Una manifestazione in cui la solidarietà è stata palpabile. La scalinata, riconquistata dopo un iniziale divieto della Questura, era usata come palco.
Il grosso della partecipazione era di delegazioni di lavoratori Si.cobas provenienti da diverse città: Milano, Bologna, Roma, Napoli soprattutto disoccupati, Piacenza, Modena, Firenze e Toscana, Genova, e di solidali soprattutto giovani, presenti aree di supporto, in particolare numerosa la delegazione dei giovani Fgc, e presenze minori di potere al popolo, proletari comunisti e altri.
Una compagna sintetizzava al microfono la vertenza Texprint, via via che arrivavano i pullman e la piazza ha cominciato a riempirsi.
Dopo un pò si è dato inizio agli interventi che sono stati tutti di denuncia dello sfruttamento e a sostegno della lotta.

Hanno anche detto che benchè tutti questi mesi li hanno un po' sfiancati, vedere "tutta questa gente
ci dà forza e ci rinvigorisce, noi abbiamo impugnato i nostri
licenziamenti, ma la lotta con il presidio permanente è un modo per
testimoniare fin dove arriva l'arroganza del potere, anche perché non
possiamo aspettare una soluzione che sia solo legale, gli attacchi che
subiamo sono continui".
Hanno poi parlato Arafat che ha portato anche la
solidarietà a Giovanna e ai No Tav e ha parlato della necessità di rovesciare questo sistema capitalista e
imperialista con la lotta unitaria e rivoluzionaria; poi rappresentanti e delegate del Si.cobas, yooks, polo logistico, ecc., con accenni alle loro lotte e a non mollare, Papis dicendo che bisogna far convergere le forze contro il capitalismo.

Poco dopo vi è stato lo spostamento del presidio alla fabbrica, deciso rapidamente alla notizia dell’aggressione con l’acido ad un lavoratore del picchetto alla fabbrica, a questo punto tutto è stato un pò confuso e approssimativo, con scarsa comunicazione col resto dei partecipanti, per capire come andare verso l'entrata della Texprint.
Il carattere
della manifestazione è stato giustamente di raccolta/sostegno intorno alla lotta/resistenza dei lavoratori della Texprint che in questi due mesi hanno portato avanti tutte le iniziative possibili nella normale lotta sindacale.
Ma essa è stata gestita da parte del Si.cobas come chiamata intorno al si.cobas, autoreferenziale; questo è apparso anche nella gestione degli interventi, in cui si è dovuto pure questionare per poter fare intervenire i due operai dello Slai cobas sc della Maschio e Gaser,


Una compagna si preparava ad intervenire in piazza quando è giunta però la notizia dell’acido buttato addosso al picchetto da uno dei padroni; dal palco si è invitati tutti a interrompere gli interventi e spostarsi alla Texprint. Ed a quel punto è stato davanti ai cancelli della Texprint che la compagna ha fatto l'intervento; alla fine più bello perchè proprio davanti al presidio dei lavoratori.
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