venerdì 19 novembre 2021

19 novembre - Lombardia: è la ripresa dei profitti dei padroni la causa della strage sul lavoro. Serve organizzarsi per farla finita con questo marcio sistema capitalista/imperialista

Lombardia: 125 morti dall'inizio dell'anno, più di 72000 infortuni, in maggioranza over 50....

Non è il problema che "qualcosa nella ripresa non funziona", come dice radio popolare, ma è il costo di sangue per il profitto che la ristrutturazione capitalistica mette in conto come "normale" per il suo funzionamento ...

Lo conferma nel suo piagnisteo ipocrita  la Cgil di Milano con le dichiarazioni di Sergio Ruberto della camera del lavoro: serve agire nella prevenzione, multe e azioni coordinate degli organi ispettivi, formazione e cultura anche delle imprese che riequilibri la produttività con la sucurezza....  

MA L'AUMENTO DI  PRODUTTIVITA' AVVIENE PROPRIO GRAZIE AGLI ACCORDI TERRITORIALI E AZIENDALI DEL SINDACATO CONFEDERALE CHE SERVONO AI PADRONI PER USCIRE DALLA CRISI SCARICANDOLA SULLA PELLE DEI LAVORATORI CON TAGLI DEGLI OPERAI E AUMENTO DELLA PRECARIETÀ, TAGLI DEI SALARI NEI CCNL E PREMI DI  PRODUZIONE PER CORRERE NELLE AZIENDE...

Non è un caso che Milano e la Lombardia sono il cuore nero di questo processo di ristrutturazione capitalista con un tasso di produttività elevato, basta vedere i dati sotto riportati sugli indici della ripresa, dove tutte le istituzioni, dalla giunta comunale del sindaco manager Sala alla regione di Moratti e Fontana, fanno a gara per rappresentare i vari interessi economici e finanziari di padroni, banche, commercianti etc...

Per i lavoratori e le masse popolari si tratta di aprire gli occhi e prendere coscienza della necessaria rivolta dentro le fabbriche e sul territorio, contro istituzioni, forze politiche e sindacati istituzionali  che non possono affrontare i problemi dei proletari perché impegnati a garantire gli interessi della grande e piccola borghesia, della coesione sociale del capitale.

Solo la ripresa della lotta di classe nella prospettiva del potere nelle mani di chi lavora può creare i rapporti di forza  necessari per imporre un'altra città, un'altra società, con al centro gli interessi collettivi della maggioranza della popolazione.

 per questo ora è centrale per i lavoratori d'avanguardia e i settori delle masse che lottano, appropriarsi della teoria e della politica di classe, un arma indispensabile per l'azione e l'organizzazione necessaria oggi per capire la situazione politica e indirizzare la nostra guerra contro il sistema del capitale per una società socialista.

Il 4 dicembre partecipa al Convegno nazionale:

PER UNA COMPRENSIONE AUTONOMA E DI CLASSE DELLA SITUAZIONE ATTUALE, SERVE TEORIA, POLITICA, ORGANIZZAZIONE COMUNISTA

Milano Villa Pallavicini via A. Meucci, 3 ore 9,30-17



Imprese: in Lombardia cresce la fiducia nel settore manifatturiero

La fiducia nelle imprese in Lombardia c’è, come esiste anche la preoccupazione per la continua crescita del prezzo delle materie prime. Ecco quanto emerge dallo studio relativo al primo trimestre 2021 da parte del Centro Studi di Assolombarda, secondo il quale l’indice di fiducia della manifattura lombarda e del Nord Ovest è in crescita di ben 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente e di due se confrontato con la media nazionale.

Merito del consistente aumento dei giudizi sugli ordini, sia per quanto riguarda il mercato nazionale che internazionale, ma anche dell’ulteriore miglioramento delle attese di produzione nel breve periodo.


Dati importanti, che mostrano come la fiducia nelle imprese lombarde sia concreta e reale anche da parte dei consumatori, con un indice stabile da marzo 2020 che lotta quotidianamente con un’incertezza per il futuro sempre più diffusa, il cui indice che si attesta di circa 10 punti percentuali al di sotto di quello fatto normalmente registrare in epoca pre Covid 19.


A questo si aggiunge anche un consistente aumento dei prezzi delle materie prime, che rende ancora più complicato per le imprese tornare a pieno regime di produzione e rallenta inevitabilmente la velocità della ripartenza, con il 14% delle imprese manifatturiere del Nord Ovest, si legge sempre nello studio, che incontra crescenti ostacoli a livello di prezzi per quanto riguarda l’esportazione dei propri prodotti.


Ostacoli che per il momento non frenano la fiducia nei confronti dell’eccellente settore manifatturiero lombardo.



Fonte: Fonte: Corriere della Sera Brescia, 27 aprile 2021.

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