Lavoratori Pasquinelli - La Ugl vuole "soluzioni
alternative per gli esuberi" - Lo Slai Cobas si batte e si batterà per il
lavoro per tutti senza distinzione!
Il verbale
ufficiale chiarisce senza ombra di dubbio che lo Slai Cobas si batte per la
continuità lavorativa (senza neanche un giorno di sospensione) di tutti e 23
lavoratori della Pasquinelli, mentre Ugl (e Uil) parla di "soluzioni
alternative", perchè 14 lavoratori sarebbero garantiti e 9 invece
sarebbero esuberi. Riportiamo sotto le parti più significative. La Ugl
va oltre la stessa Amiu, distinguendo la sorte dei 23 lavoratori tra 14 e
9... L'Amiu in tutti gli incontri di quest'anno ha sì parlato che con
l'impianto automatizzato il numero dei lavoratori diventava eccessivo, ma non
ha indicato affatto numeri! La stessa Amiu nell'ultima gara d'appalto ha
allegato l'elenco di 23 lavoratori, senza fare alcuna distinzione.
Continuare
invece a sottolineare una presunta distinzione tra 14 e 9 esuberi, a chiedere
"soluzioni alternative, sostegno al reddito" (cig, corsi di
formazione) che di
fatto sono in alternativa alla continuità lavorativa, vuol dire consegnare
su un piatto d'argento a Amiu e Comune la possibilità di liberarsi di
lavoratori, che hanno sempre lavorato insieme e che sono assolutamente
necessari.
Lo Slai Cobas è quindi nettamente contrario a cigo, formazione che non sia
in corso di lavoro.
Lo Slai Cobas poi è anche nettamente contrario alla richiesta dell'Ugl di
impiegare i lavoratori della Pasquinelli anche per la bonifiche dell'amianto
quando esso si trova sul nastro. Si tratta infatti
un lavoro altamente pericoloso. Per la rimozione dell'amianto non basta che i
lavoratori la sappiano fare, ma ci vuole una ditta specializzata che ha tutti i
mezzi e i DPI necessari.
Poi sarebbe doppio lavoro e stessa retribuzione – Ma ci stiamo prendendo in giro?
Poi sarebbe doppio lavoro e stessa retribuzione – Ma ci stiamo prendendo in giro?
DAL VERBALE DELLA TASK FORCE:
Dall'intervento della Regione: "...In merito alla
questione della “clausola di salvaguardia” per le 23 unità assunte a Tempo
Indeterminato dalla società KRATOS, le OO.SS. Presenti, ad esclusione dello
Slai cobas, ritengono superato il problema della mancata indicazione
espressa della stessa, in quanto comunque è allegato, alla Gara pubblicata,
l’elenco dettagliato di tutti e ventitre i lavoratori; lo Slai cobas
(invece) chiede una verifica urgente con l'Amiu, prima dell'affidamento del
servizio alla nuova ditta, affinchè venga indicata formalmente la sussistenza
della clausola di salvaguardia per i 23 lavoratori il cui elenco.
"...Inoltre, in seguito alla ristrutturazione
dell’impianto, l’A.M.I.U. S.p.A. ha già dichiarato che il
numero complessivo delle unità lavoro necessarie per il servizio sullo stesso impianto, si ridurrà da 23 a 14 unità e pertanto vi saranno 9 esuberi. Le OO.SS., ad esclusione dello Slai cobas sc, ritengono necessario affrontare sia il problema del “fermo impianto”, che quello del probabile esubero già dichiarato di 9 unità; lo Slai cobas riafferma che anche per il futuro si deve trattare per la continuità lavorativa di tutti e 23 lavoratori, senza alcuna distinzione di soluzioni o tempi.
numero complessivo delle unità lavoro necessarie per il servizio sullo stesso impianto, si ridurrà da 23 a 14 unità e pertanto vi saranno 9 esuberi. Le OO.SS., ad esclusione dello Slai cobas sc, ritengono necessario affrontare sia il problema del “fermo impianto”, che quello del probabile esubero già dichiarato di 9 unità; lo Slai cobas riafferma che anche per il futuro si deve trattare per la continuità lavorativa di tutti e 23 lavoratori, senza alcuna distinzione di soluzioni o tempi.
Dall'intervento dello SLAI COBAS: "Ritiene
che sia doverosa una internalizzazione immediata delle 23 unità lavoro
direttamente nella società partecipata A.M.I.U. S.p.A., avendo i lavoratori
maturato un diritto in tal senso ed essendo tale soluzione la più economica
anche per il Comune di Taranto, in quanto non sarebbe più necessario
predisporre gare che, oltre al costo incomprimibile del lavoro, individuino
componenti economiche accessorie per la remunerazione dell’attività di impresa.
Il problema dell’esubero non ci sarebbe se, indipendentemente dalla
ristrutturazione funzionale dell’impianto “PASQUINELLI”, il Comune e la società
di nettezza urbana provvedessero a far partire, anche nelle zone di Tamburi e
Paolo VI°, le programmate attività di raccolta differenziata dei rifiuti, che
avrebbe l'effetto dell'assorbimento di tutte le unità in presunto esubero. Non
si ritiene favorevole ad accettare sindacalmente alcuna ipotesi di sospensione
di rapporto durante il rifacimento dell’impianto, né nel passaggio nuovamente
presso Amiu una volta terminata l'automazione dell'impianto, né tantomeno
alcuna rinuncia da parte dei lavoratori in termini di contratto, orari e/o
diritti economici in BP; ribadisce che la formazione eventuale per operare su
un nuovo impianto
automatizzato deve essere fatta in job, respingendo ogni soluzione di sospensione della continuità lavorativa e di legare formazione a periodo di cig.
automatizzato deve essere fatta in job, respingendo ogni soluzione di sospensione della continuità lavorativa e di legare formazione a periodo di cig.
Dall'intervento del Ugl: "...formare gli stessi 23
Lavoratori anche per gli interventi di bonifica..."
"...si rende disponibile a soluzioni alternative"
"...si rende disponibile a soluzioni alternative"
Dalle conclusioni della regione: "Infine
le OO.SS, ad esclusione dello Slai cobas, richiedono alla Regione Puglia
di verificare l’esistenza di qualsiasi forma di sostegno al reddito che possa
interessare i lavoratori durante i periodi di “fermo impianto” ovvero di
riqualificazione. Lo Slai Cobas sc, come già ribadito nell'intervento, chiede
la continuità lavorativa nel periodo di fermo impianto della Pasquinelli,
attraverso la clausola sociale.
Nessun commento:
Posta un commento