIAZZALE

APPROVATA UNA PIATTAFORMA DI LOTTA PER DIFENDERE IL POSTO DI LAVORO NEL MAGAZZINO E PER ALLARGARE IL FRONTE DELLA MOBILITAZIONE

ANCHE QUI (vedi articolo) LA CGIL OFFRE UNA SPONDA AI PADRONI CONTRO LE RIVENDICAZIONI PIÙ AVANZATE DEI LAVORATORI.



Negare il cambio appalto e ipotizzare due tempi nella soluzione della vertenza vuol dire solo liquidare la lotta, accettare di mettere fuori gli attuali lavoratori da

l magazzino, in un secondo tempo sostituiti da nuovi con contratti precari e ribassati. Le dichiarazioni pubbliche rilasciate al giornale offrono una sponda ai padroni, contro i lavoratori che rivendicano il diritto di continuare a lavorare nel magazzino dopo 10 anni, di restare al loro posto anche se cambia il committente.

Lo stesso sporco lavoro fatto dal sedicente ‘circolo operaio della Franciacorta’ che diffonde comunicati stampa esaltando un inesistente appoggio ai lavoratori, visto che proseguono sabotando la lotta ‘… che venga concessa con il licenziamento almeno una buona uscita...’, sostenendo la stessa posizione dei padroni.

I lavoratori in assemblea hanno confermato la linea di difesa del posto di lavoro nel magazzino contro i cambi di appalto, da sostenere con una mobilitazione prolungata, allargando il fronte della mobilitazione e della solidarietà, ricercando su questa base l’unità con gli altri lavoratori in lotta;

per questo viene promossa un’assemblea in piazza a Brescia per il 15 settembre giorno in cui è stata annunciata la ‘fine dei lavori nel magazzino per la cooperativa’;

hanno contestato il comportamento della Prefettura di Brescia che si era assunta il compito di organizzare un tavolo di trattativa con le società committenti e non ha più dato notizie ai lavoratori per l’incontro.


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