ROMA, 02 aprile 2024, 17:45
Redazione ANSA
Nel numero complessivo delle denunce di infortunio, sottolinea
l'Inail, sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate
ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i
loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori
assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni
che comportano un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso
quello dell'evento.
Le denunce di infortunio presentate
all'Inail nei primi due mesi del 2024 sono state 92.711, in aumento
del 7,2% rispetto alle 86.483 del primo bimestre 2023 e del 12,2%
rispetto a gennaio-febbraio 2021 e in diminuzione del 7,4% sul 2019,
anno che precede la crisi pandemica, e del 4,0% sul 2020 e 24,0% sul
2022. A livello nazionale i dati evidenziano, per il primo bimestre
del 2024 rispetto all'analogo periodo del 2023, un incremento dei
casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 74.916 del 2023 ai
79.917 del 2024 (+6,7%), e di quelli in itinere, occorsi cioè nel
tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro,
da 11.567 a 12.794 (+10,6%).
Le denunce di infortunio sul
lavoro con esito mortale presentate all'Istituto nel primo bimestre
2024 sono invece state 119, 19 in più rispetto alle 100 registrate
nel primo bimestre 2023, cinque in più rispetto al 2022, 15 in più
sul 2021, 11 in più sul 2020 e due in meno sul 2019.
Per i
casi mortali, a livello nazionale i dati evidenziano per il primo
bimestre 2024 rispetto allo stesso periodo 2023, pur nella
provvisorietà dei numeri - sottolinea l'Inail -, un incremento sia
dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 73 a 91, sia di
quelli in itinere (da 27 a 28).
L'aumento ha riguardato l'Industria e servizi (da 87 a 105
denunce) e l'Agricoltura (da 11 a 12), con il Conto Stato che invece
ha registrato due decessi in entrambi i periodi.
L'aumento
rilevato nel confronto dei bimestri gennaio-febbraio 2023 e 2024 è
legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati
sono passati da 93 a 110, sia a quella femminile, da sette a nove.
L'analisi per classi di età registra aumenti tra i 30-39enni (da
8 a 16 casi) e tra i 45-54enni (da 22 a 37) e tra i 65-74enni (da 6 a
14) e diminuzioni, in particolare, tra gli under 30 (da 15 a 8).
Le
denunce di malattia professionale protocollate dall'Inail nel primo
bimestre del 2024 sono state 14.099, 3.700 in più rispetto allo
stesso periodo del 2023 (+35,6%). L'incremento è del 74,5% rispetto
al 2022, dell'80,7% sul 2021, del 33,7% sul 2020 e del 41,9% sul
2019. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto
connettivo, quelle del sistema nervoso e dell'orecchio continuano a
rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite
dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
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