Holding F2i chiede 13 ore giornaliere suddivise in due trance.
Turni di lavoro massacranti, con picchi di 12 ore consecutive, mancanza di personale ed età avanzata di molti lavoratori.
Questa in sintesi la denuncia di Mannini, che chiede pubblicamente l’intervento della sindaca Serena Arrighi e del prefetto Guido Aprea. : "L’ottimismo trapelato sulla stampa locale in questi giorni sul Porto di Marina di Carrara da parte della F2i
Holding purtroppo stride con la realtà dei fatti. Se non sono 20 anni, poco ci manca dall’ultima assunzione di personale operativo alla Porto di Carrara Spa, oggi F2i Holding. Una tendenza che speravamo venisse interrotta con l’arrivo della nuova proprietà. Purtroppo le cose non vanno per il verso giusto e al forte incremento del traffico avuto nell’ultimo anno, la nuova governance anziché farvi fronte con nuove assunzioni sta proponendo con insistenza e prepotenza il raddoppio del turno di lavoro ai dipendenti del ciclo nave. Dipendenti in maggioranza tra i 50 e i 60 anni di età. I portuali lavorano con turni di lavoro di 6.20 ore giornaliere, 6 giorni su 7 e riposo settimanale la domenica. La nuova governance pretende che per 48 giorni all’anno lavorino obbligatoriamente 12 ore al giorno, per un impegno lavorativo di 13 ore giornaliere con turni suddivisi in due trance da 6 ore ciascuno intervallati da un’ora di pausa. Peccato che stiamo parlando di lavoratori non più trentenni che lavorano spostando carichi pesanti (legno e altro materiale) sotto il sole, le intemperie o dentro le stime delle navi. Come sindacato abbiamo fatto ben due assemblee con i lavoratori, che giustamente hanno risposto di non volerli fare perché non ce la fanno fisicamente".
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