domenica 24 aprile 2016

24 aprile - Da Palermo - Lavoratori Almaviva: proposta inaccettabile da parte dell’azienda (Rete Nazionale Sicurezza)




“Solo una dura e autonoma lotta può cambiare i rapporti di forza in campo”


Applicare contratti di solidarietà di tipo B, cioè con la decurtazione dello stipendio al 50 per cento... Il vero obbiettivo del padrone Tripi era quello di abbassare comunque il salario di tutte le lavoratrici e i lavoratori? Questo “accordo” ridurrebbe di fatto alla fame i lavoratori e soprattutto mentre arrivano notizie, in particolare per la Sicilia, che i fondi per gli ammortizzatori sociali non ci sono!

*La “solidarietà” che tanto piace ai padroni è quella nei confronti dei loro profitti!*


Slai Cobas sc Palermo




Almaviva, percorso definitivo sugli esuberi

21 aprile 2016


Il “percorso” è ormai definito: ritiro della procedura di mobilità, sei mesi di solidarietà, monitoraggio mensile sulla crisi, ricerca di una soluzione strutturale al problema che passi per un intervento sul mercato che favorisca il rispetto di 24 bis e clausola sociale. Si entra adesso però nel dettaglio degli strumenti da utilizzare: il numero degli addetti interessati dai cds, percentuale d’incidenza dell’ammortizzatore sociale, scenario che si aprirà a novembre, quando questa fase di transizione sarà archiviata.
E’ al rush finale la vertenza sui 2.988 esuberi di Almaviva Contact, con il tavolo apertosi ieri mattina al ministero dello Sviluppo economico sfociato in una non stop tra la società di servizi call center e le delegazioni di Fistel, Slc e Uilcom. Si lavora intorno alla traccia proposta dal viceministro Teresa Bellanova: ”ritiro della mobilità, nuovi contratti di solidarietà per sei mesi su tutti i siti dell’azienda senza superare le attuali percentuali di utilizzo, nessun trasferimento di commesse nel periodo di durata dell’ammortizzatore sociale da una sede all'altra”.
“Se le parti raggiungono un’intesa, - ha dichiarato la Bellanova prima che azienda e sindacati si chiudessero in conclave - il governo si impegna a un monitoraggio mensile dell'accordo. Ci siamo seduti intorno a questo tavolo per chiudere positivamente. Noi stiamo facendo la nostra parte. Ci siamo già impegnati con un emendamento al Ddl Concorrenza che inasprisce le sanzioni del 24 bis contro le delocalizzazioni, continueremo a usare la nostra moral suasion con le aziende committenti, così come faremo tutte le verifiche sulle aziende appaltanti. Le risorse dello Stato - conclude il viceministro - devono dare prospettiva e stabilità al lavoro”. Questa impostazione alle parti è piaciuta, ma il passo successivo non risulta affatto semplice: riempire di contenuti un nuovo accordo sulla solidarietà. Soprattutto considerando che l'azienda era a favore di un superamento dei già vigenti cds “orizzontali” per nuovi contratti da applicare soltanto alle aree in eccedenza, mentre sul versante sindacale c'era maggiore propensione a un'equa distribuzione dei “sacrifici” su tutta la platea dei lavoratori. Trovare la quadra su questo punto, come sulla percentuale della solidarietà, non è una passeggiata. Ma i lavoratori di Almaviva - considerando il “timer” della procedura in corso - non possono aspettare.
IL Sole 24 Ore

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