La vertenze: Al commissario Tucci è stato impedito di lasciare il palazzo
Protesta di bidelli e precari occupata la Provincia
I precari delle cooperative sociali ieri pomeriggio hanno occupato l'atrio di Palazzo Comitini, sede della Provincia, impedendo a Domenico Tucci, commissario straordinario dell'ente, di lasciare la struttura. A pochi giorni dall'inizio della scuola, infatti, rischia di saltare per mancanza di fondi, il servizio di assistenza agli studenti disabili portato avanti dalla cooperativa. La protesta, sostenuta dal sindacato Slai-Cobas, è rientrata quando i precari hanno ottenuto un incontro col commissario che ha confermato, però, che la Provincia non ha soldi. I lavoratori annunciano proteste per i prossimi giorni.
E ieri mattina cinquecento bidelli in forza a 130 scuole di Palermo e provincia hanno incrociato le braccia presentandosi in provveditorato per assumere simbolicamente servizio negli uffici di via San Lorenzo. Non intendono ritornare a lavorare fino a quando qualcuno non garantirà loro gli stipendi arretrati e un nuovo contratto. Così i bidelli senza stipendio da sei mesi hanno iniziato lo "sciopero della ramazza".
Il pensiero va subito al 2004 quando le scuole di Palermo e provincia vennero letteralmente flagellate dallo sciopero degli esecutori scolastici – transitati dal Comune e dalla Provincia allo stato – che non ne vollero sapere per settimane di pulire aule e bagni. Anche questa volta, lo sciopero si annuncia a oltranza. "Protesteremo – dice Giovanni Pirrello, in servizio all'istituto Rutelli di Palermo – fino a quando non ci pagheranno".
Una situazione che rischia di diventare esplosiva sia per le scuole, che contano su questi bidelli per mantenere pulite aule e bagni e per la vigilanza sugli alunni, sia dal punto di vista sociale perché si tratta spesso di famiglie monoreddito. Dopo una movimentata assemblea, ieri, il provveditore agli studi (ora dirigente dell'Ambito territoriale di Palermo) ha inviato una lettera al Prefetto e al Questore, oltre che al ministero per cercare di sbloccare i finanziamenti per pagare i bidelli dipendenti delle cinque cooperative sociali. Il timore è che vengano estromessi dopo quasi 19 anni di precariato.
La Repubblica-Palermo
3/9/13
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Scuola
Protesta precari Occupato l'atrio della Provincia
Alcuni precari di cooperative sociali hanno occupato l'atrio di Palazzo Comitini, sede della Provincia, impedendo al commissario straordinario dell'ente, il generale Domenico Tucci, di lasciare la struttura. La protesta è rientrata dopo che i precari hanno ottenuto un incontro col commissario. Ne dà notizia lo Slai-Cobas. I lavoratori protestano perché la provincia non ha fondi per l'assistenza degli studenti disabili e c'è il rischio che il servizio non possa ripartire, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole.
Il Giornale di Sicilia
3/9/13
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Scuola. Collaboratori senza stipendio da sei mesi, niente contratto agli assistenti degli studenti disabili
Il nuovo anno si apre tra le vertenze
A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico scoppiano le emergenze tra i lavoratori del settore. Ieri i precari delle coop sociali che si occupano di assistenza igienico sanitaria ai disabili nelle scuole superiori del Palermitano, hanno protestato a Palazzo Comitini, sede della Provincia, occupando l'atrio in via Maqueda e chiedendo un incontro al commissario della Provincia, Domenico Tucci.
A renderlo noto il sindacato Slai Cobas. "Abbiamo ottenuto l'incontro alle 14 – scrive la responsabile Donatella Anello – e Tucci ha dichiarato che il servizio di assistenza igienico personale a tutt'oggi non può ripartire perché "mancano le risorse. La Giunta precedente del presidente Avanti ha lasciato l'ente in uno stato di dissesto finanziario", ci ha detto il commissario". I delegati dei precari hanno ribadito con forza che si tratta di un "servizio essenziale" per legge e che le risorse "vanno trovate senza se e senza ma, e che in ogni caso scatteranno tutte le denunce perché viene leso un diritto fondamentale per gli studenti disabili: allo studio e all'integrazione scolastica. Il commissario – scrivono i sindacati – ha quindi informato i delegati di essere in contatto con l'assessore regionale alla Famiglia, Ester Bonafede, e che potrà dare qualche aggiornamento non prima di lunedì prossimo".
I precari hanno deciso così di continuare la protesta a oltranza: giovedì all'assessorato alla famiglia, venerdì a quello delle Autonomie locali e torneranno anche alla Presidenza della Regione.
Frattanto, ieri si è svolta anche un'assemblea dei collaboratori scolastici di Palermo e provincia, presso l'Ufficio scolastico provinciale. "Dal mese di marzo ben 519 non percepiscono lo stipendio. È una grave situazione che non può più essere tollerata. Chiediamo che vengano subito sbloccati dal ministero all'Istruzione i fondi necessari al pagamento degli stipendi arretrati…
La Sicilia
3/9/13
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Sono i lavoratori precari delle coop sociali
Assistenza ai disabili nelle scuole
Occupata la Provincia di Palermo
scuola 02 settembre 2013
Alcuni precari di cooperative sociali hanno occupato l’atrio di Palazzo Comitini, sede della Provincia di Palermo, impedendo al commissario straordinario dell’ente, il generale Domenico Tucci, di lasciare la struttura. La protesta e’ rientrata dopo che i precari hanno ottenuto un incontro col commissario.
I lavoratori protestano perché la Provincia non ha fondi per l’assistenza degli studenti disabili e c’è il rischio che il servizio, svolto dai dipendenti delle cooperative sociali, non possa ripartire, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole. Il sindacato Slai Cobas in una nota riferisce di avere appreso dal commissario che “il servizio non può ripartire perché la giunta Avanti ha lasciato l’ente in uno stato di dissesto finanziario e nonostante i vari tagli effettuati a tutte le spese accessorie non ci sono i soldi sufficienti”.
Per giovedì è prevista una manifestazione davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Famiglia, mentre venerdì i precari torneranno in piazza per manifestare davanti alla sede dell’assessorato regionale alle Autonomie locali e alla Presidenza della Regione.
I lavoratori protestano perché la Provincia non ha fondi per l’assistenza degli studenti disabili e c’è il rischio che il servizio, svolto dai dipendenti delle cooperative sociali, non possa ripartire, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole. Il sindacato Slai Cobas in una nota riferisce di avere appreso dal commissario che “il servizio non può ripartire perché la giunta Avanti ha lasciato l’ente in uno stato di dissesto finanziario e nonostante i vari tagli effettuati a tutte le spese accessorie non ci sono i soldi sufficienti”.
Per giovedì è prevista una manifestazione davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Famiglia, mentre venerdì i precari torneranno in piazza per manifestare davanti alla sede dell’assessorato regionale alle Autonomie locali e alla Presidenza della Regione.
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