Nessuno più di noi da settimane incita e fa
appello allo sciopero dei lavoratori Acciaierie
Italia e appalto
a fronte dei problemi di cassintegrazione permanente, di licenziamenti unilatelari e spesso pretestuosi dell'azienda, di sicurezza e salute, di incertezza per il futuro dei lavoratori, mentre nell'appalto si aggiungono problemi di mancato pagamento degli stipendi,
ma appunto per questo indichiamo la necessità di una piattaforma dei lavoratori necessaria per fronteggiare la situazione da far agire con scioperi a Taranto nello stabilimento e nell'appalto, con blocco totale della produzione con manifestazioni che blocchino strade e invadano la città e che non si limiti se è il caso a un solo giorno
Invece i sindacati confederali non fanno nulla di quotidiano concreto e continuato su questo e se la cavano con uno sciopero e con una andata a Roma per ascoltare dal Giorgetti di turno il bla bla bla che stanno dicendo da mesi: piano industriale, entrata dello Stato, impianto di transizione ecologica, ecc.; cose che comportano l'uscita definitiva dei lavoratori attualmente in Cigs in Ilva AS, e nuovi esuberi tra i 2500/3500 operai, e con l'indotto che non si sa bene che fine fa, comunque precarietà, insicurezza, sfruttamento e lavoro e salari a rischio.
Per lo Slai Cobas questa è una linea perdente che favorisce padroni e governo a cui bisogna opporre protesta, organizzazione dal basso, sindacato di classe, fronte unito dei lavoratori e masse popolari - non certo per chiudere lo stabilimento ma per rilanciare lavoro, salario garantito, salute e sicurezza, bonifica reale in fabbrica e città - forme di lotte generali e incisive.
Nella settimana 5/12 sarà distribuito alla
fabbrica un volantino e saranno discusse con i
lavoratori che vorranno le iniziative necessarie
Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
via Livio Andronico 47 Taranto
tel. 3475301704
WhatsApp 3519575628
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