lunedì 1 febbraio 2016

1 febbraio - Parma logistica: Noi siamo per l'unità di classe, altri NO!!


Un’altra giornata di lotta per i lavoratori della logistica di brignano kamila-italtrans che hanno partecipato alla bella e forte manifestazione di parma contro l’illegalità delle cooperative, i licenziamenti repressivi nella logistica, per la garanzia del posto di lavoro nei cambi appalto, per portare la solidarietà ai combattivi lavoratori in lotta della Bormioli e la necessita dell’unità dal basso di tutti i magazzini logistici.
Contro i padroni delle logistiche e il sistema schivista delle cooperative, che attraverso le politiche del lavoro del governo Renzi-Poletti vogliono portare in tutti i posti di lavoro.
La stessa lotta che da 3 mesi stanno facendo oltre 100 lavoratori di Brignano organizzati con lo slai cobas sc, con scioperi, cortei, blocchi, esposti, per la garanzia dei posti di lavoro e contro i licenziamenti repressivi di delegati e lavoratori in lotta.
Con la differenza che i responsabili del Sicobas e i loro delegati nel magazzino di Brignano stanno facendo come la cgil di Parma, mentre lo slai cobas sc sciopera danno forza alla cooperativa facendo crumiraggio….da tre mesi!
Un po come sabato, mentre i lavoratori di Brignano dello Slaicobas erano a Parma in massa al corteo per la solidarietà e l'unità di lotta nelle logistiche, contro sfruttamento e repressione, i lavoratori del Sicobas di Brignano erano nel magazzino a lavorare.
Forse è proprio per questo che i dirigenti del Sicobas con spirito settario e burocratico invece di agevolare la solidarietà di classe si sono prodigati inutilmente per impedire il contatto con gli altri lavoratori del Sicobas, cercando in tutti i modi di mettere ai margini del corteo il gruppo di lavoratori di Brignano dello Slaicobas, arrivando anche a spintonare e tacciare come provocatore il responsabile della lotta dello Slai cobas sc. Niente di nuovo per chi utilizza le lotte per la gestione dell’esistente nei magazzini….
Ma niente di tutto questo può cancellare i fatti. Da tre mesi il gruppo del Sicobas nel magazzino di Brignano agisce in modo collaborazionista con la cooperativa, che discrimina e reprime. Condividendo di fatto lo stesso obiettivo: far fuori il gruppo dello Slaicobas. Stanno facendo in sostanza, come stanno criticando alla usb a piacenza alla gls.
Ma la cosa più fastidiosa è stato l’atteggiamento di luca esestime responsabile dell’azione del sicobas a Brignano,(vedi email) che con spirito da gran signore, ora che sotto il peso delle critiche il 'caso Brignao' sta cominciando a circolare e molti vogliono capire, cerca di fare come se non fosse successo niente. Vuole cancellare le gravi colpe di tre mesi di collaborazionismo, dice che se noi cambiamo atteggiamento!!! arriva lui per sistemare le cose, dice ai lavoratori che vuole l’unità, per cercare artificiosamente la sua legittimazione, quando è proprio lui che scientificamente è entrato nel magazzino, si è interessato di qualche tessera, fregandosene della lotta in corso, e coprendo l'azione di crumiraggio che facevano i 'suoi nuovi iscritti'. 
Dire non sapevo come ha tentato di fare l'altro giorno al corteo è pietoso, decine di ore di sciopero, tre licenziati, molte lettere di contestazione, tre manifestazioni, incontri in prefettura...
Ma c'è di più, in una sua lettera, dimostrando di sapere che c'è un 'caso Brignano' per una volta ha parlato chiaro: 'gli scioperi a Brignano sono un capriccio dei delegati dello Slai cobas'. (ci piacerebbe sapere il parere degli operai della Bormioli!!!)
Ne è uscita una provocazione verso i lavoratori in lotta, un tentativo ad effetto, nel clamore del corteo, di colpo di spugna, che ha però avuto il risultato contrario! Perché a fianco dei loro combattivi compagni di lotta della Bormioli,i lavoratori di Brignano hanno fatto un passo concreto per l'unità di classe, ma hanno ricevuto una lezione concreta: noi siamo per l'unità di classe, altri no.
Ora i lavoratori di Brignano continueranno la loro lotta per i diritti e il posto di lavoro per tutti, convinti che anche a Brignano si può vincere, non con vuote parole, ma con i fatti. Che la tanto sbandieratata unità di azione è l’approccio settario di questi dirigenti del Sicobas quello che la impedisce, quello che annulla la realizzazione di un fronte unitario delle lotte nelle logistiche. 
Perchè non riconoscono che se stessi, le loro lotte i loro licenziati... e a Brignano qualcuno ha dimostrato quali mezzi è disposti ad usare.


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