sabato 26 settembre 2020

26 settembre - dal blog tarantocontro: TARANTO - PROCESSO RENZI - TUTTI ASSOLTI!

 

La sentenza di ieri di assoluzione al Processo Renzi per tutti (ad eccezione di tre mesi per uno, per oltraggio) emessa a tarda ora dalla Giud. Misserini, rende verità e giustizia ad una manifestazione pienamente legittima e motivata, di protesta per la venuta a Taranto a fine luglio 2016 dell'allora capo del governo Renzi. 

La manifestazione era stata organizzata dallo Slai Cobas e in prima fila nella contestazione a Renzi erano infatti operai dell'Ilva, lavoratori cimiteriali, lavoratori e lavoratrici precarie. Via via la piazza di fronte al museo si riempì di varie associazioni, molte dei Tamburi, donne, madri che avevano visto anche figli e familiari morire, ambientalisti, cittadini, fino a più di 300 persone.
Che essa fosse legittima è stato riconosciuto ieri dalla stessa PM, "a fronte della sofferenza dei cittadini" - come ha detto; lavoratori, donne, cittadini che - come ha sottolineato l'avvocato venuto da Torino, Gianluca Vitale, difensore dello Slai
Cobas sc  - vedevano Renzi venire a Taranto dopo tanti decreti salva Ilva e nulla a difesa della salute e pergiunta andarsene a fare una cerimonia dentro il Museo, sottraendosi pure ad un rapporto con la gente. Sempre l'avv. Vitale, che ha messo soprattutto in luce il clima e il significato politico della manifestazione ma anche di quello che era successo oggetto del processo, ha evidenziato la contraddizione di Forze dell'ordine che prima non fanno alcun ostacolo alla manifestazione e poi improvvisamente (all'arrivo di Renzi) cercano di respingere indietro i manifestanti, quasi a dire che anche le sole voci di protesta non dovessero arrivare alle orecchie di  Renzi, e che, quindi, poichè arrivava Renzi non vi era più la libertà di manifestare... 
La sentenza riconosce che nessuno reato è stato commesso e i fatti contestati non sussistono. Così come ha dovuto riconoscere che non vi è stato alcun reato nei confronti dell'On. Pelillo, a fronte invece di una evidente provocazione dello stesso Pelillo di passare sprezzante tra i manifestanti e di una legittima reazione da parte degli stessi.

Una giusta sentenza, quindi, venuta dopo alcune richieste di condanna spropositate e totalmente ingiustificate (in contrasto anche col riconoscimento inziale della legittimità della protesta) proposte dalla PM, addirittura di 2/3 anni.  

Lo Slai Cobas sc ad ogni udienza ha fatto sì che questo processo non avvenisse nel silenzio, nel chiuso del Tribunale; ha mantenuto vive e forti le ragioni della protesta. E questo non è stato irrilevante nella decisione.
Quelle ragioni sono vive e necessarie anche oggi. E questa sentenza deve incoraggiare tutti che quando la lotta è giusta si deve fare!

SLAI COBAS per il sindacato di classe


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