Dopo
avere annunciato, per lo scorso 4 ottobre, un’assemblea autoconvocata davanti
la direzione generale del Policlinico, il 3 ottobre la dirigente dello SLAI Cobas sc del nosocomio
è stata convocata di prima mattina dai vertici aziendali, per fissare un’incontro
a brevissimo tempo, pur di bloccare la suddetta iniziativa.
Dopo
due giorni,Il 5 ottobre, ha avuto luogo la suddetta riunione, che ha visto la
presenza del neo direttore amministrativo dell’A.O.U.P. e del responsabile del
servizio manutenzione e giardinaggio del
Parco dell’ospedale, nonché della delegazione SLAI Cobas sc. .
Oggetto
dell’incontro oltre alla questione della stabilizzazione, sono state anche le
diverse problematiche da tempo rappresentate dagli operai, quali: inadeguatezza degli spogliatori e dei
magazzini, in violazione delle normative in materia di salute e sicurezza sul
lavoro; mala gestione
dell’organizzazione del lavoro, delle attrezzature e delle macchine; presenza di troppi capi e capetti, peraltro
arroganti e poco competenti; mancato avvio del corso di formazione
professionale necessario al conseguimento del patentino per l’utilizzo dei
cestelli elevatori; assenza di motoseghe
funzionanti, che non permette di operare nemmeno in caso di emergenza, con
rischio per le persone e cose; mancata distribuzione delle giornate rese disponibili dalla quiescenza di uno dei
giardinieri; mancata consegna mensile
delle buste paga.
In
tal senso, nel mese di giugno c.a., vi era stato già una prima riunione col
vecchio direttore amministrativo, ma poi, in luglio è subentrato il suo
successore, e si è dovuto ricominciare il tutto.
Durante
la riunione del 5 ottobre, vi è stato un serrato confronto ed un accesissimo
intervento di uno dei due lavoratori della delegazione Cobas, che ha messo a
tacere di brutto, sulle problematiche evidenziate e perfino sulle questioni
tecniche, l’ingegnere responsabile del servizio, mostrando che gli operai sanno
essere più preparati e responsabili di padroni,capi e capetti.
In
seguito a ciò, il direttore amministrativo, riconoscendo le ragioni di questi
precari, ha voluto la documentazione relativa alla stabilizzazione, al fine di
verificarne la fattibilità, fissando già un nuovo incontro per il 26 ottobre prossimo. In ultimo, si è detto disponibile a risolvere via via le
altre questioni.
Subito
dopo si è tenuta un’assemblea con tutti gli operai, che hanno accolto con
soddisfazione le notizie riportate, e che si sono detti pronti ad alzare il
tiro della lotta, qualora l’amministrazione non rispondesse concretamente e
positivamente alle richieste avanzate, a cominciare dalla trasformazione del
rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Infine,
la dirigente dello SLAI Cobas sc. ha informato loro sullo SCIOPERO GENERALE
NAZIONALE proclamato dal sindacalismo di
base contro la politica della precarietà a vita, della disoccupazione, dei
licenziamenti, del jobs act ecc., che si terrà il 27 ottobre prossimo, a cui anche
questi operai sono chiamati, perché, oggi più che mai, serve l’unità di classe e di lotta, di precari, lavoratori,
disoccupati, giovani,pensionati.
Basta
ai diritti negati!
Basta
ai governi della precarietà del lavoro e della vita!
RIBELLARSI E’ GIUSTO E LOTTARE E’ INDISPENSABILE!
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